Irvine
"[..] La tesa mi uccide mio signore, fermiamoci alle fronde di queste palme. Il deserto è immenso come la vostra anima e la vostra volontà, io che non posso raggiungervi altro non faccio che arrancarvi dietro."
E' la marcia forzata del destino , ci costringe a procere sempre spediti, senza mai fermarsi , perchè chi si ferma è rimasto indietro e non riesce più a stare al passo con se stesso e con il destino.
Ogni punto della foresta, ogni punto di quel posto mi ricordava lei.
Betty..Era andata via, aveva fatto perdere le sue tracce e mi aveva lasciato da solo dopo avermi giurato amore.
Chissà se in quei momenti aveva il sopravvento la delusione o la rabbia, fatto sta che ormai non sembravo più io.
Così camminavo per la foresta, negli spazi che la natura lasciava tra un albero e l'altro, li la luce del sole non filtrava quasi per niente, ovviamente però non era buio pesto, anzi, tutt'altro.
Mentre procedevo con la testa affollata di pensieri, dal bosco apparve una donna, vestita con un'abito lungo e bianco .
Una dama bianca..Inutile sarebbe raccontare le sensazioni che mi colpirono, era una donna stupenda, sembrava quasi una divinità scesa in terra, ed il suo viso ricordava vagamente quello della mia amata Betty.
Immediamente mi fermai dinnanzi a lei e la salutaì timido.
Salve...si è persa nel bosco?Le chiesi con un filo di voce puntando gli occhi nei suoi.