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Cassandra Crystel Malfoy

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~ Hermione Cullen •
view post Posted on 13/12/2010, 17:44









Cassandra Crystel Malfoy.

Razza: Vampiro. Ho la particolarità che non mi cibo sempre delle stesse cose...amo direche ho una dieta bilanciata...come quella degli umani.

Data di Nascita: 18 marzo 1496

Segno Zodiacale: Anche se non credo troppo in queste cose sono del segno dei Pesci. Non amo pensare che questo cambi qualcosa in me ma tutti dicono che ogni segno è differente. I pesci, ad esempio, sono voltafaccia...ecco, in questo ci hanno preso in pieno.

Età Apparente: Solitamente io dico di avere 22 anni...alle volte sembrano troppi, alle volte troppo pochi e sicuramente se dicessi quella reale nessuno potrebbe credere che siano così tanti. Comunque è facile modificare di qualche anno l'età di una come me...basta un fermaglio in testa ed ho 17 anni e vado ancora al liceo...un vestito scollato e la lunga chioma fluente per poterne dimostrare di più. E una scelta del tutto relativa e sempre e comunque di mia proprietà.

Età Effettiva: Provate a fare 2010 - 1496...fatto? Bene allora saprete che ho 514 anni compiuti e portati con grande stile.

Potere: Questo è un campo piuttosto interessante. Partiamo dal dire che non è mai facile descrivere una capacità che non tutti possiedono e che molto spesso non mi dilungo nel farlo per evitare noia generale attorno a me ma visto che lo chiedete.
Tutti saprete che ogni vampiro ha poteri che derivano dalla specie...Forza incredibilmente sviluppata come anche i 5 sensi ed una bellezza immortale che rende difficoltoso distogliere lo sguardo. Il mio potere, o per meglio dire la mia abilità è quella di saper rigenerare il mio corpo ogni qualvolta esso viene colpito, spezzato o tagliato...non ci sono limiti per questo fatto tranne il calore della fiamma ovviamente. Solitamente le ferite inferte da altri vampiri o licantropi sono sempre reversibili ma la velocità che il mio corpo usa per rigenerarsi è davvero impressionante. Non sembra nemmeno lacero che nuovamente è intatto del tutto. E una cosa particolare che non rivelo spesso perchè potrebbe essere usata contro di me in ogni situazione.

Descrizione Fisica: Ho lunghi capelli neri e fluenti. Li porto molto spesso sciolti o appena appuntati sopra il capo con fermagli di tartaruga. Sono mossi e morbidissimi e mi arrivano fin sotto le spalle...lungo la schiena.
Ho enormi occhi da gatta...Grandi, penetranti e profondi. Dipende dallo stato della mia sete il loro colore. Visto che la mia dieta è varia dipende da che cosa ho mangiato anche...se sono rossi è sangue umano, se sono color miele, è di certo sangue animale. Ogni cosa se è sotto il mio sguardo è perfettamente al proprio posto...anche il mio sguardo si può definire snob...ma nessuno lo ha più bello di me. Forse è questa mia particolare dieta che mi spinge a parlare in questo modo. Chi lo incrocia ne rimane abbagliato, stregato.
Ho un fisico formoso e prorompente. Inutile dire che è il fior fiore della bellezza e che ogni uomo la vorrebbe per se. La curva del seno è ben tornita come quella dei fianchi. Devo ammettere di andarne molto orgogliosa.
Le labbra sono carnose e scarlatte...come se le dipingesse ogni giorno cosa che, fra le altre cose, non faccio mai. Non mi servono supplementi, diventerei troppo...non c'e altro da poter dire.

Situazione Sentimentale: Ho da poco un compagno. Mi sento orgogliosa nel dirlo perchè dopo molti secoli passati vagando sola per il mondo avevo bisogno di qualcuno che condividesse le mie pene e le mie gioie. Si chiama Jean-Claude ed è stato trasformato da meno di 150 anni da me. Non so ancora come sono riuscita in questo ma per lui lo avrei fatto anche se fossi stata una vampira occhi rossi completa. Non vi sono spiegazioni di sorta...io ho lui e lui ha me e questo ci basta.

Aspetto Caratteriale: Acida, perfida ed astuta.
Ma dentro di me una vena di buonismo deve pur esserci...almeno nei confronti dei miei simili. Credetemi se vi dico che la risposta è no! Ero la più conservatrice e rancorosa nella mia famiglia, quella che non ammetteva altro che la parola del signore, quello stesso signore che ora mi ha abbandonata a questo strano mondo.
Se non ci ha creati lui è forse Lucifero nostro padre?
Forse è per questo che non mi comporto come ogni vampiro occhi rossi. Non stermino, non uccido per il puro diletto e sopratutto io mi sono messa sul suo piano...se lui può avere in mano la vita delle persone perchè io non posso fare lo stesso?
Voglio essere tra i due mondi e, ancora non so per quanto tempo, ci riesco bene.
Amo la bellezza e tutto quello che brilla. Jean-Claude mi chiama Gazza molte volte perchè ricerco sempre quello che illumina, quello che risplende e che riflette la luce. E una strana passione ma non mi devo mica spiegare tutto...
Amo i momenti di calma che passiamo inseme, Jean ed io...quei meravigliosi momenti in cui nessuno ci disturba e noi possiamo tranquillamente chiudere la porta di casa e lasciare tutto il resto all'esterno.
Amo le abitazioni antiche, che hanno una storia da raccontare, quelle che hanno l'odore di tarli e legno marcito, quelle che hanno un significato, un perchè e non sono le solite, semplici abitazioni. Giro per il mondo acquistandone e sistemandone una parte per la nostra vita quotidiana.

Storia: Da questo punto parlerò in terza persona...molto più teatrale...molto più da me!

Figlia di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona (quest'ultima sorella di Giovanna di Castiglia detta "la pazza", madre dell'imperatore Carlo V), trascorse un'infanzia felice, circondata dall'affetto dei genitori e dalle attenzioni della corte. Piccola, bionda, pallida, fu fidanzata in via ufficiosa prima con Francesco di Valois, delfino di Francia e duca d'Angoulême, e poi con il cugino di sedici anni più grande, Carlo V d'Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero e re di Spagna. La sua sorte subì una brusca svolta con l'ingresso di Anna Bolena nella vita di Enrico VIII: il desiderio del re di divorziare dalla moglie portò ad un progressivo disinteresse nei confronti di quest'ultima e della stessa Maria; che culminò, dopo il matrimonio con la Bolena, nell'astio dovuto al rifiuto della ragazza di riconoscere la nuova regina. Maria, che era ormai una giovane donna, fu allontanata dalla madre e non la rivide mai più. Entrambe rimasero ferme sui loro principi, e non si piegarono mai a compromessi. All'ex principessa, retrocessa al titolo di Lady Maria dopo la nascita di Elisabetta e dichiarata illegittima, fu imposto di far parte del seguito dei servitori della nuova infanta reale. Le umiliazioni per Maria non ebbero mai fine: il padre non volle mai vederla, ed ordinava che fosse chiusa nelle sue stanze quando si recava ad Hatfield a far visita ad Elisabetta. Maria conobbe un breve periodo di pace con l'esecuzione di Anna Bolena e l'ascesa al trono di Jane Seymour, la quale fu benevola nei suoi confronti, come pure la quarta consorte di Enrico VIII, Anna di Cleves. Le terribili esperienze della prima adolescenza, comunque, lasciarono un segno indelebile nella personalità della futura regina; segnata soprattutto dall'odio per Anna Bolena ed Elisabetta, responsabili del suo abbandono da parte del padre, della sua separazione dalla madre e delle sue precarie condizioni di vita. L'entrata a Londra di Maria nel 1553; alle sue spalle vi è la sorellastra Elisabetta.Alla morte del fratello Edoardo, sostenuta dal marito Guilford Dudley, assetato di potere, salì al trono Jane Grey, che fu regina d'Inghilterra per soli 9 giorni: infatti, grazie al testamento di Edoardo, fragile ragazzo manipolato dagli uomini di potere della sua corte, fu convinto ad apportare delle modifiche alla legge di successione del padre, e ne promulgò una nuova che escludeva Maria dalla stessa per evitare la ricaduta dell'impero in mano ai papisti: erano ora quindi da considerarsi pretendenti al trono unicamente la cugina Jane Grey e la sua discendenza, e, in luogo di mancata discendenza da parte della donna, la zia Margherita, sorella del padre Enrico VIII. Maria, supportata dal popolo, che la considerava la legittima erede al trono, e dalla gran parte degli uomini politici del paese, rivendicò i suoi diritti alla successione, fu acclamata regina ed incoronata il 19 luglio 1553. Maria quando salì al trono, all’età di 37 anni, era priva di qualsiasi formazione politica e strategica ma puntava a non fidarsi di nessuno; perdonò tutti i suoi oppositori tranne il duca di Northumberland che andò al patibolo il 22 agosto. Anche i consiglieri che erano fedeli a lui vennero riammessi nel Consiglio perché necessitava la loro esperienza e affiancò loro i nobili che l’avevano aiutata a conquistare il trono. L’insediamento di una regina determinò mutamenti nella prassi e nelle consuetudini, come l’accesso alle stanze reali consentito solo alle donne, di cui alcune avevano un enorme ascendente su di lei. Si appoggiava per le questioni più rilevanti, come anche in passato, ai consigli del cugino, l’imperatore Carlo V. Maria dipinta da Hans EworthIl suo primo obiettivo era la restaurazione della religione cattolica. Maria necessitava di un erede cattolico per continuare la sua battaglia e quindi cercava disperatamente un marito. Venne fatto il nome dell’inglese Edward Courtenay, uno dei nemici di Enrico VIII, ma fu ritenuto di personalità instabile.
Carlo V le consigliò suo figlio, Filippo (che divenne re di Spagna con il nome di Filippo II); ma questo significava in pratica la conquista asburgica dell’Inghilterra subito dopo le nozze. I consiglieri erano in disaccordo su questa scelta (e lo sarebbe stato anche il popolo), perché nessuno straniero era mai salito al trono dai tempi di Guglielmo il Conquistatore. Nonostante tutto amava Filippo ed era intenzionata a sposarlo, ma per sposare un parente le occorreva una dispensa papale. Filippo, infatti, era nipote da parte di padre di Giovanna di Castiglia (detta la loca, "la pazza"), sorella di Caterina d'Aragona, madre di Maria. La Camera dei Comuni guidata dall’arcivescovo Gardiner propose a Filippo alcune condizioni per il matrimonio, con lo scopo di garantire all’Inghilterra dei vantaggi. Ma il sovrano spagnolo non accettò. La Spagna era legata alla vecchia fede e quindi anche al Papa. Gli "eretici" erano contrari a questa unione e tramavano contro la regina: da ogni regione d’Inghilterra si elaboravano piani insurrezionali che provenivano dai membri della gentry esclusi dai favori reali. Il Consiglio fiutò il complotto e Gardiner fece confessare Courtenay. In primavera il Kent si sollevò e in poco tempo Londra fu assediata e minacciata dai ribelli. Maria si rifugiò con i cittadini nel municipio e fece sbarrare le porte della città. La rivolta fallì e i ribelli furono impiccati alle porte di Londra. I cospiratori intendevano assassinare Maria e insediare al suo posto Elisabetta, farla quindi sposare con Courtenay per ristabilire la religione evangelica. Maria giunse alla conclusione che ogni sedizione proveniva dagli evangelici che considerava eretici; ne seguì una repressione che le valse il nome di Maria “la sanguinaria”; i primi a morire furono, il 12 febbraio, Lady Jane Grey e Guilford Dudley. Maria sospettò anche della sorellastra Elisabetta ma non riuscì mai a provare un suo coinvolgimento nelle cospirazioni. Il 25 luglio 1554, a Winchester, il vescovo Gardiner celebrò il matrimonio fra Maria e Filippo. Gardiner avrebbe dovuto essere il primo consigliere inglese di Filippo, ma il sovrano si affidava soprattutto a Paget, suo rivale. L’arrivo degli spagnoli portò malcontento nel Paese e la paura dell’Inquisizione si fece presto realtà quando il vescovo di Londra, Bonner, aprì la caccia agli eretici nella sua diocesi. Per Maria l’unico modo per continuare la sua lotta a favore del cattolicesimo era la nascita di un erede, che però non arrivò mai.
Successe una cosa in questo periodo. Conobbe lady Margareth, Meg per le persone che conoscevano la sua passione per la botanica. Ella era una donna molto particolare...conosceva cose che nessun'altro al mondo conosceva...e aveva previsto una vita lunga per Maria, anche troppo.
L'ultima illusione per questa sventurata regina venne proprio con l'avvicinarsi della morte, che le si manifestò con un ingrossamento del ventre e la scomparsa delle mestruazioni. Credeva di essere, finalmente, incinta del sospirato erede. Quando i mesi trascorsero e del nascituro non ci fu traccia tutti compresero che si trattava di un tumore. Era giunta la sua ora, era giunto il momento di lasciare il regno nelle mani di una bastarda protestante come Elisabetta ma accadde una cosa che le risollevò le sorti. Prima che riuscissero a portarla nella camera mortuaria il suo corpo sparì e, da tutti creduto trafugato, seppellirono una bara vuota.
Inceve, in una notte, il suo corpo era tornato giovane, era tornata una giovane donna nel fiore degli anni. Accanto a lei la giovane Meg, i suoi infusi, i suoi unguenti e una particolarità che forse prima Maria non aveva notato. Pelle chiarissima, traslucida e liscia come il marmo, dalle labbra spuntavano i denti canini, anche troppo sviluppati per una persona normale e poi...occhi color del fuoco...color del sangue. Spaventosi.
Lei era tornata Bellissima, con i capelli della madre, Caterina ed il cipiglio di re Enrico, cosa che l'aveva sempre contraddistinta nel corso della sua vita.
Non fu facile farle comprendere che cosa era accaduto ma Meg provvedette a tutto. Ogni parola che uscì dalle sue labbra le apparve terribilmente surreale ma quasi un vago ricordo. Aveva anche portato la sua mano a sfiorare il polso destro e vi aveva trovato i fori dei canini che avevano perforato la sua pelle e lasciato nel circolo del suo sangue il veleno che l'aveva trasformata.
Cambiò nome per non farsi riconoscere dopo che molti avevano già gridato al sacrilegio.
Nel suo molto vagare ha attraversato tutto il mondo non trovando ancora un luogo che amasse come Londra. Si ferma in luoghi, vede persone ma nulla la soddisfa fino a che non incontra Jean Claude. Era solo una ragazzo, forse poco più grande di quello che lei appariva e lei, come una sciocca, se ne invaghì. Erano tempi complicati, si stava avvicinando la metà dell'800 che non fu certamente un periodo semplice per la Francia in cui entrambi si trovavano.
Era un soldato di fanteria. Si ero messa al servizio delle mogli dei soldati partiti per le campagne. Era difficile per loro ma non lo era affatto per lei. Era un modo per trovare sempre del cibo e per avere un posto sicuro in cui stare, poco esposta e per nulla incline alle malattie oppure alle infezioni. Ogni giorno entravano nei padiglioni messi a disposizione dalla chiesa di francia centinaia di feriti e molti di loro, poco dopo, lasciavano il mondo e le moglie che tanto avevano sospirato il loro rientro a casa.
Jean era uno di loro...agonizzante e dolorante era stato portato su di una lettiga da due donne che avevano detto di metterlo nel reparto"noire"...che tutti sapevano essere, nel loro gergo, tra i morti. Era bello, anche troppo bello per essere un umano e Cassandra, presa come da una mania andava a trovarlo ogni giorno. Non era morto, non era vivo ma non voleva lasciare quella terra. La sua tenacia, la sua forza spirituale convinse Cassandra che una notte prese il suo corpo con estrema facilità tra le braccia e lo postò nella sua dimora. Non fu una scelta facile la sua ma fu quella che le avrebbe portato la felicità.

Megan Fox for Cassandra



Edited by ~ Hermione Cullen • - 16/12/2010, 18:46
 
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view post Posted on 13/12/2010, 18:40
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=) e buon divertimento
 
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