Nome: Elena Andrea
Cognome: Carter
Razza: Umana ovviamente!
Data di nascita: 7 dicembre 1991
Segno zodiacale: Sagittario
Età-apparente: 18 anni
Età-effettiva: 18 anni
Potere: poteri? non sono mica cat woman!
Descrizione fisica: sono una ragazza semplice, né bellissima né orribile insomma. Sono alta all’incirca 1,68 e ho un fisico asciutto e slanciato. La mia pelle anche se chiara, è facilmente abbronzabile. Il mio viso assume spesso una sfumatura purpurea, quando sono arrabbiata o imbarazzata. Mi trucco spesso, anche se in modo delicato e sobrio... quasi non si nota! Capelli castani e lisci, che tengo quasi sempre sciolti, mi incorniciano perfettamente il viso, secondo me quasi ancora troppo da bambina. Ho gli occhi di un marrone abbastanza strano, un color cioccolato al latte diciamo. Mia madre diceva che assomigliano molto a quelli di suo fratello Charlie, che io però ricordo appena... Il mio naso è lineare e piuttosto sottile, mentre le labbra sono non troppo carnose e rosse. Per quanto riguarda i vestiti… bhe non ho uno stile preciso. Il mio vestiario comprende capi casual e più "da occasione! come li chiamava mio padre. Inutile dire che preferisco vestire come una ragazza normale e quindi i vestiti lunghi e formali li indosso solo quando c'è una festa o un evento particolare. I miei colori preferiti, che quindi dominano nel mio armadio sono il verde, il blu e il rosso.
Situazione sentimentale: Single per adesso...
Carattere:Descrizione generale = all’inizio posso sembrare timida e impacciata, ma ammetto che a volte divento pericolosamente logorroica. Non sono mai riuscita a non farmi notare, in particolare per la mia indole combattiva e testardaggine. Quando mi metto in testa una cosa è difficile farmi cambiare idea. Sono decisa, determinata e… bhe direi anche coraggiosa, leale e orgogliosa. Di solito so cavarmela in situazioni di crisi. Ho anche un lato più sensibile ovviamente. Tendo a vedere il lato buono delle persone, un terribile difetto a mio parere, ho sofferto fin troppo per questo. Sono arguta e intelligente, ma non pensate che per queste parole non sia modesta… Voglio sempre mettermi alla prova e spesso dimostro di essere fin troppo competitiva.
Amo = ho una passione innata per la letteratura. Oltre che leggere mi piace cantare (ho una voce discretamente bella). Naturalmente amo le persone con il mio stesso carattere e apprezzo molto la sincerità e la schiettezza.
Che altro? Beh praticamente vivo a coca cola, è raro che beva altro. Questa potrà sembrarvi un'abitudine poco salutare... Ah e poi mi piace il cibo cinese e vado matta per la cheese cake alle more.
Odio = la presunzione di chi parla o giudica senza sapere nulla, prerogativa di troppe persone purtroppo. Detesto essere presa in giro e spesso sono molto rancorosa... della serie "lascio correre ma non dimentico!"
Scuola = Sono all'ultimo anno di liceo, ma possiamo dire che la scuola non è proprio il mio ambiente ideale... vado abbastanza bene nelle diverse materie (quelle letterarie in particolare) ma studio poco e senza voglia. L'unica cosa che mi aiuta ad andare avanti è la memoria, stranamente riesco a ricordare più cose di quante non voglia..
Amore = ho un’idea ben precisa in proposito: il mio uomo ideale deve essere sincero, gentile dolce e perché no, anche un po' geloso... Nel vero amore ci credo sul serio, per me non è la "solita noiosa leggenda" come molti lo definiscono.
Mia madre e mio padre si sono amati intensamente, si conobbero da giovani quando lui arrivò a Forks per una breve vacanza a casa di un'amico... Ho sempre desiderato vivere una storia come la loro!
Storia:Dunque come dicevo prima, sono nata il 7 dicembre del 1991. Una giornata molto fredda, aveva appena nevicato.
Mia madre, Susan Swan, era un'insegnante di Danza originaria di Forks (una piccola cittadina dello stato di Washington) che aveva lasciato il suo lavoro per occuparsi della sua unica e dolce bambina, io per l'appunto.
Il nome di mio padre era invece Alexander Jonathan Carter ed era un biologo marino.
Vi ho detto che si sono conosciuti a Forks, ma dopo essersi fidanzati si trasferirono a Cambridge(Massachusetts) perchè mio padre potesse seguire meglio il suo gruppo di ricerca alla Harvard University.
Da piccola ero una vera peste, una di quelle bambine che si comportano da maschiaccio e fanno i dispetti ai compagni... Personalmente preferisco definirmi come "esuberante e solare". D'estate capitava spesso che andassi con i miei genitori a Forks , per andare a trovare la nonna e lo zio Charlie, fratello di mia madre. A volte durante le mie vacanze lì, incontravo anche mia cugina Isabella, una che stava troppo sulle sue per i miei gusti. Per quanto mi sforzassi di piacerle, era raro che facessimo qualcosa insieme di nostra spontanea volontà. Qualcosa per attirare la sua attenzione dovevo pur farla... e via con altri scherzi!
Le cose cominciarono a cambiare quando, all'età di 10 anni, presi la prima cottarella. Lui era il fratello della mia allora migliore amica Amy, si chiamava Matthew e aveva 14 anni. Una gran differenza di età davvero, ma non mi diedi per vinta troppo facilmente.
Iniziai a cambiare atteggiamento nei confronti degli altri e ad insistere con mia madre perchè mki comprasse qualche vestito in più.
Diciamo che a quell'età iniziai a scoprire il mio lato femminile.
Facevo di tutto per farmi notare da lui, ma servì a ben poco e rimasi parecchio demoralizzata quando si fidanzò con un'altra, Lauren.
Il mondo mi crollò definitivamente addosso qualche mese dopo, quando mia madre morì per un tumore al cervello.
Credo che mio padre non sia mai riuscito veramente ad accettare la sua scomparsa, ha sempre tenuto in casa tutte le sue cose, non riusciva a disfarsene. Dovette assumere una baby-sitter per badare a me mentre lui era al lavoro, le visite a Forks divennero sempre più rare, fino a scomparire del tutto.
Per me fu molto difficile superare quel momento, anche se mio padre cercava in ogni modo di non farmi mancare nulla e di aiutarmi ogni qual volta avessi bisogno di lui.
Anche lui però era rimasto profondamente segnato da cosa era successo, tanto che non riusciva a darsi pace. Il suo sguardo era quasi sempre spento, non sorrideva più come faceva prima... Gli anni passarono veloci, piano piano tutto tornò normale.
Esattamente una settimana dopo il mio diciottesimo compleanno, mio padre ebbe un'incidente.
E a quel punto rimasi sola...
Mi resi conto che non avrei potuto farcela, così pensai che la cosa migliore da fare a quel punto era trasferirmi.
Mi rivolsi quindi all'unica persona che mi era rimasta al mondo: lo zio Charlie...
Il personaggio della mia foto è: Nina Dobrev
