Twilight GdR

Una camminata..

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,k!à
view post Posted on 8/2/2010, 16:14




Raisa

Respirai a pieni polmoni. Poi tossii.
Percepivo un che di diverso nell'aria lì, rispetto alla foresta. Nella foresta l'aria era più.. trasparente, limpida.
Non venivo spesso in città, quella città che stava vicino alla mia casetta nel bosco.
Ma questa mattina avevo voglia di un'avventura, e cosa c'è di meglio se non una gita nella città sconosciuta vicina di casa?
Mi sedetti su una panchina guardandomi intorno. C'erano dei bambini che erano inginocchiati davanti a una fontana e ci mettevano le mani dentro. Delle persone facevano jogging.
Mi alzai, feci un giretto e mi risedetti sotto un albero. Di lì potevo vedere una buona porzione di parco.
Un uccellino cantò sull'albero sotto al quale mi trovavo. Era felice.
Sorrisi.
 
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Ryan Bonner
view post Posted on 8/2/2010, 16:43




JOSEF
Era da una settimana che Louis non si faceva vivo.
I primi giorni non ci feci molto caso, ero abbastanza impegnato a sbrigare degli affari che mi varebbero portato a dei buoni investimenti, ma dopo un po di tempo capii che c'era qualcosa che non andava.
Louis non si faceva sentire, non era più in casa, nemmeno di giorno, non rispondeva al cellulare e non sapevo che fine avesse fatto.
So che se la sa cavare anche da solo, ma avevo ugualemnte paura che gli fosse accaduto qualcosa.
Andai a casa sua e dopo aver rovistato tra le sue cose trovai un'agenda dove aveva annunciato il suo viaggio verso Forks.
Avevo sentito parlare di quella città, sembrava abitata da vampiri vegetariani, molto attaccati al loro territorio. QUel che mi preoccupava è che in quella città c'era una foresta abitata da creature che io odiavo profondamente: i licantropi.
Ma si vuole far ammazzare??!!
Fu questo il pesniero che mi spinse a prenderela macchina e viaggiare verso Forks.
Dopo qualche ora arrivai.
Non avevo la più pallida idea di dove fosse.
C'era un parco, chissà magari li l'avrei trovato.
Parcheggiai la macchina e entrai nel parco.
Grazie a dio c'erano nuemrosi alberi che mi permettevano di camminare all'ombra, sarebbe stato impossibile per me camminare sotto la luce diretta del sole.
Camminavo tra gli alberi in cerca del mio amico, ma vdevo solo bambini che giocavano e coppiette che si scambiavano effusioni.
 
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,k!à
view post Posted on 9/2/2010, 15:47




Raisa

Ascoltai il suono della melodia dell'uccellino. Era bellissimo sentirlo così felice ed entusiasta.
Chiusi gli occhi, cullata dalla melodia.
Poi li riaprii quando il concerto fu interrotto bruscamente. Cosa era successo? Perché aveva smesso?
Percepii la paura nei suoi pensieri.
Poi più nulla. Era volato via.
Mi guarda intorno. Cosa poteva mai avergli fatto prendere paura?
Forse quell'uomo che camminava tra gli alberi, stando attento di stare all'ombra? Quell'uomo che stava così evidentemente cercando qualcuno? Stava studiando ogni singola persona in questo parco.
Lo fissai, sorpresa di vedere qualcuno così differente dagli altri.
Diverso.. sì, ma per cosa?
 
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Ryan Bonner
view post Posted on 9/2/2010, 15:54




JOSEF
Camminavo tra un'ombra e l'altra.
Ispezionavo il parco in cerca di Louis, dubitavo di trovarlo li.Si quel parco era molto affollato e ci sarebbe potuto essere anche lui, ma dentro di me sapevo che non era li.
Pensavo che proprio il fatto che fosse affollato l'avrebbe tenuto lontano dagli occhi umani.Anche se in verità lui era un vampiro molto civilizzato, si confondeva tra gli umani e il suo lavoro lo portava sempre a relazionarsi con gli umani.
Anche il mio lavoro richiedeva una spiccata abilità sociale, ma noi vampiri siamo bravissimi in questo. Grazie alla mia dilettica ero riuscito a portare a termine grandi progetti, cosa che mi fece guadagnare tantissimi soldi.
Ma ora si trattava di cercare il mio amico.
Annusai l'aria in cerca di sentire la sua presenza, ma il mio olfatto non era potente quanto il suo.
Poi all'improvviso qualcosa attirò la mia attenzione.
Avevo come la sensazione di essere osservato, sapevo che il mio potre mi avvertiva dei pericoli e perciò cominciai a guardarmi attorno in cerca della causa di questa mia sensazione
 
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,k!à
view post Posted on 9/2/2010, 16:09




Raisa

Cosa aveva attirato tanto la mia attenzione? Forse la sua circospezione? O la sua aria raffinata?
Era indubbiamente molto bello: i suoi capelli castani facevano uno strano contrasto sula sua pelle pallida. I suoi occhi catturarono la mia attenzione: erano rossi.
Deglutii per la prima volta spaventata.
Rimasi a fissarlo, senza sapere il perché.
Mi aveva notata? Non mi sembrava che mi avesse vista. Ma forse potevo essere stata solo scorta di sfuggita.
Indossava un completo nero. Era strano veder una simile eleganza qui a Forks. Quando passavo per le vetrine della via principale della città non trovavo negozi con quei tagli eleganti e sofisticati. Forse veniva da fuori..
 
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Ryan Bonner
view post Posted on 9/2/2010, 16:18




JOSEF
Riprsi a camminare a passo lento.
Cercavo di capire da dove provenisse questo segnale che sentivo dentro di me.
Camminavo sul prato, era quasi finito l'inverno e il suolo era coperto di foglie secche.
Continuavo a pestarne facevo un rumore che amavo. un vampiro ede il mondo in maniera completamente diversa, tutto è meraviglioso, ogni particolare della natura ci appare come un magnifico dono.
Anche quel suono mi faceva rilassare.
Ma il benessere non copriva il mio senso di allarmismo.
Guardando in basso mi accorsi di aver sporcato le scarpe nuove di fango
Maledizione! 400 dollari sotto il fango!
imprecai scrollandomi le scarpe.
Nel muovere il piede guardai alla mia destra e notai poco più avanti una ragazza seduta all'ombra di un albero che mi fissava.
Era carina, dei boccoli d'oro le cadevano sulla spalla, sembra inoltre molto giovane.
non so eprchè, forse i suoi occhi, mi rammentarono la mia defunta moglie.
Vedendo che mi fissava le feci un sorriso sforzato alquanto comico
 
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,k!à
view post Posted on 10/2/2010, 14:12




Raisa

A un certo punto fece un salto, che quasi mi spaventò. Lo vidi guardarsi la punta delle scarpe, nere come tutto il resto del vestiario.
Disse qualcosa, o meglio vidi le sue labbra muoversi articolando qualche parola. Chissà cosa stava dicendo.. Non mi sembrava fosse più così felice. Sembrava seccato. Scosse un po' le scarpe, forse c'era andato sopra qualcosa.
In quel mentre mi vide.
Ne ero sicura, come se mi si fosse accesa una spia in testa: "Ti vede, ti vede" stava urlando una vocina nella mia testa.
Si era dunque accorto del mio sguardo?
Mi sorrise.
Sì, se ne era accorto.
Gli sorrisi in risposta, continuando ad osservarlo.
 
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Ryan Bonner
view post Posted on 10/2/2010, 14:56




JOSEF
Nonostante fossimo alquanto lintani, diciamo almeno una ventina di metri, io potevo vederla benissimo.
Vedevo tutti i muscoli del suo viso che si tesero in un sorriso.
All'inizio la vidi un po turbata, forse si sentiva in imbarazzo nell'essere scoperta mentre mi fissava. Ma a me non dava fastidio.
Mi dispiaceva soltanto eprchè non potevo continuare la mia perlustrazione nell'ombra perchè ormai mi aveva visto.
Dopo avermi sorriso di risposta rimase a guardarmi
ehm....cosa c'è che mi guarda?
pensai
mi guardai il vestito....nessun ricordino della natura
Aprii i lembi della giacca nera per guardarmi meglio la camicia rosa....niente.
Forse i pantaloni? ma come faceva a vedermi da li lontano?
Anche i pantaloni erano apposto.
Tornai a guardarla aprendo le braccia come per dire: "osa c'è che non va?".
Ma non lo feci da scocciato, più che altro da curioso, ci tenevo a saperlo se c'era qualcosa che non andava
 
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,k!à
view post Posted on 10/2/2010, 21:48




Raisa

Lo guardai curiosissima. La paura e ml spavento mi era passata ben presto.
Mi osservava anche lui di rimando. Non abbassai lo sguardo.
L'uomo si guardò i vestiti puliti. La giacca, i pantaloni.
Era tutto a posto ed era sorpreso di ciò. Quasi ridacchiai.
Fece un viso molto buffo. Mi stava chiedendo se c'era qualcosa che non andava con lo sguardo e con il movimento del corpo.
Sorrisi.
Con un movimento veloce e fluido mi alzai in piedi. Scossi la testa per mandare i capelli boccolosi dietro le spalle. Camminai tranquilla verso di lui, pervasa da una curiosità molto forte.
Arrivai a un paio di metri da lui. Di lì sentivo i suoi pensieri.
Ci sentì sorpresa, meraviglia e tanta confusione.
 
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Ryan Bonner
view post Posted on 10/2/2010, 21:58




JOSEF
notai in lontananza che sorrideva
sembrava essere quasi divertita dai miei modi di fare
Lo so...speso ero buffo, mi veniva spontaneo...fa parte del mio carattere
è che sonoun vampiro da moltissimo tempo e ho imparato soprattutto una cosa: se devo sopravvivere per l'eternità, o comunque per lunghi secoli, allora devo imparare a divertirmi.
Poi la ragazza fece una cosa che non mi sarei aspettato. Senza timore si alzò e dopo aver lanciato dietro le spalle i suoi lunghi boccoli color oro cominciò ad avvicinarsi a passi lenti ma continui.
Quando mi fui abbastanza lontana rimasi impietrito...per qualche secondo vidi in lei...Delores.
Era come se per un momento lei fosse ancora viva, davanti a me....questo mi spaventò, ma fu una sensazione bellissima.
Quella ragazza le assomiliava tantissimo....somigliava incredibilmente al mio unico grande amore...
 
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,k!à
view post Posted on 11/2/2010, 20:37




Raisa

Non capii i suoi pensieri. Vedevo un altro volto messo sopra al mio, confuso con il mio.
Dolores, quello era il suo nome.
Lo vedevo molto confuso, sorpreso.
Gli sorrisi felice.
Chi era Dolores? Ma una domanda mi premeva di più.
Cerchi qualcuno?
Gli chiesi curiosa. La mia voce era cristallina, candida.
 
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Ryan Bonner
view post Posted on 11/2/2010, 21:15




JOSEF
Mentre camminava verso di me notai un'espressione curiosa dipinta sul suo volto
sembrava concentrata, mi fissava negli occhi come epr cercare qualcosa
Non capivo cosa stesse facendo o addirittura se stesse facendo qualcosa
Quando mi fu sufficientemente vicina per rendere udibile la sua voce,intendo udibile ad un orecchio umano, mi fece una domanda
Strano....non si presentò, ma mi rivolse direttamente una domanda
Avrei dovuto dirle la verità?
Se Louis fosse stato un umano avrei potuto anche dirle che lo stavo cercando, ma non era una persona normale. ANche lui era una creatura come me...un vampiro.
Rispondere la sua domanda indirizzandola verso Louis avrebbe scatenato una serie di spiacevoli domande.
Era proprio in quei momenti che mi sentivo felice di aver conservato e potenziato i miei poteri umani, uno dei quali era la dialettica. Questa mi aiutava a mentire
Eh....si
dissi grattandomi la nuca per sembrare un po a disagio
Ieri sono venuto qui a fare una passeggiata e una volta tornato a casa mi sono accorto di non avere più l'orologio.
Mi dispiace perchè era un dono di un mio vecchio amico

Questa bugia mi era venuta alquanto bene.....si ero credibile...quasi mi ero convinto di quello che dicevo mentre le spiegavo il tutto
 
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,k!à
view post Posted on 13/2/2010, 20:03




Raisa

A quella distanza potevo leggergli i suoi pensieri. Quello mi aiutava a capire cosa stesse pensando, se mi stava mentendo o no.
Adoravo questo "dono", questa mia piccola particolarità. Era utile.. E poi anche lui avrà avuto una sua piccola qualità, giusto? Tutti ne abbiamo una, chi nascosta chi più esposta.
Eh....si
Mi rispose grattandosi il capo.
Ieri sono venuto qui a fare una passeggiata e una volta tornato a casa mi sono accorto di non avere più l'orologio.
Mi dispiace perchè era un dono di un mio vecchio amico

Feci un sorriso particolare. Avevo capito che non mi stava dicendo la verità. Cercava di nascondere un suo segreto, un suo amico..
Stai cercando l'orologio.. o direttamente il tuo amico?
Gli chiesi, continuando a tenere sul mio volto quel sorriso particolare, strano.
 
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Ryan Bonner
view post Posted on 13/2/2010, 22:15




Josef
In genere il mio dono mortale, apmlificato dal mi essere mortale mi rendeva assolutamente credibile quando dicevo qualche bugia.Per lo più mi serviva per fare colpo su qualche ragazza, oppure per andare a buon fine con dei progetti.
Anche questa volta mi sembrava di aver fatto un buon lavoro, dalla sua esopressione potevo capire che lei mi credeva, e che quindi io non avevo destato nessun sospetto.
Questa mia impressione però cadde quando mi rispose., ma mentre parlava una strana sensazione comicniò a vagarmi epr la mente, diventando sempre più forte.
All'inizio sembrava pertinente la sua domanda....poi però la concluse in un modo che mi lasciò di sasso. Mi chiese se stavo cercando il mio amico.
Mentee finiva la frase quella mia strana sensazione divenne un fischio molto netto....capii che era il mio potere che mi avvertiva di un pericolo.
Il pericolo era la ragazza....lei non so come, aveva capito che stavo mentendo e cosa più sbalorditiva, aveva capito la verità.
Ciò che mi stupì maggiormente fu che non mi chiese se cercavo un amico in generale, ma se stavo cercando IL mio amico....come se mi avesse letto nel pensiero.
In quel momento non sapevo asolutamente cosa fare.Avrei potuto continuare a mentire, ma lei ormai mi aveva scoperto anche se io non riuscivo a capacitarmi di come avesse fatto.
La guardai tra lo stupito e il spaventato...feci qualche passo verso di lei per starle più vicino
Chi sei tu?.....Come hai fatto?
 
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,k!à
view post Posted on 14/2/2010, 19:30




Raisa

Il suo sguardo si trasformò in panico sotto il mio. Lo guardai sorpresa. Era tanto strano che chiedessi la verità? Non gli aveva insegnato la sua mamma a non dire bugie? Da quello che gli passava per la testa sembrava fosse abituato a mentire.
Era chiaramente spaventato. Tolsi dal mio volto quel sorriso sprezzante e mi se ne aprii uno che cercava di calmarlo.
Mi stavo spaventando nuovamente. Quell'uomo mi faceva paura, ora.
Chi sei tu?.....Come hai fatto?
Mi chiese.
Che domanda era? Non si domandava "Come ti chiami?", "Come stai?" per iniziare un discorso? Nei film di solito fanno così.. non dicono brutalmente "Chi sei?". Almeno non ha chiesto "Cosa vuoi?". Perché non avrei saputo cosa rispondergli.
Ero lì perché la mia curiosità era stata stuzzicata da lui.
Mi chiamo Raisa..
Risposi, cercando di mantenere la voce ferma. Non ci riuscii granché bene.
 
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40 replies since 8/2/2010, 16:14   315 views
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