Demetri La mia camminata era sempre la solita: sprezzante, arrogante e sicura; proprio come il mio sguardo, proprio come mi ero abituato ad essere da quasi 900 anni a questa parte.
I passi rimbombavano nella sala, davanti a me la porta si aprì quasi da sola e mi permise di entrare nella sala circolare.
Essa era tappezzata di tappeti ed adornata con quadri, il colore dominante era il rosso, ovviamente il loro preferito.
Se piace a quei tre vecchiacci...avevo sempre pensato sprezzate del loro giudizio e delle loro regole inutili ma comunque sempre rispettate ed anzi questi mai avrebbero fatto a meno di me perchè sempre avevo portato a termine le loro missioni.
La sala era vuota ed i tre troni al centro di essa vuoti, davanti a me soltanto un adepto vestito in modo a me identico si avvicinò e mi lasciò tra le mani una missiva.
<<per voi gran maestro..>>
disse quello lasciandomi il foglio di pergamena che srotolaì e lessi; erano ordini importanti e segreti, quando arrivavano per missiva significava che gli ordini erano davvero parte di un progetto di lunga durata primo, ma anche di un importanza immane.
Dopo aver dato fuoco alla pargamena dal palazzo nascosto di Voltera mi diressi così in america; non ci volle molto ad arrivare, ed il volto nascosto sotto il cappuccio bianco non permise a nessuno di individuare la mia identità.
Giunsi così al paesino sperduto tra le montagne , Forks. Li a loro dire abitava una risorsa fondamentale per la nostra stirpe di cui si volevano servire ad ogni costo.
Con passo svelto giunsi nei pressi della casa di quella famiglia, i Cullen, che avevano adottato uno stile di vita che noi definivamo vegetariano, anche se vegetariano non era, piuttosto blasfemo.
Entraì dalla finestra in un batter baleno fui nel salotto di casa.
Erano vampiri e dunque si accorsero della mia presenza; c'erano un maschio adulto e una ragazza che conoscevo bene.
Isabel Swann, , di cui non riuscivo a percepire l'odore, a causa della sua abilità straordinaria di annullare i poteri di chiunque e in piu sua figlia...
Ella era una mezzo sangue e dunque un abominio della nostra razza che sarebbe dovuto morire; d'altronde si pensava che per quell'essere vi fossero altri progetti.
buona sera a voi...il mio tono fu così duro e maligno allo stesso tempo, un tono che non nascondeva il disgusto per chi aveva un eresia dinnanzi agli occhi.
Edited by .°•. °•. stety .•° .•°. - 7/1/2010, 19:49