Jane, Personaggio del Libro

Nome: Jane

Cognome: Volturi

Razza: vampiro

Data di nascita: é cresciuta in un orfanotrofio, la data esata non la si conosce, lasciarono lei e il fratello sulla soglia di quel triste luogo un plumbeo pomeriggio autunnale del 1650

Segno zodiacale: scorpione

Età-apparente: 12 anni

Età-effettiva: circa 300 anni

Potere:
Jane è conosciuta in tutto il mondo vampirico per il suo dono potente e temibile. Essa ha il dono della mesmerizzazione in altre parole ha la capacità di suggestionare, con un semplice sguardo, a tal punto la mente umana da riuscire procurare indicibile dolore nelle sue vittime. Coloro che hanno provocato la sua ira parlano di un dolore paragonabile a quello provocato dal fuoco sulla pelle umana. Non a caso ha potenziato questo particolare dono dopo essere stata "arsa viva" nella pubblica piazza. Abilissima in questa sua peculiare dote è in grado di decidere quanto far soffrire le sue vittme. Per questo motivo risulta un infallibile torturatrice. Il suo potere viene vanificato da quello di Bella, la quale ha il dono di bloccare i poteri dei vampiri.

Descrizione fisica:
Jane è una giovane di bassa statura (alta circa 1, 62 cm) ed estremamente minuta (pesa circa 46 kg). Ha un fisico atletico e ben proporzionato che sembra scolpito nel marmo (seno piccolo, ventre piatto con evidente "tartaruga", gambe e glutei sodi e ben torniti....). Ha un viso dolce e delicato, quasi angelico. Ha capelli biondi lunghi e lisci che cura motlissimo. (ama tenerli sciolti, come acconciati in complicati chigoon). La sua pelle diafana è liscia come fine porcellana e gelida. Le sue labbra perfette nascondono una candida dentatura. I suoi occhi, di colore rubino grandi, espressivi e leggeremente a mandorla, (diveentano neri come gli abissi quando ella è "affamata") le donano un aria innocente. Il suo tono di voce è dolce ed infantile. Ma non fatevi ingannare dal suo aspetto androgine e angelico: dietro di esso si nasconde una donna forte, crudele e spietata contro tutti coloro che cercano di ostacolare il cammino dei Volturi.

e così ricopro
la mia nuda perfidia con antichi versi
a me estraeni
rubati ai sacri testi
e sembro un santo
quando faccio la parte del diavolo

Situazione sentimentale: single

Foto personaggio:

carattere:
]Jane è tanto bella quanto spietata: odia chiunque la contraddica, non si fa scrupoli per raggiungere i propri scopi.
Farebbe tutto per Alec, suo fratello gemello e migliore amico. I due sono legatissimi e solo Alec è in grado di placare l'ira funesta della giovane con le sue parole.
Nonostante la sua corporatura minuta, è temuta da tutti, non esita ad uccidere, e lo fa con assiduità, poichè prova un insano piacere nell'infliggere dolore agli altri e nell'eliminare individui per lei scomodi, inutili o sgraditi. Jane è una vampira sanguinaria che non risponde agli ordini di nessuno, tranne che a quelli di Aro, che considera suo padre (avendo vissuto per molti anni nel degrado di un orfanotrofio non ha mai conosciuto il calore e l'affetto di una famiglia) per lui prova "umani" sentimenti quali rispetto, ammirazione e ovviamente gli vuol bene -esattamente come una figlia vuol bene a suo padre-.
Sorride raramente, e i suoi sorrisi sono sempre velati da una nota di quel sarcasmo che sovente la contraddistingue. Utilizza infatti ques'arma retorica contro tutti gli individui che disprezza e, per motivi politici, non può eliminare; fra di essi troviamo indubbiamente il clan Cullen. Jane li considera degli inetti, e non sopporta quella che per loro è una virtù: essere vegetariani. La Volturi tratta gli umani come si meritano (almeno dato il suo punto di vista e la sua esperienza): come pecore, gregge, puro e semplice nutrimento.
Odia profondamente Bella poichè non riesce a dominarla con i suoi poteri come fà con tutti gli altri vampiri e non sopporta l'idea che suo "padre" definisca i poteri delle due ragazze di eguale valore e importanza.
Jane inoltre è un autentico leader, le sue parole, in mancanza degli anziani, sono legge. I fratelli la ascoltano rimanendo affascinati dal suo grande carisma e dalla sua astuzia.
Narcisita, cura il suo aspetto fisico come il suo abbigliamento (ama vestirsi di nero e dora quegli abiti che mettono il suo essere esile e apparentemente fragile. Consapevole di se e delle proprie capacità è riuscita a trasformare apparenti difetti in pregi. Nessuno, che non la conosca, si aspetterebbe da una giovane dall'apetto tanto gracile quanto delicato tanta forza, agilità e crudeltà.

Questo mondo non è che
un passaggio colmo di sofferenze.
E noi siam pellegrini
Che lo atraversiam brevemente:
e la morte sia la fine di tutti
i terreni tormenti
-Chaucher, Il racconto di un cavaliere

Storia: Jane, e il fratello Alec, sono stati abbandonati davanti alla soglia di un orfanotrofio nel 1650 ove hanno trascorso i primi 11 anni della loro misera esistenza. In quel luogo triste ove i sopprusi dei più grandi (in special modo nei suoi confronti pochè piccola e gracile e in quelli del gemello che cercava di difenderla.) erano all'ordine del giorno, le carezze e l'affetto degli adulti un miraggio., il suo carattere e la sua personalità sono stati forgiati come duro metallo. Ha imparato a odiare il genere umano in tenerissima età (provando amore solo per quel fratello che ricambiava lo stesso sentimento) e una volta divenuta vampira si è divertita a vendicarsi di tutte le angherie subite, nel modo più doloroso, cruento e crudele che si possa immaginare.
Compiuto il dodicesimo anno di età i due ragazzi stanchi di quella misera vita di degradi si allontanarono dall'orfanotrofio alla ricerca di fortuna. LA vita fuori dall'angusto brefotrofrio non risulta migliore per i due ragazzini: i quali si vedono costretti a pèiccole ruberie per poter sopravvivere nella loro indigenza. In quel paese misterioso e ostile quell'amaro destino che li aveva voluti ultimi frà gli ultimi aveva in serbo per loro il giusto riconoscimento e riscatto. Durante una notte trascorsa girovagando senza meta fra le vie della città, incuranti del coprifuoco e delle leggi volute dagli uomini, il fato li fece imbattere in Aro. L'elegante e distinto uomo li invitò a trascorrere del tempo in una delle tante sue proprietà, in un paese lontano: L'italia, più precisamente Volterra. Perchè lo fece? perchè non si nutrì dei due giovani? Il Vampiro, dopo un breve quanto illuminante dialogo con i due si rese conto delle increibili potenzialità che quei gemelli celavano nel loro ardito spirito. Trascorsero così mesi fra gli agi e i lussi e in questo lasso di tempo, appresero nozioni fondamentali: impararono a leggere e scrivere. Aro, che per spiegare il suo interessamento aveva detto loro di volerli adottare poichè in essi rivedeva i suoi figli (menzogna detta a regola d'arte per non rivelare troppo presto la realtà) mise a disposizione di Jane e Alec grandi mentori che li istruirono (insegnando loro materie come arte, fiosofia, matematica e non per ultima l'arte della guerra e della diplomazia) Quando i giovani compirono 12 anni venne organizzata una festa in loro onore, durante quel banchetto Aro, accompagnato dagli altri membri del clan spiegò loro la verità. Per la prima volta si mostrò per quel che era: un potente vampiro. Spiegò inoltre le ragioni che l'avevano portato a seguirli durante la crescita ed infine gli promise di renderli membri del clan una volta che essi sarebbero stati pronti e maturi (utilizzò quel termine pensando alla maggiore età) per portare quel nobile cognome e le sue insegne. Jane, ambiziosa e desiderosa di "diventar qualcosa di più di un misero ed insignificante mortale" accetta di tornare a Salem in attesa della sua rivincita. Con il beneplacido del caln raggiunsero la cittadina americana nel 1662, senza sapere di essere seguiti da una delle tante guardie del clan. In quel periodo nella triste cittadina era in corso un autentica caccia alle streghe. Non appena mise piede in città venne catturata e imprigionata con la scusa di professare la stregoneria. In effetti Jane possedeva doti magiche o se preferite era una strega. Aveva iniziato ad usare questi poteroi contro quei bulli che ogni giorna davano fastidio a lei o al fratello durante i trsiti anni trascorsi in orfanotrofio. Jane nella sua nuda e gelida cella venne interrogata e torturata. In preda al dolore e al delirio di onnipotenza che serbava ormai nel suo cuore maledì i suoi inquisitori. Le sue parole non fecero che peggiorare la situazione condannandola definitivamente al rogo.
Il Guardiano, avvertì Aro dell'imminente esecuzione pubblica, dandogli così la possibilità di intervenire al momento opportuno. Il 16 Novembre 1662 venne trascinata in catene nella pubblica piazza, legata ad un palo sotto il quale era stata messa la pira di legna. La morte aleggiava, come un oscuro we terrificante presagio sulla sua testa... Cosa sarebbe accaduto? Ma sopprattutto suo fratello sarebbe riuscito a cavarsela? Una lacrima solcò il suo viso per la prima volta in vita sua. Furono lacrime di rabbia poichè si sentì tradita dall'unica persona alla quale aveva dato fiducia: Aro e di tristezza, per il fratello che abbandonava in quella terra funestata dal genere umano. Mentre accendevano la pira gli sguardi dei due giovani si incrociarono per un ultimo muto e triste saluto... Quando il fuoco iniziò ad avvampare, un oscura figura si lanciò sulla pira in fiamme, ( mentre il fratello veniva allontanato con fulminea rapidità da un altro mmembro del clan...)
e la trasse in salvo e n furia cieca e infinita rabbia si avventò contro gli ignari abitanti del paese radunati in piazza, come soleva all'epoca, per vedere "bruciare la figlia di satana" e li ammazzò senza pietà (nessun annale narra i fatti di quel giorno, tranne quelli personali dei Volturi, poichè nessuno visse abbastanza a lungo per poterli raccontare) L'individuo ammantato di nero era proprio Aro. Terminato il massacro prese fra le sue braccia il gracile corpo della giovane Jane, osservò quel corpo maroriato da profonde ustioni e comprese immediatamente che la ragazza non avrebbe superato la notte. A quel punto, per salvarle la vita, il potente Volturi dovette superare le sue remore e trasformarla in una vampira. e riportarla con se a Volterra. Jane, fù estremamente grata al suo salvatore poichè aveva finalmente realizzato il suo più grande desiderio e ostinata al tempo stesso. Dinostrando di possedere carattere irremovibil e forte personalità accettò di seguire il clan a patto che venisse vampirizzato anche il suo fratello gemello Alec (e così fu)
Jane raggiunto il suo scopo dimostrò di possedere un potente e temibile potere: era in grado di torturare le persone, facendo provare loro un indicibile e indescrivibile dolore. Il destino ha una sua ironia; quel dono che l'aveva condannata al rogo era stato potenziato da tutto il dolore subito mentre il suo corpo bruciava fra le fiamme del rogo,. Grazie a quella terribile esperienza, che aveva prosciugato la sua anima rendendola strumento di morte, ora era in grado di decidere quanto dolore instillare nella sua vittima. Abile e crudele combattente dimostrò anche di essere una persona estremamente astuta capace, come il fratello, di derimere questioni politiche fra clan che sarebbero potute sfociare in inutili guerre fratricide. Questa indubbia capacità dettata anche da una notevole forza di volontà ed un grande carisma , la fecero diventare un personaggio di spicco all'interno del Clan. Oggi è temuta e rispettata da tutti, molti la vedono come un autentico punto di riferimento e chiedono consiglio a lei in assenza degli anziani. Il suo rapporto con Aro durante i secoli è evoluto moltissimo: ella vede in lui un padre, lo ammira e prova un profondo amore e rispetto nei suoi riguardi. Il suo vissuto da umana l'ha resa fredda e cinica ed ancor oggi prova piacere nell'eliminare gli esseri umani che continua a considerare un autentica piaga.
Rispettosa delle leggi del clan, non farebbe nulla che possa in qualche modo mettere in pericolo il nome dei Volturi, reso ancor piu grande e potente anche grazie a lei.
Vampiro forte e sicuro, potente e crudele è in grado di provare sentimenti differenti dall'odio cieco e sordo che ha accumulato nei brevi ma intensi anni della sua vita mortale. Vuol bene a suo "padre" ed al fratello con il quale ama trascorrere le serate libere leggendo e ascoltando musica. Ama recarsi in modo particolare, durante le notti di novilunio, in una stanza che si affaccia sulla piazza di Volterra, sedersi sul davanzale e leggere le sue poesie preferite. Ama in modo particolare quelle di Charles Pierre Baudelaire (incontrò il poeta a Parigi nel 1839 e ascoltando i suoi versi decise che valeva la pena lasciarlo in vita. E' l'unico essere umano che ella ha rispettato nell'arco della sua esistenza). La sua poesia preferita è inno alla bellezza





Il personaggio della mia foto è: Dakota Funning



Edited by †Heidi~ - 18/1/2011, 22:27