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†Lyse Turner †

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†Lyse¤
view post Posted on 11/10/2010, 16:31




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Nome: Elizabeth, ma tutti la chiamano Lyse (pronunciato LIIS)

Cognome: Turner (cognome originario McKendrix)

Razza: Vampiro

Data di nascita: 26 settembre 1987 - 5/7 Ottobre 2006 (rinasce come vampira)

Segno zodiacale: Bilancia ascendente Vergine

Età-apparente: 19 anni

Età-effettiva: 23 anni

Potere: Lyse è un segugio dalla potenza e le capacità quasi del tutto uguali a quelle di Demetri. I suoi cinque sensi, in quanto dediti e predisposti solo alla caccia, ossessione, passione e ragione di vita per un segugio, sono ancora più sviluppati di ogni altro vampiro comune ( e questo già è tutto dire), permettendo ad un segugio di "sentire" qualitativamente (come chiarezza) e quantitativamente ( come distanza e numero di cose) molto aldisopra delle capacità di un vampiro medio. Capta chiaramente le più piccole cose anche a grandissime distanze, anche se confuse ad altre, e anche sconosciute a tutti i vampiri "normali". Ma a differenza di Demetri, che in qualche modo legge nel pensiero di chiunque a qualunque distanza, Lyse può solo captare le emozioni e solo a grandi (e non infinite) distanze, sia tramite la mente (empatia vera e propria) che tramite il fisico (sente le reazioni-biochimiche del corpo umano quando è colto da un'emozione e le riconosce tutte asseconda del tipo di reazione che percepisce). Anche forza e velocità in un segugio (sopratutto un vampiro che da mortale ha subito come Lyse durissimi allenamenti dagli eccezionali risultati) sono superiori a quelle di un vampiro medio. Infine, essendosi duramente esercitata a chiudere la mente contro i vampiri con poteri psichici quando era ancora in vita, è immune da quest'ultimi, ma essendo la sua difesa efficace solo contro questo preciso tipo di attacchi, non si tratta di uno scudo vero e proprio, ma solo un particolare tipo di segugio.

Descrizione fisica: Lyse è una ragazza di altezza media, esile ma ben proporzionata, ha le forme spigolose, asciutte ma visibili e lineari come il corpicino di una fatina. I suoi modi e le sue movenze sono semplici, leggeri ma non eccessivamente aggraziati o curati, anzi sono forti, sicuri, spesso schivi e, da quando è vampira, anche in un certo qual modo prorompenti, per questo, su un corpo così minuto e dai lineamenti ancora un po infantili, "fragili" e fini come quelli di una bambola di porcellana un po' cresciuta, creano un contrasto dalla bellezza anomala ma stupefacente. Ha i capelli mossi, castano-ramati e di media lunghezza, gli occhi originariamente azzurro cielo (ora rosso cremise), sono grandi, di una vivacità folgorante e dall'espressione mista tra l'innocenza e la superbia, residuo deformato di quella che in vita era semplice e pura sebben oscura determinazione. Il naso e la bocca sono piccoli e dalle linee "aristocratiche" e la pelle, gia inizialmente appena rosata, è ovviamente pallida, vellutata e fredda come il marmo.





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Storia e Carattere: Elisabeth McKendrix nasce e cresce a Seattle, nello stato americano di Washinghton, in una piccola e graziosissima villetta di periferia, da Thomas e Mary McKendrix, due genitori favolosi, entrambi imprenditori di piccolo calibro. La sua vita, per i primi dieci anni, è praticamente perfetta: lei è felice e i suoi genitori la amano immensamente, non le fanno mancare nulla cercando però di non viziarla troppo.
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Tra l'altro, Lyse, non sarà mai una ragazzina dalle grandi pretese. E' forte, caparbia, molto intelligente e acuta, a volte impulsiva e forse un po troppo vivace ma a dire il vero anche molto, molto semplice. Passato il primo decennio della sua vita, le cose però cambiano completamente, drasticamente...tragicamente. La notte dell'inverno che segue immediatamente il suo decimo compleanno in autunno, Lyse viene bruscamente svegliata da strani e fortissimi trambusti, insoliti ringhi e gemiti di paura provenienti dalla stanza dei suoi genitori. Spaventata, ma troppo ingenua, testarda, curiosa e attaccata ai suoi genitori per fuggire via, la bimba si dirige silenziosa e svelta alla porta della loro stanza da letto. La trova socchiusa, ma un sottile e ombroso spiraglio lascia tuttavia abbastanza spazio per poter vedere oltre l'entrata. Ciò che Lyse vede nella penombra di quella stanza, la annienta e la terrorizza a tal punto da non lasciarle nemmeno la forza e il fiato per urlare, o anche solo per respirare, ma solo per piangere e tremare di rabbia e paura: i suoi genitori, nell'inutile tantativo di reagire, stanno per essere trucidati e straziati da due strani individui dalla pelle cosi straordinariomente e terribilmente candida da risplendere persino nel buio, illuminando e rivelando i loro volti lisci e dall'espressione bestiale, se non fosse per la disumana velocità con la quale ogni tanto si muovono, fino a far perdere, a chi li guarda, la capacità di poterli seguire, individuare e vedere: si tratta di uomo snello, dai tratti comunissimi e di una donna dalle forme e i lineamenti prorompenti con una folta, selvaggia e lunga chioma castano chiara. Sono anche forti fino all'inverosimile, considerato il modo in cui Lyse, con il cuore a pezzi, li vede manipolare in aria i suoi genitori con la sola spinta di polsi e mani. Incapace di muoversi, alla fine vede anche il peggio. I due individui infilzano le gole dei suoi cari con i denti, lasciando scorrere molto sangue dalle labbra, freneticamente fameliche, fino alla completa prosciugazione. Quando i due lasciano cadere i corpi privi di vita, rigidi, smollati e inanimati come marionette dal volto deformato dal terrore, fiutano improvvisamente l'aria come a volerla divorare, come attirati di punto in bianco da qualcosa, e infatti, proprio nel momento in cui Lyse intuisce di colpo di essere stata scoperta, i due si voltano improvvisamente nella sua direzione, come a poterla vedere e fissare oltre la porta, un sorriso beffardo e sanguinario dipinto su quei loro volti perlacei...sempre più vicini a lei. Lyse, freddata dalla paura, chiude gli occhi strizzandoli e aspettando di morire. Quando ormai tutto sembra perduto sente però un violento fruscio tagliare l'aria. Un solo istante dopo avverte di essere ghermita, e rapidamente trascinata via nella notte fredda, da quella stessa "gelida" forza, ma non ha il coraggio di aprire gli occhi, di muoversi o di gridare aiuto. Vinta dal terrore e dal dolore, perde i sensi subito dopo aver sentito una forte esplosione e odore di bruciato dietro di se.
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Quando si risveglia, stordita e impaurita, è però al caldo, sdraiata in un lettino di una rustica stanzetta, con un'invitante cena fumante sul comodino accanto a lei e...due grandi e bellissimi occhi dorati che la osservano seri, imperiosi ma temperanti. Focalizzando la sua attenzione al tipo di pallore del volto a cui appartengono, Lyse scatta a mezzo letto ritraendosi impaurita, ma il vampiro che le sta di fronte, un affascinante e imponente uomo appena oltre la quarantina, la rassicura: si presenta con il nome di Victor e le rivela di essere stato lui a salvarle la vita. Le dice di aver cancellato le tracce di quanto è accaduto dando fuoco alla casa, di modo che quelle morti atroci risultino accidentali e comprendenti anche quella di Lyse stessa. Aggiunge inoltre che, dato che ormai, al fine di proteggerla, tutti la credono morta, eccetto gli assassini dei suoi genitori, ancora vivi e dai quali per il momento devono per questo fuggire, è pronto a darle una nuova vita insieme a lui, promettendole anche la vendetta, se vuole e quando sarà il momento. La avverte però che dovrà sopportare cose incredibili in per tale scopo, per questo non sarà per niente facile o "umano" ciò che la aspetta se decide di restare. La bambina, confusa, disperata, sola, indifesa ma sempre decisa, per niente stupida e già desiderosa di vendetta, accetta. Victor, consolato da tale sicurezza, crede che sia finalmente il momento di poterle rivelare la sua esatta natura e quella degli assassini dei genitori della bambina. Le rivela così l'esistenza reale dei vampiri, confermando di essere, insieme agli assassini, uno di loro, un vampiro che però si è pentito dei suoi crimini e si è rifugiato nel bene da ormai tanto tempo, nella speranza di poter espiare tutte le sue colpe aiutando anche lei e facendo, comunque sia, giustizia su chi, a differenza di lui, ha deciso di restare sulla via del male. Le spiega quindi in ogni dettaglio tutto quello che c'è da sapere sul conto dei vampiri, tutto ciò che presto Lyse dovrà affrontare facendo pratica su di lui, il quale la avverte che solo in estremis dimostrerà clemenza. Le spiega così cosa sono i vampiri, i punti di forza, i punti deboli, i tratti tipici e riconoscibili, la loro indole, le differenze tra "carnivori e vegetariani", tra clan e nomadi, la casata dei Volturi. Ma, per non rendere ulteriormente disumano il peso che ha appena messo sulle spalle di Lyse, l'uomo terrà sempre per se la parte più importante della verità: Victor è un vampiro appena centenario ex membro dell'esercito minore dei Volturi, con i quali passa il suo primo mezzo secolo da immortale. Ma è un ammutinato, un traditore che diserta il clan per disperata vendetta e pentimento. Quando infatti la spietata furia omicida di quel tipo di vampiri a cui appartiene anche lui lo colpisce di persona, Victor si vergogna di se stesso e non riesce a perdonarsi per i suoi primi cinquantanni da vampiro vissuti nel sangue e nella morte, così, desideroso solo di allontanarsi dai Volturi, alla ricerca di una redenzione, cambia completamente vita, passando gli ultimi altri cinquantanni della sua immortalità a fare del bene e senza toccare più una sola goccia di sangue umano. Difatti, quando è ancora membro dei Volturi, tre suoi commilitoni, all'insaputa di Aro e di tutti i membri della guardia speciale (Jane, Felix, Demetri ecc) fanno a pezzi sua moglie Selene, anch'ella membro dell'esercito, per vendicarsi di una stupidissima lite tra soldati e facendolo sembrare un incidente. Victor, accecato dall'ira, ricambia il favore uccidendo uno dei tre, senza quindi poter fare le cose altrettanto astutamente. Pena la fuga e la perpetua persecuzione con l'accusa di tradimento da parte dei Volturi, che lo inseguono ancora adesso. Ma Victor, famoso per essere uno dei soldati più veloci e più abili nel nascondersi di tutto l'esercito, riesce sempre ad eludere la cattura, costringendo i Volturi, negli ultimi tempi, a sguinzagliare persino Demetri, che ovviamente sta mettendo a dura prova l'abilità del fuggitivo. Il fatto è che...i due vampiri rimanenti, molto legati a quello ucciso da Victor, sono Lucas e Maddlain, gli assassini dei genitori di Lyse che inoltre, insieme a Demetri, non perdono ovviamente occasione di stare alle calcagna dello stesso Victor, nel tentativo di vendiscarsi. Ecco perchè Victor salva Lyse: per se stesso, per lei, per vendicarsi anch'egli ancora una volta di quei due, impedendo loro di portare a termine le scorribande che si divertono a fare in giro per il mondo durante i giorni di congedo. Da quando è fuggito, nonostante le persecuzioni, anche lui non li perde mai di vista, ma nel preciso caso di Lyse c'è dell'altro, qualcosa che tornerà utile sia per la propria vendetta definitiva, sia per la propria rendezione, sia per la felicità e l'altrettanta vendetta di Lyse: la leggenda della Cacciatrice, un essere che persino i Volturi, in parte, temono. Si racconta ne nasca una ogni cinquecento anni circa e che non nasca proprio come tale, ma che sia il destino, agli inizi della sua vita, a designarla con tale nome, un destino che deve vederla coinvolta con vicende oscure e per lei tremende, strettamente legate al sangue e ai vampiri: deve fortificarsi ed essere satura del suo nemico se vuole essere in grado di sconfiggerlo, ma quel forte legame con esso può anche ritorcersi contro di lei, corrompendola, convertendola e assorbendola completamente, trasformando anche lei nel demone a cui da la caccia. Quel destino o la morte, designano la fine di una cacciatrice ed è tutto ciò che, sopratutto i Volturi, cercano di regalarle, sempre che scoprano in tempo di chi si tratti o di dove si trovi (come già detto le origini della Cacciatrice sono sempre ignote). Una volta vampiro infatti la cacciatrice non è più in grado di andare contro quella che oramai è anche la sua specie, contro una natura che disprezzerebbe ma amerebbe allo stesso tempo. Forse quella, per una cacciatrice, è una condanna persino peggiore della morte. Per questo deve essere ben istruita sin dalla tenera età, e se si tratta davvero di una prescelta, col tempo questa sviluppa un potere più vicino a quello dei vampiri, anche se non proprio pari, piuttosto che simile a quello di un essere umano straordinariamente forte.

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Ad ogni modo Lyse è troppo arrabbiata e innocente per sentire realmente la potenza del colpo che hanno la parte di informazioni che Victor le rivela, i bambini inoltre hanno una distinzione netta di bene e male, e prendono per buono ciò che per buono vien loro dato. Così, dopo essere stata registrata con il nuovo nome di Elizabeth Turner, figlia di Victor Turner, il reale cognome umano e dimenticato del vampiro, hanno inizio gli allenamenti. Più passano gli anni più questi si fanno insostenibili e a Victor, che ormai ama Lyse più di una figlia, pesa sempre di più il fatto di doverla sottoporre a tanto strazio, senza indugi, senza permetterle troppi svaghi o pause, senza giustificarla spesso, senza dimostrarle troppo ciò che realmente prova, senza permetterle di trascurare neanche gli studi tradizionali, che è costretta tra l'altro ad effettuare in moltissime scuole diverse a causa del loro bisogno di spostarsi spesso per non essere trovati, con tutte le conseguenze sociali che una tale vita può avere su una ragazza.
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Difatti Lyse, sempre determinata ma, almeno nei primi anni, incapace di non arrendersi allo sconforto, cresce sviluppando maggiore sicurezza e scaltrezza ma anche maggiore cinismo e introversione, che non le permettono di dimostrare facilmente ciò che prova, ma che la avvantaggiano nel non farsi mai battare dall'emotività di fronte il pericolo e che la aiutano ad avvicinarsi di più a Victor, permettendole di capirlo e di non biasimarlo mai. Entrambi non hanno bisogno di palesi e ovvi gesti per dimstrarsi quanto tengono l'uno all'altra. Ad ogni modo, i severi insegnamenti di Victor, tra le lacrime e le rabbie nascoste di Lyse dei primi tempi, danno i loro frutti, dimostrando la teoria del vampiro: Lyse è una cacciatrice e per questo sviluppa un potere impensabile ma che lei crede accessibile a chiunque esegua il suo stesso allenamento. Ha un udito ed un'olfatto svilupatissimi, aldisopra di quei particolari e rari umani che vantano di per se una percezione sopraffine tramite tali sensi. Percepisce e distingue suoni e odori anche a distanze non vicinissime e anche se non perfettamente chiari, alcuni mai sentiti dagli umani comuni e soprattutto, riconosce inconfondibilmente ogni suono e odore che provengano da un vampiro. Vede al buio come se fosse giorno, durante il quale tra le altre cose, distingue anche i più piccoli e rapidi movimenti entro il suo campo visivo, e sa seguire con lo sguardo persino un vampiro che corre alla sua massima velocità, quindi, benchè non possa raggiungerlo, non potendo mai e poi mai sviluppare una velocità altrettanto inumana, è comunque capace di anticipare gran parte delle sue mosse, essendo tra l'altro più rapida di un ninjia (capace anche dello stesso stile acrobatico) e superando cosi di qualche livello la velocità massima concessa ad un essere umano . La sua forza non è superiore a quella di un vampiro medio ma è abbastanza per poter tener loro testa e per smembrare via i loro arti minori(e non si direbbe dal suo fisico minuto). Malgrado sia fragile come tutti gli esseri umani, non possedendo la pelle inscalfibile e impenetrabile di un vampiro, sviluppa comunque una resistenza impensabile ai colpi di roccia, all'affaticamento, al dissanguamento, al morso (ma non al veleno di vampiro) e alla penetrazione psichica della sua mente (nessun vampiro può penetrarle la mente in nessun modo). Infinte volte Victor combatte con lei, allenando la sua vista, la sua forza, la sua emotività, la sua resistenza e i suoi riflessi: la colpisce, la morde e la dissangua quasi fino alla morte per poi riprendersi tutto il veleno e restituirle tutto il sangue attraverso miriadi di trasfusioni fatte in casa; la costringe allo stile di vita più rude e primitivo: convivere con le bestie feroci per sviluppare lo stesso spietato istinto di sopravvienza, lo stesso infallibile e bestiale istinto di caccia e di supremazia sul più debole, tipico della feroce indole dei vampiri. Insieme fanno lunghe escursioni che servono sia da svago che da lezione, sul mare e in montagna, passano ore e ore a cambattere e anche a meditare, e malgrado non perdano occasione per fare dell'ironico sarcasmo, non parlano mai di se stessi l'uno all'altra.

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Passano otto anni e il risultato è una bellissima ragazza diciottenne con gli occhi azzurri e freddi come il ghiaccio, eppure vivi, sfolgoranti e in fondo innocenti; il corpo esile e dalla carnagione pallida quasi quanto quella di un vampiro, cosparsa qua e la di qualche orrenda cicatrice che Lyse ama e disprezza allo stesso tempo. Un decennio di sacrifici, in parte, la cambiano profondamente: è piu schiva e diffidente ma, se interpellata, è sempre schietta, sebben più cinica e a volte aggressiva. E' molto più introversa ma anche spregiudicata e fortemente intuitiva. La sua già affermata caparbietà è ora un muro insormontabile. La sua emotività è forte ma ora controllata quasi sempre dalla razionalità, malgrado sia comunque a volte molto irascibile e poco abile a dimostrare ciò che prova. Non è un tipo che si perde in chiachciere ma ha sempre la risposta pronta: malgrado la maggiore accortezza e innata furbizia, è scaltra e diretta come sempre, quindi non è solita temporeggiare, prendendo tutto con dinamismo e massima energia, eppure trova sempre il tempo per lanciare secchi atti di sarcasmo. Più umile di prima, non ha perso la sua grande sicurezza originaria. Sa adattarsi ad ogni tipo di situazione e questo non sviluppa gusti particolari riguardo a niente. In fondo, come già detto, non è una ragazza dalle grandi pretese ne un tipo ottuso, ma quando si pone un obiettivo non accetta la sconfitta e questo purtroppo, nonostante il suo spirito molto realista, la porta a volte a farsi delle illusioni a causa di un'ingenuità non ancora del tutto perduta: sa come vivere nel mondo ma lo scarso sebben vario contatto con la società non le permette di fare troppe esperienze per quanto riguarda il prossimo e purtroppo non se ne rende completamente conto. Sa essere molto altruista e compassionevole se vuole, ma impara a tirare acqua solo al suo mulino senza farsi troppi problemi. Preferisce la solitudine ma non disprezza la compagnia. Non teme la morte ne i cambiamenti, ma è terrorizzata da tutto ciò che non capisce perchè la sua vita imprevedibile è comunque priva di vie di mezzo e solo in questo caso è facile che si scoraggi. Nonostante il suo spirito logico nei confronti delle situazioni, non è però brava ad analizzare se stessa o a raccontarsi e detesta farlo, poichè è l'unica cosa ancora in grado di arrecarle sofferenza. Nel profondo è quindi ancora la ragazza forte, semplice e impulsiva di sempre, solo molto più indurita dalla vita.

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Il giorno della resa dei conti giunge circa due settimane dopo il diciottesimo compleanno di Lyse (26 settembre 2005) e lo scontro con Lucas e Maddlain ha quindi luogo il 10 Ottobre 2005, in una foresta nei pressi di Seattle, zona molto cara ai due Volturi secondo le infrmazioni che Victor e Lyse raccolgono negli anni. Inizialmente Victor e Lyse sembrano avere la meglio: la ragazza incassa diversi colpi quasi mortali ma, allenata pure a questo, riesce, nonostante il dolore, anche ad evitarne altrettanti altri e a spezzare via una mano a Lucas e l'intero braccio a Maddlain. Victor fa in modo che Lyse debba affrontarli uno alla volta, sbalzando via chi dei due non sta combattendo con lei e danneggiando il più possibile le loro "corazze" senza dar loro troppo tempo per rigenerarsi. Ma la situazione si ribalta improvvisamente. Lucas e Maddlain intuiscono che affrontando un avversario a testa non vinceranno mai e decidono di concentrarsi entrambi su uno dei due. Così si avventano su Victor improgionandolo, pronti a smembrarlo. Lyse si arresta di colpo, la rabbia e il panico negli occhi, ora fissi in quelli orgogliosi, fulminanti, ma per la prima volta timorosi, del suo amato mentore. In realtà non è solo paura di morire ma anche timore che Lyse non possa capire in tempo il da farsi. E' un messaggio, e la ragazza lo carpisce appena in tempo: si rende conto di quanto la decisione dei due Volturi sia una pericolosissima arma a doppio taglio per loro due stessi, così prende il coltellaccio che ha con se conficcandoselo diritto nella spalla destra, un taglio lungo tutto il braccio fino al gomito. Il sangue viene fuori a fiotti insieme all'infuriato urlo di dolore di Lyse, ma il piano funziona. Alla vista e alla percezione di così tanto sangue in una sola volta, Lucas e Maddlain impazziscono e in un attimo si avventano su Lyse come bestie inferocite e senza controllo. Lyse non può permettersi di attaccarli prima che inizino a bere o i due farebbero in tempo a schivare il tentativo, così si lascia apparentemente dissanguare, senza rischiare di essere morsa e avvelenata dato che la ferita è già ben più che aperta. Ma Victor adesso è libero e, rimasto indietro alle loro spalle, in solo istante li coglie di sorpresa senza rischiare di essere sentito, per via della frenesia da sangue di cui i due sono ormai preda. Li immobilizza e, insieme a Lyse, li fa a pezzi bruciando i resti e "ricucendo" in un attimo il mostruoso taglio dell'allieva con la sua saliva. Sembra finita, ma il tempo di esultare non giungerà mai.
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Pochi istanti dopo, giusto il tempo sufficiente affinchè i due riprendano appena fiato, un altro vampiro giunge inaspettatamente di fronte a loro riuscendo a dipingere il terrore e la sorpresa sul volto di Victor. Il nuovo arrivato ha un abito grigio-bianco misto tra una divisa templare e un abbigliamento sette-ottocentesco, i modi raffinati e allo stesso tempo ostili e selvaggi, l'espressione gelida e beffarda: è Demetri ma questo Lyse, a differenza di Victor, non lo sa! Da infallibile segugio qual'è, è riuscito a non farsi "preannunciare", approfittando del tempo che Victor e Lyse hanno perso nella battaglia, per coglierli finalmente in trappola. Capace inoltre di leggere nel pensiero, scopre anche, nella mente di Victor, il piano di quest'ultimo e quindi la reale e pericolosa identità di Lyse. Eccitato alla sola idea di essere ricoperto di gloria, da tutta la sua casata, per aver preso due piccioni con una fava, si appresta a portare a termine la sua missione e, nel tempo impiegato per fare un solo respiro, dimostra il suo potere oltremodo e tremendamente superiore a quello di qualunque altro nemico affrontato da Lyse, riducendo Victor in mille pezzi e gettandolo nelle fiamme gia arse davanti gli occhi della ragazza, senza nemmeno lasciar loro il tempo per capire, per reagire, senza un solo istante per un semplice sguardo di addio e soprattutto, senza permettere a Lyse di sapere la verità, ormai scomparsa insieme a Victor, suo "padre". Lyse è impietrita, confusa, disperata, senza fiato, gli occhi sbarrati e pieni di lacrime. Non ha il tempo ne la forza per reagire: ha perso troppo sangue e la lotta precedente è stata atroce, è piena di lividi mostruosi, ferite minori sparse il tutto il corpo, qualcosa di rotto, priva di forze e Demetri, ormai vicino, le sussurra con voce spietata ed estasiata: "Allora sei tu! Che fortuna averti trovata! Quantomeno quei due incompetenti per una volta si sono dimostrati utili a qualcosa. Peccato però... Il vecchio Victor ha sprecato solo il suo tempo nell'istruirti. Non potrai goderti il tuo titolo, mi spiace...". Tremante di rabbia, Lyse non comprende quella frase inaspettata e fin troppo strana, ma sa che non c'è più tempo per domande e risposte. Rimane immobile e affronta la sua fine: è pronta a morire, ormai sazia di vendetta, non le importa più niente. Il dolore psico-fisico la sta già annientando, le energie la abbandonano rapidamente e la vista si appanna. Ma Dementri, ormai una semplice sagoma ai suoi occhi.... non sta più avanzando. E' fermo, rigido come una statua di marmo, è improvvisamente concentrato su altro. I sensi ormai annebbiati di Lyse riescono comunque a compiere un ultimo disperato sforzo oltre la media e difatti captano qualcosa: tonfi, la terra trema, ruggiti grevi in lontananza...non sono vampiri, Lyse questo lo capisce immediatamente, ma non ha il tempo, la forza o le basi per nessuna ipotesi: la coscienza l'abbandona e si accascia a terra esausta e grave. Prima di chiudersi, i suoi occhi carpiscono appena un'enorme sagoma nera che la scavalca a mezz'aria, le orecchie sentono un fortissimo urto roccioso sovrascritto da uno strano ruggito ed infine le sue membra avvertono solo calore, tanto calore, tra un sobbalzare e l'altro, mentre l'aria scorre fresca sulle sue guance. Poi piu nulla.
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Sono Sam e Paul sottoforma di lupi che, in giro di ricognizione per tenere Victoria lontana dallo Stato, nel tentativo di prenderla, intercettano le scie di Victor, Lucas, Maddlain, Demetri e quelle di un essere umano gravemente ferito, cioè Lyse. In dovere di uccidere ogni vampiro vicino casa e di salvarne le vittime, si precipitano sul luogo trovando però solo Demetri vivo. Sam, scavalcando Lyse, lo sbalza via centinaia di metri più a est con un solo colpo di testa (la sagoma che Lyse ha visto e l'urto che ha sentito) senza nemmeno permettergli di riconoscere il nemico ne il suo odore, mentre Paul porta Lyse in salvo lontano dalla foresta e seguito immediatamente dopo anche da Sam, facendo così perdere le loro tracce. In questo modo, Demetrì, appena rinsavito, non può ne rintracciare l'odore, ne i pensieri di Lyse, dato che la ragazza è immune alle penetrazioni psichiche dei vampiri. Non può nemmeno rincorrere Sam e Paul perchè, oltre ad essere ormai troppo lontani per poterne rintracciare la scia, Demetri non li ha riconosciuti o identificati e la sua capacità di leggere nel pensiero di tutto il mondo non serve a niente se non sa cosa deve cercare di preciso., malgrado distingua il tenore di una mente da quello di un'altra. Obbligati a non svelare il proprio segreto a nessuno, Sam e Paul sono costretti a lasciare Lyse nel piccolo ospedale di Port Angeles, dove la ragazza si risveglia qualche ora dopo, distrutta, stremata, disperata e per sempre inconsapevole di come sia ancora viva. E' confusa e arrabbiata, Victor le manca infinitamente ma qualcosa comincia a non esserle più chiara: dubbi e domande a cui non trova nessuna risposta logica la assalgono. Comincia a pensare che Victor le abbia nascosto qualcosa, sia su di lui che su di lei. Ripensando infatti alla frase detta da quel vampiro tanto potente, e all'espressione terrorizzata di Victor alla sua vista, Lyse deduce che la conoscenza tra Victor, quel vampiro fortissimo e gli altri due morti, non è ne occasionale ne recente, e che di conseguenza il motivo della morte del suo mentore non riguarda solo quell'ultimo episodio, ma che si tratta di una caccia-fuga reciproca tra i quattro, che dura da chissà quanti anni. Ma perchè? Chi è Victor in realtà? Chi sono in realtà gli altri tre? Infine, di conseguenza e sopratutto, Lyse non può non arrivare alla conclusione che lei stessa è più coivolta di quanto crede e che quel vampiro straordinario non la vuole morta solo per vendicare i suoi compagni, tral'altro lasciati morire pur di non far fallire quella che ora appare a Lyse come una chiara e spietata trappola tipica di quel genere di mostro. Ormai è sicura che Victor non l'abbia salvata solo per fare una buona azione e che la vendetta che l'ha aiutata a realizzare sia stata anche particolarmente personale, e non un semplice aiuto per se stesso e a lei o un semplice atto di giustizia per il mondo. Ma, di nuovo, perchè? Perchè Victor sceglie proprio lei senza semplicemente lasciarla in un'orfanotrofio dopo averla salvata? Cosa nasconde ormai per sempre Victor, insieme a quel vampiro che la vuole morta, sul conto di Lyse? La ragazza ha un solo modo per sapere la verità e per fermare il suo dolore: trovare quel vampiro (sa per certa che non è morto: l'urto che ha sentito è un chiaro suono di violento allontanamento e non lo sfregamento metallico di membra staccate), sapere quello che lui sa....e ucciderlo!

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Una volta rimessasi, ancora infuriata e non più propensa a dimenticare i vampiri e la vendetta su di loro, la ragazza si rifugia una settimana dopo il suo arrivo a Port Angeles (è il 17 ottobre 2005), a Forks, che è tral'altro, in questo caso per pura coincidenza e fortuna anche a parere di Lyse, sia la cittadina più vicina a Port Angeles sia uno dei tanti e più sicuri nascondigli di Victor, quello che il vampiro le indica anche come possibile covo di molti vampiri, cosa con cui ovviamente Lyse, in questo momento,desidera avere a che fare più di ogni altra cosa. Il rifugio è un'elegante casetta appartenente alla vecchia nipote del vampiro, Sarah Turner, la sua unica discendente mortale e l'unico essere umano oltre Lyse a conoscere la natura di Victor (ma non la sua storia) e il passato della ragazza ( ma non la sua vera natura). Per questo, per copertura, tutti in città conoscono la dolce e anziana signora come la madre di Victor e quindi la nonna di Lyse, ma difatti Lyse stessa non la conosce di persona ma rimanere sempre in contatto con lei proprio per la sua particolare posizione e per volere di Victor. Quando la ragazza giunge nella sua nuova abitazione, è quindi già a conoscenza del fatto che sia inabitata da qualche giorno. "Nonna Sarah" infatti, avvertita da Lyse della morte di Victor, e per questo preparatasi all'evenienza che alla ragazza possa giovare quell'abitazione, abita più a sud ormai da una settimana, anche per via dall'età, ormai troppo tarda per vivere in un luogo tanto freddo e umido come Forks. La partenza avviene all'improvviso e all'insaputa di tutti, così da risparmiare a Lyse l'inconveniente di dover raccontare il fatto che abiti da sola in giro e sopratutto nella sua nuova scuola, dove la giovane va ad iscriversi il giorno stesso del suo arrivo, malgrado ormai sia iniziata da più di un mese.
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La sua prima notte a Forks è immacabilmente segnata, come se non bastasse, da un evento firmato col sangue e dai vampiri. Si tratta di un vampiro quasi tricentenario di nome Lestat (nome che a Lyse resterà sempre ingnoto), convertitosi "al bene" dopo un passato di massacri e depravazione, dal quale fugge incapace di perdonarsi e nel tentativo di redimersi esattamente come Victor. Lestat, essendo in grando di leggere nel pensiero, si ritrova alla finestra della camera da letto di Lyse, attirato dal suo odore, dai suoi pensieri e dalla sua storia. Lyse, istruita ad arte, avverte la presenza del vampiro e si desta dal suo sonno sempre vigile e comunque tormentato dagli incubi sulla morte di Victor. Scaltra, piena d'odio e a briglia sciolta, non perde tempo e decide di attirare quel mostro con la forza, provocandolo senza ritegno: si taglia il palmo della mano con un coltellino svizzero che tiene sempre sotto il suo cuscino e lascia che il suo sangue scorra nella quantità sufficiente da diffondore il proprio odore in tutta la stanza. Lestat, malgrado non beva sangue umano da decenni, si ritrova ad assaporare ancor più chiaramente l'odore di quel sangue che riconosce subito come il suo proferito, quello a cui nessun vampiro può resistere. Incapace di non cedere ma riluttante all'idea di ritornare ad essere un'assassino, si avventa sulla ragazza nel solo tentativo di fermarla..di starle più vicino. Quando i loro sguardi si incrociano però, l'aggessivo sorriso beffardo e vittorioso di Lyse si trasforma ben presto in un'espressione sorpresa, scovolta e in seguito infuriata: Lestat è bellissimo e, nonostante la sua dimostri di essere violento e in disappunto...non vuole ucciderla! La tiene li, imprigionata tra le sue braccia virili e poderose, con un'espressione in bilico tra la rabbia, l'ammirazione e un implicito dolore, portandole via dalla mano il sangue con la lingua bramosa e gli occhi sofferenti, di modo che la saliva "miracolosa" da vampiro cicatrizzi immediatamente la ferita e prendendosi un po di "sollievo" per se stesso. Incapace di accettare una tale realtà, Lyse cerca lo scontro, ma Lestat la respinge e fugge via con la romantica ma ironica e superba promessa di un vicino ritorno. La ragazza rimane immobile e sola nella sua stanza, completamente interdetta su quanto è appena accaduto, confusa, rapita quanto indisposta da ciò che crede di provare. Un sentimento a lei proibito, esilarante ma indegno. Da quel giorno non riesce più a smettere di pensarlo, di cercarlo, di provare a chiarirsi le idee. L'idea diventa un chiodo fisso ogni momento, nemmeno lo studio e la scuola riescono a distrarla, anzi, anche in quel luogo cerca di carpire qualche informazione, non solo comunque su Lestat, rimanendo isolata da tutti, malgrado la sua notevole bellezza e intelligenza desti la curiosità e l'ammirazione di alcuni e l'invidia di molti altri. Non bada a nessuno, e purtroppo per lei, essendo arrivata poco tempo dopo la partenza dei Cullen, non fa in tempo ad intercettare nemmeno il loro odore.

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Lyse conosce quindi Bella a inizio Gennaio del 2006 (durante gli eventi descritti in "new moon"), quando quest'ultima, dopo mesi e mesi di totale depressione, viene concitatamente scossa dal padre Charlie, nel tentativo di farla riprendere dalla "sparizione" di Edward. L'uomo la spinge infatti verso amicizie alternative, vecchie e nuove, obbligandola a riallacciarle per poter giustificare e perpetuare ancora sua la permanenza a Forks, senza ovviamente coivolgere il ricordo di Edward, e non essere rimandata a JacksonVille dalla madre, come l'uomo ha minacciato di fare in caso contrario. Così, dopo il fallimento dell'uscita con Jessica, Bella, scoraggiata e ormai convita di non aver più nulla da perdere, decide infatti di andare a bussare alla porta di quella ragazza nuova a scuola di cui sente parlare, ben memore, ripensando al suo arrivo a Forks appena un anno prima, di quanto sia difficile ambientarsi in una casa nuova. Lyse, circospetta, sorpresa, sospettosa e altrettanto inadatta ad aprirsi con gli altri quanto Bella, sebbene anche per motivi differenti (il timore di essere scoperta), decide comunque di accettare quell'amicizia. In fondo è nostalgica di compagnia ma anche attirata e decisa a confermare ciò che crede di vedere sul polso di Bella nel momento in cui si stringono la mano per la prima volta: un tipo di cicatrice che negli ultimi 8 anni ha visto un migliaio di volte. Allo stesso tempo fa questa scelta perchè sente inspiegabilmente di potersi fidare di Bella, senza sapere che anche lei prova la stessa cosa, forse a causa delle loro personalità in parte molto affini e che condividono molte più esperienze di quanto entrambe immaginano.
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Ma questo distrae Lyse solo in parte dal suo obiettivo principale: trovare e usare tutto ciò che potrebbe tornarle utile per scovare dei vampiri. Così, durante il tempo che non occupa in biblioteca sui necrologi di Forks, dove vengono appunto riportate morti troppo numerose e dalle circostanze spesso insolite, Lyse comincia a frequentare Bella sia all'interno che all'esterno dell'ambiente scolastico, studia con lei e insieme organizzano escursioni in montagna e nel bosco. Anche Lyse, così, viene a conoscenza delle strane uccisioni che vi avvengono per ipotetica mano di enormi orsi impazziti, ma come Bella, nemmeno lei sa ancora dell'esistenza dei licantropi e non immagina nemmeno che quella sia la strada per arrivare dritta dai suoi "salvatori" ; quindi affronta il mistero esattamente come la sua amica, con indifferenza e con un certo sospetto, un sospetto che entrambe però decidono di non condividere, inconsapevoli ma in fondo ormai coscienti di star nascondendo l'una all'altra più di un segreto. Infatti più di una volta la sempre più sospettosa Lyse, senza eccesiva arguzia nel nascondere le sue vere intenzioni, cerca un'occasione apparentemente casuale (come una giornata al mare) per far si che Bella scopra il suo braccio destro, e a sua volta quest'ultima, altrettanto intuitiva e poco abile a nascondere il suo imbarazzo e la sua coda di paglia, trova sempre una scusa per non farlo. La situazione si fa sempre più tesa, ma il rapporto si è ormai stretto più del previsto e le due si ritrovano così a confessare l'una all'altra la propria storia. Bella racconta a Lyse anche dei suoi incontri con Jacob, iniziati di recente, e di quanto le faccia bene stare in sua compagnia, ma non le rivela delle visioni di Edward, ne di aver scoperto da cosa provengano, ne tantomeno di aver deciso di correre dietro a queste pericolose cause pur di vederlo ancora. D'altro canto, anche Lyse, pur raccontandole tutto dei suoi ultimi otto anni di vita (lasciando Bella alquanto interdetta su come la sua amica possa in gran parte tener testa ai vampiri, ma senza suscitare nessuna domanda in Lyse) decide comunque di tenere per se il ricordo di ciò che avviene durante la sua prima notte a Forks, riluttante ad accettare il fatto di pensare fin troppo al quel vampiro perchè si tratti di semplice odio (forse è anche per questo che non addita la relazione tra Bella e Edward, oltre al fatto che i Cullen sono vegetariani), e timorosa che Bella, sensibile ma inaspettatamente impulsiva forse più di lei, possa biasimarla, giudicandola incoerente o addirittura ipocrita. Le due, comunque libere da un peso, e sempre più legate, sebbene non abili a dimostrarlo ma solo a farlo percepire l'una all'altra, continuano a vedersi fino a oltre metà Febbraio, ma il loro tempo sta per scadere. Non sanno che di li a poco, con l'arrivo di Marzo, se non poco prima, non si sarebbero più riviste.

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Infatti in contemporanea alle vicende che legano Bella a Jacob e agli altri licantropi (fine Febbraio 2006), non lasciandole più spazio per le amicizie, anche Lyse è cotretta ad allontanarsi dalla sua amica. Infatti, ormai ossessionata dal suo odio-amore per quel misterioso vampiro (Lestat), lo cerca con accanimento ed esasperazione per potersene liberare (o più semplicemente per poterlo rivedere). E' lui però a trovare lei, o per meglio dire, a farle di nuovo visita, come promesso, di notte, nella sua stanza da letto, spinto da un desiderio più superficiale, più estetico forse, ma altrettanto intenso e alimentato da ciò che vede e sente in lei: una ragazza bella, fragile eppure forte e sfrontata, speciale, diversa, che nel suo tentativo di disprezzarlo, lo ama. Eppure, nonostante egli la brami con tutto se stesso, si costringe con immane sforzo a non toccarla neanche con un dito, limitandosi ad osservarla e a stuzziacarla: non vuole ritornare alla sua ormai lontana natura perversa e omicida e in ogni caso non è per niente amante delle cose facili e poco sensazionali. Ma Lyse non demorde: incosciente e spericolata, ingenua ma spregiudicata, accanita nel suo ruolo, tenta di portarlo alla pazzia ancora una volta col sangue e poi, questa volta, anche con il suo corpo. Improvvisamente si accorge però, e finalmente con chiarezza, che a spingerla a tanto non è più solo la smania vendicativa e piena di odio per i vampiri, ma anche il desiderio. E' un desiderio mai provato prima di quel momento: Lyse spreca e impiega tutta la sua adolescenza nello studio e nell'allenamento, nella violenza, nella morte, negli insostenibili sacrifici e in nient'altro...tutto per una causa forse fin troppo più grande di lei, qualcosa che forse in parte non vuole e che non è lei a scegliere. Si odia per quello che improvvisamente si ritrova a pensare, si sente in colpa nei confronti di Victor e dei suoi genitori, si vergogna per essere caduta vittima di un fascino dal quale è in guardia e che disprezza da sempre, un fascino però capace di confondere il bene con il male, eppure sente che forse è fin troppo facile giustificarsi così: nonostante quel desiderio sia incontenibile e impossibile da provare con qualcun'altro, tanto gelido come quella pelle marmorea, da farla ardere viva, Lyse sente di volerlo a priori, stanca di vedere tutto bianco o tutto nero. Confusa, spaventata e stravolta dallo stesso caotico ciclone dei suoi sentimenti contrastanti, è costretta a cedere, ma in quello stesso istante, accecato dalla situazione e dai pensieri della ragazza, a desistere è anche Lestat. Il vampiro la prende con se in un quasi brutale, erotico ma passionale atto d'amore, per di più il primo per Lyse, che finisce per sconvolgere completamente la ragazza nel bene e nel male. Lestat non resiste nemmeno al sangue che scorre lento da quelle ferite aperte e lo beve. Riesce però a non andare oltre evitando di dissanguarla e di trasformala, non avendo bisogno di infilzarla con i suoi canini velenosi per poter bere. Anzi, nell'impeto di quell'atto tanto sensuale quanto violento, le passa addirittura la lingua anche sulle ferite, per farle cicatrizzare all'istante con la sua saliva "curativa", evitando così l'emorragia vera e propria. Malgrado senta che le forze la stiano abbandonando, così come i sensi, Lyse continua ad "amare" il suo vampiro fino all'ultimo sospiro. Poi il nulla. Al suo risveglio è sola. Si sente stordita, ha il corpo intorpidito, la testa dolente e gli occhi pesantissimi; ogni ricordo è inizalmente opaco, confuso tra sogno e realtà... ma quando finalmente trova la forza di guardarsi attorno, tutto si rifà chiaro, tremendamente emozionante e, purtroppo, anche inaccettabile: la stanza da letto è praticamente in pezzi, schegge di legno, piume di cuscini e lembi di stoffa da vestiario sono sparsi ovunque. Una grossa macchia di sangue nel lembo di lenzuolo che si trova sotto il suo bacino nudo e illuminato dal sole, spicca su tutte le altre, molto più piccole, sparse sia per tutto il letto, sia in qualche punto del pavimento e delle pareti. Infine la sua pelle...la vista di quella è ciò che più la annienta: è completamente ricoporta di lividi enormi dall'intenso color grigio-violaceo. Impietrita e orripilata nei confroti di se stessa e delle sue recenti azioni e scelte, ma incapace di pentirsene, fugge via mettendosi addosso i primi indumenti che trova.
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Si allontana da Forks per tutta la primavera e l'estate, non vuole più saperne ne dei suoi amici ne dei vampiri. Per sopravvivere e tenere la testa lontana da ciò che vuole, che cerca ma che disprezza con tutta se stessa, trova lavoro in un piccolo e desolato bar di Vancouver dove la sera, finito il suo turno, si ubriaca per non pensare, per non sperare di vederLO varcare la soglia di quel locale da un momento all'altro. Incapace di affrontare la situazione, perchè divisa tra l'amore per Victor e i suoi genitori e quello per Lestat, e sentendosi indegna di entrambi, passa quindi circa sei mesi (da Febbraio-Marzo a Settembre 2006) in quello stato. Non torna quindi a Forks per completare il suo ultimo anno di liceo, evita categoricamente contatti con chiunque, malmenando tutti coloro che le si avvicinano troppo. Beve continuamente passando le notti insonne o in preda agli incubi sulle immagini di quell'ultima volta insieme a Lui e della morte di Victor, consumando così metà della sua salute (tutti gli eventi descritti in Eclipse sono di conseguenza già avvenuti e il tempo si appresta a vedere l'inizio di quelli descritti in Breaking Dawn). L'estate giunge e passa di nuovo e quindi, mentre a Forks Bella si sposa con Edward ed è già di ritorno dall'isola Esme, dando alla luce anche sua figlia Renesmee, Lyse, durante la notte del 5 Ottobre 2006 (quindi qualche settimana dopo la trasformazione di Bella e il 19° compleanno di entrambre) barcollando ubriaca per un parco di Vancouver, riconosce improvvisamente un'odore che non sente ormai da più di sei mesi. Immediatamente, come guidata non solo dal suo istinto sovrallenato, ma da qualcosa di superiore, si volta indietro e lo vede: Lestat è tornato, è li per lei e in realtà, a insaputa della ragazza, non la perde quasi mai di vista dal suo arrivo a Vancouver ma ora, nel vederla ridotta in quello stato e avendo letto per mesi i suoi pensieri e i suoi sentimenti tanto dolorosi da devastare anche lui, il senso di colpa del vampiro supera il suo contorto senso artistico e teatrale della vita e dell'amore, rendendolo incapace di continuare a non far nulla. Ma in Lyse l'angoscia, l'amarezza, il rimorso, il desiderio e il disprezzo ritornano a bruciare insieme ai ricordi, esattamente come se non fosse passato nemmeno un giorno da quella notte, e la ragazza, dall'emotività ingigantita anche dall'alcol, digiuna da giorni, deperita e irriconoscibile da mesi, non riesce a sopportare il colpo: in preda ad un tremore convulso, scoppia in un terrificante e disperato grido di dolore e follia, accasciandosi a terra, piangendo e tentando inutilmente di inveire su Lestat in tutti i modi possibili. Lo incolpa del proprio stato e lo aggredisce fisicamente con quell'insulsa forza che può esserle rimasta. Lestat addolorato, non reagisce ma il cuore e il fegato di Lyse cedono e la giovane perde i sensi tra le braccia del suo amore tanto tormentato, mentre la vita la abbandona lentamente. Adesso a Lestat, sconvolto e annientato, non resta che scegliere quale tra i due crimini possibili in quel momento sia il peggiore per Lyse, quale dei due susciterebbe maggiormente la vendetta della ragazza: lasciarla morire o farla diventare come lui. In quel preciso istante Lestat viene trafitto dal suo ricordo peggiore, l'unico tra tutti quelli all'insegna della sua passata crudeltà con il quale non riesce ancora a convivere, e per il quale non riesce ancora a perdonarsi: Claudia, la meravigliosa e tremenda bambina vampiro che il vampiro crea secoli orsono e ama con tutto se stesso, ma che poi lascia morire per mano dei Volturi (contrari alla vampirizzazione di esseri troppo giovani) solo per superbia e orgoglio. Incapace di sopportare anche il solo pensiero che possa riaccadere, dovendo altrimenti portare due volte lo stesso insostenibile peso dell'omicidio, Lestat non indugia oltre e, pochissimi attimi prima che il cuore di Lyse si fermi, le strappa i vestiti all'altezza dello sterno e vi affonda i canini con tutta la sua forza: il veleno va così direttamente alla meta e immediatamente in circolo, senza rischiare di perdere la ragazza, dato il momento tanto tardo. La dolorosa trasformazione ha inizio ma il coma di Lyse è troppo profondo perchè lei possa intuire, sentire o capire qualcos'altro oltre il fuoco che inizia a divorarla. Lestat la riporta a Forks e non si allontana fin quando la trasformazine non ha fine, ma quando il cuore lancia il suo ultimo e disperato battito vuoto e sordo, il vampiro fugge via per sempre, intollerante all'idea di poterle fare ancora del male con la sua personalità impossibile (è il 7 Ottobre 2006). Avendo la capacità di leggere nel pensiero e quindi conoscendo tutta la storia di Lyse, Lestat, è sicuro che la ragazza se la caverà: non ha bisogno di essere educata come ogni altro neonato. Non si sbaglia.
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Al suo risveglio Lyse, sia per il suo innato intuito ed esperienza, sia per il suo nuovo stato dall'arguzia impensabile, capisce immediatamente cosa è diventata( e soprattutto per mano di chi): la sua pelle è tiepida, liscia e inscalfibile come il marmo, priva di tutte le sue cicatrici di guerra, la gola le brucia per la sete ed è amara come il veleno che secerne, i suoi sensi percepiscono ogni cosa, a qualunque distanza, di qualunque intensità, carpendo anche più di quanto conosce e più di quanto conosce un comune vampiro. Con un pò meraviglia, non se ne rammarica.
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Sente di essere cambiata e quasi deride la sua vecchia natura e indole, sebbene il suo orgoglio le ricordi quanto sia ingiusto e deplorevole per se stessa e nei confronti dei suoi genitori. Ma ora si sente troppo forte, bella e perfetta per odiarsi completamente, ed evita l'autodisprezzo con tutta se stessa ( ma non ci riesce completamente), amando incondizionatamente qualcosa che in fondo detesta profondamente. Ma sa che può sfruttare quest'occasione per ricominciare d'accapo e al meglio, ma soprattuto per chiudere i suoi conti in sospeso una volta per tutte e senza margine di fallimento, rendendo ciò che è diventata qualcosa di meno abominevole. Infatti, anche se è costretta a rinunciare alla caccia ai vampiri ( come vuole la leggenda che però lei non conosce), non include in questa decisione la distruzione dell'assassino del suo mentore e sceglie di nutrirsi solo di esseri umani malvagi (criminali ecc), capendo sin da subito di non riuscire fare a meno del sangue umano, che le è utile, tra le altre cose, anche per essere più forte. La sua scaltrezza e caparbietà sono diventate superbia, sfrontatezza , impudenza, competitività. La sua spregiudicatezza è diventata spietatezza. Lo sfolgorio dei suoi occhi, ora beffardi e crudeli, è diventato un fuoco (come le sue nuove iridi cremise) raggelante. Non c'è più traccia di innocenza o umanità in lei. Le sue adolescenziali movenze da guarriera sono adesso quelle sensuali e prorompenti di un predatore, di un segugio per l'esattezza (con l'abilita ulteriore di essere impenetrabile agli attacchi psichici dei vampiri, ma visto che la sua difesa mentale, sviluppata con tanta fatica da mortale, si limita a quelli, non può definirsi un vero e proprio scudo ma solo un segugio), del resto non può essere altro il potere che si sviluppa da un essere umano prima destinato ad essere una cacciatrice. La sua nuova natura da predatore per antonomasia l'ha completamente assorbita, eppure i ricordi di tutti i suoi cari non sono stati appannati dal suo nuovo ego, come di solito accade, e questo la rincuora e la indispone allo stesso tempo, ma è il motivo per cui, prima di dare inizio alla sua "caccia" (ritrovare Lestat, il vampiro assassino e chi le ha salvato la vita l'ultima volta che ha rischiato di morire), ma dopo comunque qualche anno passato a "godersi" la sua nuova vita, decide di approfittare del suo ritorno a Forks, per far visita ad una vecchia e particolare amica: Bella Swan.

*Chi Non Muore Si Rivede


Situazione sentimentale: ha un'ossessione per Lestat de Valois

Foto personaggio:

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Il personaggio della mia foto è:

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Edited by †Heidi~ - 3/12/2010, 18:35
 
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.°•. °•. stety .•° .•°.
view post Posted on 11/10/2010, 20:15




bellissime le immagini :D
Convalidata
Se devi fare delle modifiche nel corso del GdR apri un post qui sotto e comunica le modifiche che vorresti apportare

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=) e buon divertimento
 
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1 replies since 11/10/2010, 16:31   113 views
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