Controllando la sete....

Electra

Dopo una decina di minuti arrivammo nella radura, un posto tranquillo e solitario, adatto a noi.
Mi fermai al limitare degli alberi e mi nascosi aspettando Daniel. Stranamente mi andava di giocare e di nascondermi.
Intanto iniziai a sentire la sete bruciarmi la gola, e Daniel era la fonte di sangue più vicina a me.
Capii intanto che mi ero nascosta esattamente come quando aspettavo la mia pedra.
Come la mettiamo?
pensai tra me e me.
Cercai qualche animale nelle vicinanze, ma sfortunatamente non ne trovai.
Iniziai a considerare l'idea di andarmene, ma non potevo lasciare lì il ragazzo da solo. Se poi fosse successo di nuovo quello che era successo quella mattina?
Perciò dovevo essere paziente e soprattutto non dovevo spaventare il mio amato Daniel.

Daniel

Arrivai alla radura ma di Electra nessuna traccia,sorrisi.
Probabilmente mi aveva dato buca per quello che le avevo detto prima. Un dispetto?Forse..
Mi stesi sul prato fiorito con le braccia incrociate dietro la testa e un filo d'erba
in bocca.
Il sole era tiepido sulla mia pelle e l'erba umida. Quel magnifico contrasto faceva venire i brividi.
Chiusi gli occhi assaporando quell'aria tanto piacevole e attesi il mio biricchino amore.

Electra

Respirai a fondo. L'odore del sangue non era così forte, ma avevo comunque paura di fare del male al mio Daniel. Non potevo permetterlo e mai mi perdonerei se gli accadesse qualcosa.
Uscii dal mio nascondiglio e vidi il ragazzo disteso sull'erba che sembrava dormire.
Mi sedetti accanto a lui, mi accorsi che anche se avevo una grande sete, stare vicino a lui non mi creava molti problemi. Ma ancora non sapevo se sarei riuscita a controllarmi.
Appoggiai la testa a pochi centimetri dalla sua e la mano sul suo petto, iniziando a massaggiarlo lentamente. Il suo viso era così bello, pensai che un mezzo vampiro non poteva possedere un viso così e degli occhi celestiali come i suoi.
Intanto alcuni raggi di sole iniziarono ad illuminare il terreno. Alcuni raggi mi colpirono il viso e la mia pelle iniziò a luccicare come un diamante.

Daniel

Sentii il suo fiato sul mio collo,tolsi il filo d'erba dalla bocca e
la fissai negli occhi.
Sei così bella..
Dissi incantato accarezzandole il viso liscio.
Aveva uno sguardo dolce che scioglieva il cuore..come potevi non amarla?
Intanto un raggio di sole bagnò entrambi e la sua pelle brillò come diamante.
Ti amo..
Le dissi soffiando sulle sue labbra,per poi baciarla come non l'avevo mai baciata prima.

Electra

Non mi sembrava vero, stare accanto a quel ragazzo bellissimo, il più bello che avessi mai visto nei miei anni di esistenza.
Daniel iniziò ad accarezzarmi il volto, e mi sentii di nuovo in paradiso, perdendomi ancora nel suo sguardo.
Sei così bella..
Ti amo..
e mi baciò con tanta passione, che sentii il mio cuore ritornare a battere, o almeno mi parve. Nessuno prima d'ora mi aveva mai detto che mi amava, e nessuno era mai stato così dolce.
Quel bacio mi fece scordare tutto: la sete che ardeva, la mia natura.... Tutto in quel momento si era fermato per noi, davanti al nostro amore.
Quando ci dividemmo mi strinsi forte a lui e dissi
Sei tutto quello che ho sempre desiderato e che pensavo non avrei mai ricevuto... Ti amo anch'io.
In quel momento avrei voluto tanto piangere.

Daniel

Ricambiò il mio bacio e diventammo una sola cosa..tutto questo
con un solo bacio!
Respirai l'odore dei suoi capelli quando mi strinse forte,era dolce ma non dava la nausea,anzi sapevano di lillà e fiori appena sbocciati.
Le feci sentire tutto il mio amore e calore con quell'abbraccio, niente
e nessuno mi avrebbe separato da quella ragazza.
Ci eravamo scambiati i cuori,io curavo il suo,lei il mio...
La giornata l'avevamo iniziata insieme e ora che il sole tramontava eravamo
l'uno nelle braccia dell'altra.

Electra

Mi stringevo il più possibile a Daniel, ma così facendo aumentavo solo il rischio di morderlo.
Infatti iniziavo a cedere ai morsi della sete, che mi bruciava la gola.
Non potevo resistere oltre, perciò mi alzai di scatto e mi allontanai da Daniel, guardandolo dispiaciuta.
Perdonami, Daniel.
Non riuscivo a guardarlo negli occhi, mi sentivo in colpa per essermi allontanata così di scatto, e soprattutto per aver anche solo pensato di nutrirmi con il suo sangue.
Salii sul ramo di un albero, tentando di nascondermi.
Ti prego, non avvicinarti... non voglio farti del male.
dissi, guardando il cielo.

Daniel

All'improvviso,mentre ci stringevamo l'un l'altro,Electra si allontanò fulminea. La guardai ferito ma lei aveva abbassato gli occhi.
Poi si arrampicò come un felino sull'albero per nascondersi,e rivolse gli occhi al cielo.
Ti prego, non avvicinarti... non voglio farti del male.
Mi alzai e mi pulii i pantaloni,evidentemente aveva una gran sete.
Immaginai che lei non sarebbe riuscita a resistere e che un giorno mi avrebbe ucciso.
Scacciai quei pensieri dalla testa e mi avvicinai a lei incurante del fatto
che poteva assalirmi,ma non l'avrei ritenuta capace di un gesto simile.
Mi arrampicai sull'albero e notai i suoi occhi scuri.
Non mi ferai del male...se vuoi vado a prenderti del sangue,m-mio padre è infermiere e deve averne un po' da parte...
Le dissi dolcemente accazezzandole il viso.

Electra

Mentre ancora osservavo il cielo, Daniel salì sull'albero e si mise accanto a me.
Non mi ferai del male...se vuoi vado a prenderti del sangue,m-mio padre è infermiere e deve averne un po' da parte...
Volsi lo sguardo verso di lui mentre mi accarezzava. Respirai a fondo cercando di fare finta che la sete fosse andata via.
No... Non voglio nutrirmi ancora con sange umano...
dissi guardando in basso.
Avrei patito la sete, piuttosto di bere il sangue di persone innocenti.

Daniel

Sospirai.Era ovvio che non volesse sangue umano!Che stupido!
La guardai negli occhi e le sorrisi.
Ok tesoro,allora aspetteresti un paio di minuti?Torno subito.
Le dissi scendendo dall'albero,avrei cacciato qualche animale per lei,era già molto preoccupata e addolorata.
Certo non era da me cacciare animali,non l'avevo mai fatto! Mi inoltrai nel bosco e mi tolsi la maglietta e i pantaloni per non sporcarli.
Avrei rischiato che Electra mi saltasse addosso.
Sorrisi. E mi allontanai per cacciare qualche animale..sentii l'odore di un braco di cervi e mi
diressi verso di loro.
ful alquanto semplice. Spezzai il collo a due cervi e me li caricai in spalla,
grazie alla mia forza non ne sentivo il peso,azni,sembravano piume.
Tornai indietro e posi sotto l'albero i due cervi.
Forza scendi!Ti ho portato due cervi.
Non sapevo il perchè,ma mi sentivo un selvaggio,con il petto nudo e i
capelli arruffati.

Electra

Ok tesoro,allora aspetteresti un paio di minuti?Torno subito.
Aveva il solito sorriso splendente, quello che tanto adoravo.
Daniel scese dall'albero, si tolse i vestiti e si addentrò nella foresta.
Che voleva fare?
Appoggiai la testa sul tronco dell'albero e chiusi gli occhi, cercando di non fare mosse sbagliate.
Intanto non mi accorsi che Daniel era tornato. Mi invitò a scendere e a nutrirmi di due cervi.
Scesi dal ramo e mi avvicinai a Daniel. Gli scompigliai i capelli arruffati.
Che farei io, senza di te?
sorrisi.
Mi avvicinai ai due cervi morti, ma prima di addentarli mi voltai verso Daniel.
Ehm... Non credo che sarebbe un bello spettacolo da vedere per te...
Incrociai le braccia e attesi una sua reazione.

Daniel

Electra scese dall'albero e mi scompigliò i capelli già spettinati.
Si avvicinò ai cervi e li guardò con desiderio, per poi voltarsi.
Ehm... Non credo che sarebbe un bello spettacolo da vedere per te...
Feci spallucce.
Bè credimi,sei la mia ragazza ed normale che assisti ad un tuo
spuntino,in fondo cosa sono due cervi?
Le chiesi sorridendo. Non mi faceva paura,l'amavo.
Ecco tutto!

Electra

Mi avvicinai di nuovo a lui e lo baciai
Se hai paura scappa pure..
dissi ridendo.
Mi chinai verso il primo cervo e affondai i miei canini sul collo che a quanto sembrava Daniel avesse rotto. Diciamo che era una bella sensazione, visto che forse erano due giorni che non mi nutrivo, e il sapore non era male. Finito con il primo cervo passai al secondo.
Davo le spalle a Daniel, per non farlo spaventare troppo. Si poteva benissimo vedere il sangue che colava al terreno.
Presi un fazzoletto e mi pulii le labbra, cancellando le possibili tracce di sangue.
Mi riavvicinai a Daniel e gli accarezzai la guancia.
Come fai ad accettarmi sapendo che io sono un'assassina?

Daniel

Si avvicinò e mi baciò dolcemente.
Se hai paura scappa pure..
Risi di gusto e le feci il gesto di darsi una mossa.
Non ti preoccupare,cercherò di non vomitare.
Dissi incrociando le braccia e aspettando.
Intanto lei si era piegata sui due cervi e sembrava che stesse baciando
il collo,in realtà si stava nutrendo del loro sangue.
Mi dava le spalle ma grazie al mio udito sentivo il risucchio e il sangue caldo
che le scndeva per la gola.
Finito di nutrirsi si pulì la bocca e si avvicinò a me, accarezzandomi una guancia.
Come fai ad accettarmi sapendo che io sono un'assassina?
Non sei un'assassina e poi come potrei aver paura di una
persona che amo?
Le dissi dandole un bacio sotto il mento.

Electra

Non sei un'assassina e poi come potrei aver paura di una
persona che amo?
disse Daniel baciandomi il mento.
Era una cosa a cui non ero abituata, di solito la gente scappava davanti a me, quando capiva quello che ero.
Daniel mi amava veramente - e io ovviamente pure - e capii che sarebbe rimasto sempre con me, e a questo pensiero sorrisi.
Appoggai la testa sulla sua spalla nuda e lo guardai.
Sei così dolce...
sussurrai. Forse ero diventata troppo smielata... sinceramente era meglio così.