Twilight GdR

Hmm, yummi!

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,Nefertari
view post Posted on 11/2/2010, 18:38




Arune Leanne Demidoff
Il tempo a Forks non era dei migliori, ma questo non era di certo una notizia nuova. Quando la sua pista l'aveva condotta a quella cittadella situata nello stato di Washington, ovviamente aveva fatto in modo di documentarsi nel miglior modo possibile. Raggiungerla comunque non era stato difficile, anzi. Gli impicci sarebbero arrivati solo in seguito, un immediato seguito bisognerebbe aggiungere.
Per esempio la fame che stava attanagliando lo stomaco in modo alquanto prepotente o il fatto di doversi cambiare d'abito. Non era una sprovveduta e la sacca che si portava dietro - e che poteva trasportare anche in forma animale - la diceva lunga.
Intenta così a infilarsi un paio di jeans e una camicett a V, tenne ben tesi i sensi per controllare che non vi fosse nessuno nei paraggi. Eh si, altrimenti come avrebbe spiegato il fatto di trovarsi ben nascosta a cambiarsi (o a vestirsi in questo caso)? Sarebbe stata veramente una scena divertente, ma meglio evitare.
Dopo essersi sistemata i capelli e aver messo la sacca a tracolla, seguì il suo fiuto quantomeno affinato. Era in cerca di qualcosa da mangiare.
È incredibile come - quando si ha fame - si riesca sempre ad apprezzare qualsiasi cosa, anche se questa cosa qualsiasi ha solo l'aspetto del cibo. Tutto questo, visto e considerato dalla prospettiva di una ragazza dall'appetito equivalente a ben venti muratori piuttosto rozzi potrebbe farvi intuire qualcosina.
Quindi, non appena i suoi occhi bicromi avvistarono la graziosa - o pittoresca - Tavola Calda vi si fiondò senza far troppi complimenti.
Salutò con un cenno del capo seguita dallo scampanellio della porta che segnava la sua entrata e si avviò infine ad un tavolo che si trovava lontano dalle vetrate, vicino al bancone e allo stesso tempo dove si poteva tener sotto controllo l'ingresso.
Quelli erano tutti elementi da non sottovalutare.


SPOILER (click to view)
Aperta a tutti *O*


Edited by ,Nefertari - 12/2/2010, 12:30
 
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Quebec19
view post Posted on 11/2/2010, 20:26




Daniel

Era una delle solite giornate uggiose,nei quali era fastidioso uscire di casa.
Il sole a Forks era ben raro e quando lo si intravedeva,era un miracolo.
Quella mattina ero uscito per giunta senza ombrello ed ero bagnato fradicio,le goccioline scendevano dai capelli sul viso e le scacciavo continuamente.
Avevo bisogno di un paio di cambi per la vecchia auto,ma avevo trovato
l'unica officina del paese chiusa.
Così entrai nel primo posto caldo e confortevole,avrei volentieri gustato
una cioccolata calda.
Sbuffai irritato.I posti a sedere erano tutti occupati!
 
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,Nefertari
view post Posted on 12/2/2010, 10:56




Arune Leanne Demidoff
Ben presto tutto quello che riuscì ad udire era il leggero brontolio del suo stomaco, certo all’inizio poteva considerarsi “leggero”, ma con il lento passare dei minuti le sembrò che la levetta del volume si stesse alzando inesorabilmente. Scosse lentamente il capo in segno di rassegnazione per poi allungare il braccio per afferrare il foglio plastificato che doveva essere il menù. Non che avesse preferenze su cosa mandar giù, ma doveva comunque conservare le apparenze e poi, era sempre meglio controllare che cosa proponeva un locale in quanto pietanze.
«Vorrei il piatto della casa con doppia razione di carne e una spremuta d’arancia, per cortesia.»
Disse non appena riuscì ad intercettare una cameriera dal volto da ragazzina che sembrava messa lì per caso. Ordinare da mangiare era vitale e non era sicura che sarebbe riuscita a resistere a lungo. Intanto si ripeteva mentalmente e con un’innata insistenza che quella misera ordinazione non sarebbe bastata a placare quei crampi famelici e brontoloni, ma almeno sarebbero quantomeno diminuiti. Beh, ci sperava comunque.
Non badò all’occhiata incuriosita della cameriera-ragazzina, ormai era abituata a quegli sguardi carichi di domande. Dopotutto ne aveva visti di luoghi e di persone e state pur certi che le reazioni sono sempre le stesse. Tutti uguali.
Sospirò lentamente per poi irrigidirsi di colpo. Con lo scampanellio della porta d’ingresso la investì anche un odore diverso dal consueto, quello delle persone comuni. Era qualcosa che non aveva mai sentito prima d’ora. Sembrava mischiato a qualcosa di tremendamente… sbagliato. In mancanza di aggettivi, l’unico che le venne in mente era quello.
Alzò lentamente lo sguardo con celata noncuranza, non avevo la minima intenzione di far capire a nessuno che c’era qualcosa che non andava. Per un secondo mi dimenticai persino dei crampi allo stomaco. Lasciai che i miei occhi bicromi viaggiassero per tutto il locale fino a soffermarsi per un breve istante sulla persona che era appena entrata. Visto che era l’unica arrivata, i dubbi erano ben pochi.
Un ragazzo, era lui che aveva quello strano odore.
Distolsi lo sguardo successivamente, nascondendo il viso dietro il foglio plastificato del menù facendo finta di consultarlo con meticolosa attenzione. Oh quella sì che era una cosa curiosa.


Edited by ,Nefertari - 12/2/2010, 12:30
 
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Quebec19
view post Posted on 14/2/2010, 16:53




Daniel

Appena entrato nel locale avevo sentito un forte odore nauseante e istintivamente portai
la mano alla bocca. Era puzza di..cane bagnato!!! Mi guardai in cerca
della fonte di quell'odore e non riuscii a vedere nessuno.
Passai tra i tavoli agilmente,un paio di persone si voltavano a guardarmi,dovevo avere
un'espressione contrita.
Ad un tratto sentii lo strano odore più forte e mi voltai notando una persona nascosta dietro il
menù del ristorante.
Mi sedetti al suo tavolo e appoggiai le mani sul legno duro.
Salve...come va?
Chiesi scrutando torvo la ragazza.
 
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3 replies since 11/2/2010, 18:38   47 views
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