Twilight GdR

Fall and Down

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view post Posted on 8/1/2010, 19:40
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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Demetri

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Stupidi Cullen e stupida città.
Ero appena riuscito a uscire da quella casa di maledetti eretici con una fame da lupi e già bestemmiavo ogni morto della loro famiglia.
Ancora di piu il mio odio era cresciuto per quei tre maledetti, i cui ordini non potevo contestare , che avevano trovato un altro modo, l'ennesimo per poter alimentare la mia smania di morte.
Era così incredibile, tutto sembrava dipendere da me, dalla sopravvivenza di quell'inutile famiglia ; non era proprio per me pensarla in quei termini, non faceva per me pensare a cio che quei tre vecchiacci avessero in mente, tutto doveva avvenire per un bene superiore, o almeno così mi ero convinto, dovevo pensarla così, altrimenti la mia vita al servizio dei volturi non avrebbe avuto senso.
Io combattevo per un bene superiore.

Mi diressi così velocemente a forks ed ovviamente avevo ripreso le mie armi e avevo intenzione di nutrirmi, abbastanza da potermi riempire la bocca di due diversi tipi di sangue.
Mi diressi così sulla strada principale di forks e senza che che se ne accorgessero stesi e con un colpo di carate alla nuca due ragazze entrambe molto belle.
La prima aveva i capelli biondi e la seconda doveva essere una mora con una tinta rossa alquanto sgargiante.
Le caricaì sulle spalle ed essendo notte fonda sfruttaì il buio; mi diressi così al limitare del bosco ove era presente una grande radura isolata.
Poggiaì i due corpi a terra, ma il mio fiuto mi rivelò che stava arrivando qualcun'altro...avevo gia idea di chi fosse, il mio fiuto era così potente che potevo dispinguere ogni cosa della persona che annusavo.
L'attesi , avevo voglia di divertirmi un po...

Edited by .BettyBrown°° - 8/1/2010, 20:15
 
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view post Posted on 8/1/2010, 19:55
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Non facevo altro che ripetermi che quel posto era di una noia mortale!!!
Da quando mi ero trasferita lì la pace tanto attesa era arrivata...Ma fin troppo direi!! Potevo sembrare un eretica ma non ero più abituata a vivere senza le grida dei miei genitori in sottofondo. Non era normale nemmeno pensarla così, ma non era stato facile per me allontanarmi e staccare la spina così radicalmente da un giorno all'altro. Si sa, si fa presto a cambiare un luogo dove vivere, ma ci si mette un pò più di tempo a cercare di abituarsi alla nuova vita ricordandosi fin troppo bene quella precedente.
Sapevo che i motivi che mi avevano portato ad allontanarmi era ben validi e che scappare da lì era stata la scelta migliore che avrei potuto fare per me stessa. Avrei sofferto solamente di più.
Quella sera avevo deciso di girare per la città. Mi avevano detto che la foresta veniva frequentata da un gruppo di ragazzi, dei comunisti d'ultima generazione. Quello che mi serviva per...allentare la tensione. Decisi di andare comunque di andare a dare un occhiata, nonostante fosse sera inoltrata. Seguii un sentiero, non troppo ripido, ma abbastanza lungo. Mi guardavo intorno ma non vedevo niente. Era troppo buio. Notai un qualcosa che si muoveva a est. Scintillava, magari erano loro. Mi inoltrai tra gli alberi, trovandomi infine in un posto dove la vegetazione terminava e dove si presentava un enorme spiazzo con al centro tre figure. Una era in piedi, mi fissava, come se già sapesse che stavo arrivando. Le altre due, immobili quanto quella in piedi, erano sdraiate a terra.
Notai che quella che luccicava era tutt'altro che una moton o cose del genere. Oddio.
Ciao...
Dissi superando il mezzo busto d'albero che si trovava proprio davanti ai miei piedi, superandolo e proseguendo verso di lui. Perchè era un uomo, lo si vedeva.
Chi sei?
Chiesi come se fosse un incontro del tutto normale. O magari quella che avevo fumato prima non era una sigaretta del tutto normale. Mi avvicinai ancora, badando a non stargli poi così vicino. Volsi lo sguardo verso le due sagome a terra. Ok, avevo sbagliato sera. Cercai di non farmi prendere dal panico, di restare calma.
 
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view post Posted on 8/1/2010, 22:25
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Demetri


Parlavamo ovviamente di una ragazza che poteva essere comunque giovane, doveva avere intorno ai 18 anni, e benchè non fosse una vampira doveva essere considerata molto bella per essere un'umana.
Certo non era nemmeno lontanamente paragonabile alle bellezze che io avevo visto in quasi 900 anni di vita, però aveva un non so che di particolare.
Il mio sguardo sotto il cappuccio si fece dolce, anche il diavolo allora riesce ad avere espressioni di questo tipo? Non ero un grande ammaliatore ma sapevo il fatto mio.
Mi alzaì il cappuccio e le mostraì il mio sorriso, i miei occhi rossi non l'avrebbero spaventata piu di tanto perchè il mio viso l'avrebbe convinta che ero buono.
Essendo un vampiro la mia bellezza era immane e il mio volto perfetto.
La ragazza fece dei passi verso di me, e io la guardaì splendido senza rispondere alle domande da lei postemi.
Le tesi una mano come per convincerla ad avvicinarsi prendendola. Dopo tutto era una ragazzina e si sarebbe lasciata influenzare.
dei due corpi riversi a terra non mi preoccupavo, la bionda cominciava a muoversi un pochino, certo non avrebbe ancora aperto gli occhi.
avvicinati...prendi la mia mano..
La mia voce non era quella che usavo sempre, con tono duro e freddo, aveva qualcosa di maligno ma solo un abile uditore se ne sarebbe reso conto.
Per il resto la voce era invitante e il tono era basso quasi come se volesse rassicurare, se avesse provato a scappare l'avrei uccisa forse anche un po di questo si rendeva conto, dopo tutto le mie armi legate alla cintura si potevano benissimo individuare con lo sguardo.
vieni...
La invitaì nuovamente con un altro sorriso attento però sempre a non mostrare gli attributi vampireschi.
 
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view post Posted on 8/1/2010, 22:54
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Era alto. Aveva una corporatura robusta, non sembrava certo uno di quei tipi che mi avevanpo descritto. Mi ero ficcata nei guai. Ancora.
Mi fermai a una ventina di passi da lui, che stava ancora di fronte a me, e ai due corpi; che sembravano non dare alcun segno di vita.
Si sfilò il cappuccio lasciando che la fioca luce della luna, che in quella sera sembrava brillare più del solito, delineasse il profilo del suo volto. Era un ragazzo, per la precisione. Non sembrava così vecchio nè un mio coetaneo. A dirla tutta non sembrava essere reale. Era bellissimo; una di quelle bellezze da tramortirti all'istante.
Ma non ero una che si lasciava abbindolare da un viso ben fatto.
Allungò una mano verso di me, pronto a convincermi a raggiungerlo. Lo guardai, ancora, senza scostare mai lo sguardo da lui.
Ignorai la sua proposta, così come lui prima aveva ignorato le mie domande. Non era per ricambiarlo con la stessa moneta, affatto. Volevo solamente capire il perchè di quella situazione.
Non era preoccupato del fatto che mi fossi resa conto che le due donne, lì a terra, erano morte. Più che altro dovevo preoccuparmi io, pensando al fatto che avere due cadaveri a nemmeno dieci metri di distanza non mi sconvolgesse la vita.
Ero terrorizzata. Lo dovevo ammettere. Ma la paura non mi aveva affatto immobilizzata.
Feci ancora qualche passo, avvicinandomi ad una roccia lì vicino, eliminando ancora qualche metro di distanza tra me e lui.
Le hai uccise tu?
Io sapevo di non avere scampo. La sua sicurezza era tale da imprimerne anche a me. Sapeva che poteva uccidermi e io ero una frana completa. Sarei morta se solo avessi tentato di scappare. Almeno restando lì non avrei recitato la parte della codarda.
 
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view post Posted on 8/1/2010, 23:10
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Demetri

Un sorriso mi illuminò il volto, quella bambina stava resistendo al mio charme.
Una dote certo da non sottovalutare per un'umana, soprattutto poichè essa era molto giovane ed in quell'età le ragazze piu che i ragazzi erano alquanto sugestionabili.
Le sorrisi pacifico ed avanzaì di un passo, non sembrava volesse venire da me così per il momento mi sarei avvicinato io.
Non trovi che siano bellissime?
le dissi girandomi verso di loro ma mostrando a loro solo il profilo in modo da poter sempre guardare anche la ragazzina.
sono vive invece.
la bionda cominciava ad agitarsi un pò e l'altra dai capelli cremisi mosse la testa, come stanca.
Entrambe però non riuscivano ad avere controllo del corpo.
Le tecniche degli assassini erano molto raffinate, potevo colpire 5 punti del copro per paralizzare un nemico e altri 3 per far si che il suo cervello smettesse di funzionare quasi lasciando libero il corpo come un vegetale.
Ma tu sembri piu graziosa di loro sai? Perchè non ti unisci a noi? Non ti piaccio?
Era impossibile che non le piacessi e lei l'avrei lasciata cosciente , sarebbe stata un'esperienza unica, che in pochi potevano provare.
Anche se aveva paura ero sicuro che stavolta mi avrebbe assecondato.
 
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view post Posted on 8/1/2010, 23:22
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Sorrise ancora. La sua bellezza sembrava aumentare di secondo in secondo. Ed era difficile anche per una come me provare a resistergli. Avanzò lui stavolta. Sembrava non vedesse l'ora di essermi vicino. Ed io sentivo l'adrenalina salire nelle mie vene.
L'unica cosa che riesco a dire è che non vorrei trovarmi nella loro situazione...
Affermai con una nota di malinconia nella mia voce. Cercavo di menterla ferma e distaccata, ma sentivo che avrei ceduto. Da un momento all'altro. Adesso. No, adesso. E così in tutti gli attimi che seguivano.
Allora confermo ciò che ho detto prima...
Risposi insolente alla sua affermazione. Erano vive. CIoè mezze morte. Dei brividi mi passarono lungo la schiena. Ma come faceva ad essere così...calmo? Perchè non riuscivo a darmela a gambe?
Era troppo strana quella situazione, non mi piaceva. Eppure sembraav ci stessi un pò troppo ad agio per essere una che sta per essere uccisa da un momento all'altro.
Sembri ansioso di mettermi le mani addosso...
Eliminai la distanza tra noi, trovandomi di fronte a lui. Continuavo a fissarlo in volto, conscia che mi avrebbe uccisa. Uccisa. E la mia vita? Finita a diciotto miseri anni. Non avevo concluso niente. E la cosa più triste è che non sarei mancata a nessuno.
L'unica consolazione era che sarei morta con la visione di quel viso bellissimo, seppur era il viso di un assassino...Del mio assassino.
 
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view post Posted on 8/1/2010, 23:40
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Demetri

Lo vedevo nel suo sguardo, nei suoi modi che stava cedendo, anzi forse lo aveva gia fatto perchè senza nemmeno accorgersene la ragazza si avvicinò a me.
Le sue frasi mi fecero sorridere, era acuta certo ma non immaginava nemmeno.
Già...
Metterle le mani addosso? Nel senso che intendevano gli umani? Magari le sarebbe piaciuto, ma forse per lei avevo altri progetti, dopo tutto per me era solo un divertimento.
Portaì le mie mani fredde sul suo viso e l'accarezzaì dolcemente per poi toglierle.
Le presi la mano.
Vieni...come ti chiami?
le chiesi dolcemente portandola vicino ai corpi delle due ragazze, la bionda si stava svegliando.
Attesi intanto che la ragazza senza nome parlasse e la mia calma tradiva la mia smania di sangue.
Oh, si , mi sarei divertito quella notte..
Se avessero gridato non importava e se fossero scappatge nemmeno, il loro destino si era scritto con il sangue dal momento in cui io avevo posato le mie iridi su di loro.
Proprio il sangue quella sera avrebbe inondato la radura...ma chissa per una di quelle tre fortunate magari avrebbe potuto esserci un destino migliore, un destino sublime...quello di essere trasformata.
Certo avrebbe fatto male, ma il gioco valeva la candela, sarebbe divenuta una dea e il solo prezzo sarebbe stato bere per l'eternità sangue umano.
Che prezzo aveva l'elisir di lunga vita e quello della giovinezza eterna? La dannazione forse? o il semplice patto con il diavolo? D'altronde che importanza aveva se tutto cio portava ad un bene superiore?
Feci per chinarmi vicino al corpo della bionda ed ora anche l'altra cominciava a muoversi in quello stato di dormi veglia.
vieni...toccala anche tu..
dissi mettendole una mano sul ventre nudo, era abitudine delle ragazze umane vestirsi lasciando scoperta quella parte che per gli uomini era tanto sensuale.
senti che bello il suo calore...
Speravo ovviamente che accettasse di toccare la ragazza , quella adesso si agitava un po di piu ma il cambiamento fu inpercettibile.
 
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view post Posted on 9/1/2010, 00:08
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Pensava di essere l'unico a sapersela giocare. Non ero il tipo da grida assurde e assordanti, se prorpio vogliamo trovare una somiglianza tra le parole ma non nel significato.
Non sapevo che altro fare se non arrendermi. Tanto avrebbe potuto uccidermi comunque. Si sa che una volta visto quello scempio, non mi avrebbe mai lasciata andare. Viva.
Fummo abbastanza vicini da permettergli di toccare il mio viso. Glielo lasciai fare, con tutta calma, anche se dentro fremevo come una foglia su di un albero al centro di una tempesta.
Quando la scostò, sentivo ancora l'impronta fredda che mi aveva lasciato la sua mano sul viso.
S-sei freddo...
Venni colpita da un brivido. Quello non riuscii a contrastarlo. La mia affermazione sapeva di un non so che di ingenuo.
Ha importanza?
Chiesi istintivamente. Presi un attimo per riflettere. Ma che voleva da me? perchè non uccidermi subito e basta? Infondo non mi sarei opposta.
Elizabeth...
Nessuno mi chiamava così. Io stessa odiavo quel nome. Effy, quello era il nome che mi aveva dato mio fratello. Quello era il mio nome.
Mi prese per mano, e ci avvicinammo al corpo delle due donne. Mi chiese di toccarla.
No.
Risposi con un tono secco e deciso. non avrei assecondato le sue manie, andava contro ogni senso della logica.
Non che quella sera la "mia" logica avesse fatto una grande performance. Anzi, ero sicura che avevo abbandonato improvvisamente il palco per lasciarmi lì da sola.
ho già rifiutato...
Ribattei ancora una volta. La mia freddezza colpiva anche me. No, io quella sera mi stavo dando in pasto ai leoni e forse il brivido da provare, mi spingeva a farlo più di qualsiasi altra motivazione riuscissi a trovare.
Non asseconderò la tua perversione questa sera...Fa quello che devi o me ne vado da qui...
Chiaro e tondo. Non amavo giri di paroe. In ogni caso non avevo nulla da perdere. Sapevo che sarei morta morta comunque. La paura in quel momento non mi sembrava il male peggiore. E disperata...Non mi ci sentivo per niente.
 
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view post Posted on 9/1/2010, 13:47
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Demetri

Il mio sorriso divenne malefico, come se gia non lo fosse stato, adesso cominciava il vero divertimento.
Strinsi la sua mano come per costringerla a restare li ferma, adesso non sarebbe fuggita.
I miei occhi però erano tutti per la bionda , accarezzaì i suoi capelli e inclinaì la sua testa portando le labbra sul suo collo.
Baciaì lentamente con le labbra quel collo candido e morbido, sapevo trovare la giugulare a occhi chiusi tutti vi vampiri lo sapevano fare, era importante nutrirsi in modo corretto senza sporcarsi troppo ma a me quella sera non importava di macchiarmi di sangue ed anzi.
I miei occhi si fecero ancora piu rossi ed una voglia infinita si trasformò quasi in ossessione.
apriì la bocca sfoderando i canini morsi la ragazza che istintivamente spalancò gli occhi.
Mentre sentiva defluire via il propio sangue non riusciva manco a parlare , strinsi piu forte la mano di Elizabeth, la giovane ragazzina, mentre attraverso la mia bocca il sangue scendeva giu per la gola nutrendomi i sensi.
Nutrirsi per noi vampiri era la massima espressione del godimento, era un po come il sesso per gli umani, piu ne facevano e piu stavano bene e così nutrirsi era per noi.
Come alsolito avevo scelto bene...quella ragazza aveva un sangue superbo, contiunuaì ad aprire la ferita muovendo i denti al suo interno cosìchè il sangue uscisse piu veloce; probabilmente la ragazza era gia morta adesso ed il suo sangue mi impregnava tutta la bocca; era incredibile di quanto sangue in pochi secondi un vampiro fosse capace di far defluire nella propria gola.
Strinsi ancora la mano della spettatrice così che non potesse scappare e se avesse urlato o mi avesse colpito nemmeno me ne sarei accorto talmente inebriato ero da quella sensazione fantastica.
 
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view post Posted on 12/1/2010, 23:29
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La mano che aveva afferrato restò immobilizzata dalla sua presa. Fui costretta a lasciare che facesse ciò che aveva intenzione di fare, non potendomi liberare così facilmente.
Mi ero sbagliata. Le ragazze non erano morte. Erano come...Tramortite. Ed era stato lui. No, non potevo credere a quello che stavo pensando.
Le voleva uccidere adesso? Davanti a me?
La sua stretta divenne così forte da impedirmi di accennare qualsiasi mossa della mano per liberarmi.
Ehy così mi fai male!
Sbottai innervosita. Ok, fare quella che sta al gioco, la strafottente e la bastarda non mi veniva difficile. Ma stava cominciando a farmi male il polso. Era bloccato, immobile. A stento riuscivo a muovere le dita; era come se il sangue non vi stesse più circolando bene.
I suoi occhi divennero ancora più rossi rispetto a poco prima.
Lo vidi avvicinarsi alla bionda, sembrava le stesse...baciando(??) il collo....
Solo dopo qualche istante mi resi conto della realtà dei fatti...
Oddio...
Esclamai stupefatta. E-era...Era un vampiro! Stava bevendo il suo sangue!!
A stento riuscii a deglutire. Volevo parlare ma non ci riuscivo. Non sapevo se essere inorridita da quella scena o essere scioccata per aver scoperto...Beh per aver scoperto dell'esistenza dei vampiri.
Non ci posso credere...
Il polso. Nemmeno lo sentivo più. E lui sembrava non sentirmi, anzi. Continuava a nutrirsi, continuava a farlo imperterrito, non curandosi di me.
La sua stretta divenne ancora più insistente. Non ce la facevo più. Cominciavo a lacrimare dal dolore. Ci mancava poco che mi staccase la mano dal braccio.
E BASTA!
Urlai per farmi sentire. Con tutta me stessa. Mi doveva prestare attenzione! O mi uccideva o mi lasciava andare. Non avrei resistito per molto. E non volevo che mi facesse a pezzi. Quindi avrei provveduto da sla in tal caso a togliermi di mezzo. Una fine come la loro non la volevo fare.
 
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view post Posted on 15/1/2010, 22:27
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Demetri

Il mio volto era intriso di sangue, sangue che colava giu dalla bocca e che per la foga del berlo mi aveva bagnato un po in naso.
Un sorriso folle dipinto sul volto e la ragazza dietro di me aveva ulrato qualcosa ma io non l'avevo sentita.
Mi alzaì dal corpo della bionda ormai sporco di sangue che ancora colava e soprattutto morta.
La trasformazione almeno per lei non sarebbe avvenuta quella notte.
Diverso era il discorso per le altre due, mi ero nutrito quasi abbastanza e dunque probabilmente avrei solo trasformato una delle due.
Staremo a vedere

Intanto la ragazza si agitava sotto la mia presa, alchè mi voltaì verso di lei le passaì la mano sporca di sangue sulle labbra.
Ti piace non è vero?
Le chiesi retorico e folle allentando un po la presa della mia mano intorno al suo polso puntaì i miei occhi nei suoi.
Non attesi nemmeno che rispondesse che già le avevo afferrato anche l'altra mano e di forza l'avevo girata su se stessa in modo che mi desse le spalle.
In breve con una forza sovrumana la costrinsi ad inginocchiarsi davanti al corpo della ragazza rossa stesa li vicino.

Ora ci divertiamo...
Mi dissi leccandomi le labbra lasciaì la sua mano sinistra ed estrassi il colpello puntandolo alla gola, e le leccaì il collo lasciandole una striscia di sangue, della mia precedente vittima, lungo una linea immaginaria che sottopelle individuava la giugulare.
Pulsante come non mai il suo sangue mi chiamava e io lo bramavo piu per uno strano senso di perversione quasi che per fame, gli eccessi mi piacevano.
 
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view post Posted on 22/1/2010, 17:01
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Con un pò di ritardo, sembrò aver sentito il mio grido, ma non fece nulla per rimediare al dolore che stavo sentendo. Anzi, adesso neanche più quello.
Non riuscivo più a muovere la mano, avevo perso sensibilità alle dita. Non sapevo nemmeno se rispondevano al mio comando, se si muovevano. Probabilmente il polso si era spezzato e non potevo più nemmeno sentire il dolore che prima mi stava affligendo.
Si fece vedere in volto, coperto in gran parte dal sangue rosso fuoco che ancora vedevo sulla ragazza, ormai morta, con gli occhi spalancati che mi fissavano, mentre lui cominciava a guardare me, divertito da non so che cosa.
Non riuscivo nemmeno a pensare a lui, ero terrorizzata dal volto della donna. Mi guardava in cerca d'aiuto, e io non ero stata in grado di fare nulla per salvarla. E adesso lo stesso sguardo, nonostante la condizione della donna, aveva mantenuto quell'aria di disperata speranza che poneva in me. E io...Io ero impassibile come sempre.
Come se fossi l'essere più freddo e cinico di questo mondo, mentre in realtà dentro ero agitata da terribili venti infuocati.
Non potei muovermi quando sentii la sua mano gelida sfiorarmi il viso, sporcandomi tutta la parte inferiore del volto. Scossi la testa con un movimento secco, come per voler scansare quella sua azione e finirla lì.
No, fa schifo...
Cercai di divincolarmi ma mi fu difficile visto che non ero nemmeno tanto sicura che la sua presa ferrea fosse ancora presente lì a stringermi il polso.
Ah!
Esclamai in preda al fitto dolore che sentivo partire dalle ginocchia. Mi aveva obbligata a mettermi in ginocchio davanti all'altra donna, immobilizzandomi le braccia e facendo scorrere dapprima la sua lingua e poi la punta del suo coltello lungo il mio collo.
Smettila...
Non appena mi liberò la mano la portai istintivamente sulla sua, cercando invano di bloccare i suoi movimenti. Era troppo forte, era inutile opporre resistenza.
Lasciami andare...
Grignai tra i denti, sentendo sulle labbra il sapore di ruggine e sale dobìvuto al sangue che lui mi aveva volontariamente messo sul viso. Ero nauseata da quel sapore, volevo andarmene, volevo star lontano da lì. Dio ma chi me l'aveva fatto fare!!
 
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view post Posted on 25/1/2010, 12:07
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Demetri

Nemmeno un coltello alla gola, nemmeno il tocco vomitevole del sangue faceva vacillare quella ragazza, non avevo dubbi sul fatto che sarebbe divenuta una vampira assai piu terrificante e spregevole di altre, proprio il modello di vampiro che avevo in mente.
Peccato che tutto dovesse restare sospeto e soprattuto nelle mani della sorte, un singolo morto era una scommessa , poteva provocare la morte o la trasmutazione, e chi avrebbe potuto stabilirlo se non il caso?
misi il coltello nella sua mano sinistra e con la mano intorno alla sua la costrinsi a mettere le dita salde sull'elsa,
Ti piacerà vedraì...
Le dissi sussurrandole perverso, affondaì i miei canini nel suo collo e nel frattempo alzaì le nostre mani che stringevano il coltello e di colpo le calaì sul corpo della rossa.
Un solo colpo al diaframma così da bucarlo e farla morire soffocata, ma non bastava per il mio divertimento, astrassi la lama e la calai ancora guidando la sua mano con il coltello , ancora un altro colpo al diaframma e quella povera vittima che si contorceva dolorante diretta verso l'oblio.
Intanto il sangue della giovane mi riempiva la bocca ed anzi usciva creando come una piccola fontanella il cui liquido scorreva ora lungo la sua spalla.

Il gusto della perversione mi stava lentamente prendendo e non riuscivo a fermarmi o forse non volvo, era inutile trasformarla, dopo tutto che senso avrebbe avuto?
All'improvviso però il suo sangue cominciò a disgustarmi, era come la cioccolata quando cominci a maggiarne troppa essa ti disgusta, e lo stesso effetto lo faceva il sangue su noi vampiri, fu così che staccaì i denti da lei lasciandole il coltello ancora sanguinante tra le mani, e la sua ferita ancora sanguinava , così quella non potè che accasciarsi in avanti sul corpo della sua prima vittimi.
Mi chinaì in avanti e le sussurraì all'orecchio.
Se sopravviveraì...saprai dove trovarmi...
I primi tempi i neonati restavano indissolubilmente legati a chi li aveva trasformati e quindi non avrebbe avuto problemi a trovarmi.
Mi alzaì così lasciando le due ragazze vive ed gonizzante le une sulle altre, se Elizabeth si fosse trasformata avrebbe trovato davanti a se il suo primo pasto.

Scattaì così lasciando il bosco diretto al cimitero.
 
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view post Posted on 31/1/2010, 16:09
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Non riuscii a muovermi, non riuscii a liberarmi dalla sua presa ferrea. Non capivo perchè stentasse ad uccidermi direttamente. Perchè aumentare il dolore? Perchè perdere tempo in quel modo, lasciando la ragazza agonizzare e me in preda al dolore, mentre avrebbe potuto farci fuori in pochissimo tempo?
Sentii la sua mano avvicinarsi alla mia e forzarmi ad afferrare il coltello che fino a poco prima teneva tra le mani. Cercai di colpirlo, ma inutilmente. La sua pressione era troppa per essere combattuta e io non riuscivo ad opporre resistenza fisica, poichè anche a livello psicologico stavo per cedere.
Bastardo...
Risposi prima di cominciare a sentire un dolore atroce partire dall'incavo del mio collo. Sgranai gli occhi, mentre sentivo come tanti piccoli aghi che scorrevano insieme al sangue nelle mie vene.
Faceva male, volevo urlare, volevo combatterlo. Ma non ce la facevo. A stento dovevo essere riconoscente del fatto che ero ancora lucida.
Ma un corno! Non riuscivo a fare gesti di mia volontà, perchè il dolore cominciava ad espandersi in tutto il corpo ed io, non potevo muovermi. Non ce la facevo.
Cominciò a muoversi, accompagnando i movimenti del suo braccio con il mio, colpendo più volte la ragazza. La stavo colpendo, e non potevo fermarmi. La guardavo mentre moriva agonizzante a terra, e io non potevo far altro che fissarla mentre io stessa la uccidevo.
Solo gemiti strozzati riuscivano ad uscire dalle mie labbra, e lacrime vuote scendevano dai miei occhi.
Sentivo il corpo arso da intense fiamme, mentre cominciavo a perdere coscienza. Le immagini nitide divennero sfocate e il dolore divenne parte di me.
Ascoltai le sue parole, non capendo cosa volesse dire, e stremata, mi lasciai cadere al suolo. Non mi restò più niente che riuscissi a fare in quel momento. Le immagini di quello che era appena successo continuavano a scorrere davanti ai miei occhi. Per il resto mi rimanevano solamente tre cose.
Il dolore. Il silenzio. E il buio.
 
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view post Posted on 1/2/2010, 18:36
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ok liuccia quando vuoi apri al cimitero uhuh
 
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