| Catherine
Era una fredda giornata di Gennaio, avevo la testa confusa, come non avevo mai avuto. Camminavo tra il verde della foresta, acqua che sgorgava tra le fitte chiome degli alberi, ma era ben chiaro che stesse piovendo, cioé, lo sapevo. Non mi resi conto che arrivai alla famosa radura di un tempo, molto piú bagnata, fangosa, e senza fiori, ma era la stessa di un tempo, il solito spazio, la solita quercia, era tutto uguale, pur se era passato molto tempo. Adoravo quel posto, ma lo odiavo anche, troppi ricordi, e di nuovo i pensieri mi invasera la testa, annebbiandomi la vista, ero come in trans, era una cosa strana da provare, non mi era mai capitato, avevo vissuto, fino a quel giorno, la mia vita (se si poteva chiamare cosi') tranquillamente, come avevo sempre fatto, ma in quell'istante, ero come una neonata, appena messa al mondo, che non conosceva niente. Mi sedetti al posto piú asciutto che c'era, anche se mi bagnai lo stesso, ma non mi importava, i vestiti non erano i primi pensieri, un tempo sí, davo molta importanza all'aspetto esteriore, modificando il mio carattere, purtroppo, un capello fuori posto e davo di matto. Avevo superato ormai, l'aspetto esteriore mi importava poco, perché in tuta, in pigiama, truccata o no, la falsa bellezza incantatrice c'era lo stesso, e funzionava. Facevo mezzi cerchi nel terreno, con lo sguardo perso, lo sguardo perso nei ricordi di tanto tempo fa,ricordare la felicitá mi fece spuntare un sorriso, ma scomparí subito. Ritornai alla realtá, misi a fuoco la vista, annebbiata precedentemente, mi convinsi che non ero sola, che qualcuno, anche se lontano aveva messo piede nella foresta, forse si dirigeva dalla mia direzione. Bene , avevo proprio voglia di compagnia, ero isolata da mesi, qualche conversazione, al di fuori dei miei peluche era ben accettata. Mi portai le gambe al petto, appoggiai la testa sulle ginocchia e attesi...come facevo sempre. Nel frattempo accarezzavo i jeans sporchi di terra, sorrisi, volevo ritornare quella di una volta, piena di amici, e con un bel aspetto esteriore, senza esagerare ovviamente, ma avevo voglia del passato, di riviverlo, di rivivere le gioie passate, e lasciare ad un angolino piccolo piccolo nella mia testa, le sofferenze e le pene, della vita passata e di quella presente che vivevo. Sapevo che mi ero molto trascurata, ma avrei cambiato tutto, a cominciare dagli amici. Sentivo qualcuno avvicinarsi, ma non sapevo cosa o chi fosse, sentivo una presenza, nella foresta, ma non ero ancora in grado di individuare cosa fosse, per il semplice motivo della lontananza, decisi di aspettare, avrei voluto fare amicizia, in quel momento ne avevo veramente bisogno.
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