| Nauthiz
La luce filtrava fioca tra gli alberi, sembravano lunghe dita che da cielo si facevano largo tra le fronde degli alberi per cercare di raggiungere il sottobosco. Il vampiro camminava tranquillo, era stato mandato li a controllare la situazione. Dopo aver terminato il suo lavoro non gli restava altro da fare che aspettare di averne uno nuovo.
Forks era un bel posto, tranquillo, apparentemente, con i suoi posti con i suoi colori, con le sue persone. Nauthiz era fermo in una piccola radura , era sul bordo di un cono di luce e guardava il suo avambraccio destro, la sua pelle, dopo tutti quegli anni ancora perdeva tempo ad osservare e la cosa gli piaceva, era contento di essere un vampiro, forse. Senza perdere altro tempo il vampiro tirò su anche l'altra manica della camicia bluastra facendo un risvolto alla bene e meglio e iniziò a correre, correva più veloce del vento e si sentiva bene, si sentiva per una volta tranquillo. Aveva mangiato da non molto e ora puntava alla parte alta della foresta, voleva vedere com'era questo paese.
Chissà se dall'alto riesco a scoprire dove potrei trovarmi del cibo
Non era mai stato da quelle parti, per lo più i suoi compiti fino a quel momento erano stati eseguiti in Germania, Svizzera, Inghilterra, est Europa. La prima volta in America è qualcosa di particolare persino per un vampiro, un continente che riesce a regalarti tanto e Forks era un posto che gli umani avrebbero sicuramente chiamato "angolo di paradiso" Se solo i poveretti avessero saputo che nemmeno li erano totalmente al sicuro, non c'era un posto perfetto per vivere per chi non era Immortale, erano sempre a rischio. Mentre pensava a tutto questo Nauthiz si accorse per un attimo che si sentiva veramente onnipotente, lo aveva sempre saputo, o meglio, lo aveva capito da circa 390 anni ma ora si sentiva in grado di fare qualsiasi cosa. Era una sensazione strana ma era come se avesse riscoperto la capacità di spezzare un umano con uno sforzo ridicolo per lui e la cosa gli piaceva e gli faceva vibrare gli atri. Aveva voglia di cacciare, gli sarebbe piaciuto incontrare un vampiro ora, magari anche uno dei Volturi, era possibile che avessero mandato qualcun'altro magari anche per scopi differenti dai suoi.
Finalmente arrivò in una parte alta della collina, da li, salendo sugli alberi, avrebbe potuto vedere tutta la zona probabilmente ma ora, voleva fermarsi, erano quasi 4 secoli che non si sentiva così, in questo posto c'era qualcosa, qualcuno o una presenza che poteva essere davvero in grado di calmarlo così tanto?
Devo trovarlo, devo assolutamente capire cos'e
Nauthiz si sedette su una roccia osservando il cielo e le cime degli alberi.
Questa sensazione davvero non riusciva a capirla, era così strana, non si era davvero mai sentito come in quel momento in quasi 400anni, dire che aveva paura era fin troppo azzardato, un vampiro, sopratutto Nauthiz non prova paura. Possibile che fosse proprio quel luogo, quella città? No! Non era possibile, l'immortale percepiva qualcosa che non poteva essere quel paese doveva per forza essere altro. Per ora era sicuramente meglio evitare di pensarci oltre, ora stava meglio del solito e voleva approfittarne, sapeva che i Volturi lo avrebbero chiamato presto per un altro incarico, dopotutto erano loro che comandavano i Vampiri non potevano perdere tempo in frivolezze anche se spesso erano divertenti
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