Twilight GdR

The moonlight, la storia del forum!(il punto di vista di Irvine)

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view post Posted on 26/2/2009, 21:44
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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Ecco la vera storia del forum ragazzi miei.Parlerò di ognuno di voi (chi prima chi poi) quindi comincio questa storia che avrà come protagonista il mio personaggio irvine ma che nel frattempo farà paralleli con moltissime altre storie.Spero che vi piaccia!:)

titolo:Moonlight
autore:Sperminetor1991
tratto da:La storia del forum.
genere:fantasy


Prologo.

(...)la pioggia batteva forte a terra e sulle spalle bagnando il vestito elegante.Un alone di tristezza aveva riempito ogni angolo della sua mente ed ogni sensazione sembrava messa la,così tanto per esserci.Una strana cosa fondere pioggia e lacrime,assaporare l'acqua in bocca e non riconoscerne il sapore.

"John Keannes 1957-2008"così recitava la prima lapide e da quel giaciglio ora freddo e poi bagnato gli occhi non riuscivano a staccarsi."Elen klama 1961-2008"Così diceva invece l'altra.Il funerale si era svolto da poco.I parenti fuggiti via appena era cominciato il diluvio.
Era solo adesso.All'improvviso la pioggia sembrava fosse cessata,eppure davanti a lui pioveva come poteva l'acqua non bagnarlo?
Guardò alla sua destra,un ombrello un volto una donna.Le diede solo uno sguardo poi torno assorto nel suo dolore.C'era qualcunaltro.Ebbe un sussulto.Una donna dai capelli biondi gli poggiò una mano sulla spalla.Dietro di loro un altra persona dallo sguardo affinato,si teneva a distanza statuario nel suo bel fisico ed aspetto.
Un lampo di consolazione tornò ad illuminargli gli occhi.Un senso di sollievo adesso,un allieviazione del dolore eterno.Che bello...

La memoria tornava a giorni,settimane e mesi prima;Quante cose erano cambiate,troppe dopo soli 18 anni,troppe per chiunque,troppe per lui.Adesso ricordava...
 
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Lestat de Valois
view post Posted on 26/2/2009, 22:02




ottima idea^^

*passa 10 verdoni sotto la manica della camicia* parla bene del mio personaggio, intesi?xDxD
 
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view post Posted on 26/2/2009, 22:04
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uhuhuhuh!!!!Che bellaaaaaaaaaaaaaa!!!!Bravo, una bellissima ideuzza!!!!xDDD
 
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Rose Evans
view post Posted on 26/2/2009, 22:06




*-*
si Lele magnifica
 
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view post Posted on 26/2/2009, 22:14
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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CITAZIONE (Lestat de Valois @ 26/2/2009, 22:02)
ottima idea^^

*passa 10 verdoni sotto la manica della camicia* parla bene del mio personaggio, intesi?xDxD

*prende i soldi con piacere*....un offerta che non si può rifiutare...
 
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Lestat de Valois
view post Posted on 26/2/2009, 22:32




si daniè sai bene ke la proxima volta che ci vediamo me li ridai vero? ma veri!! xDxDxD
 
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view post Posted on 27/2/2009, 15:29
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Capitolo I-Tutto da rifare.

Camminava sicuro per i corrodoi ;I raggi del sole filtravano dalla finestra e quando entrava in quei fasci di luce il suo volto si trasformava in una maschera di fastidio.
Irvine non era tipo da farsi sopraffare così facilmente dalla stanchezza,ma quella mattina era praticamente un morto vivente.Aveva lasciato il campetto di calcio da vincitore quella mattina,la squadra della scuola era riuscita a vincere 9-5,e il suo permesso di entrare tardi durava fino alla 3° ora.Irvine guardò l'orologio era ancora presto almeno,mancavano 10 minuti.
Alternò così un andamento lento ad un passo abbastanza rapido.La fatica nelle gambe comunque si sentiva.Da quando l'anno prima aveva portato la squadra di Forks tra le prime tre squadre del torneo nazionale,composto da quasi 100 squadre,era entrato nell'Hall of Fame della scuola,e i risultati sportivi alternavano un andamento scolastico al di sopra della media.A quanto sembrava Irvine era un genio reincarnato,sembrava conoscere ogni nozione matematica per semplice concezione divina;nelle altre materie però la situazione era nella media.Riusciva ad ottenere il minimo indispensabile anche senza applicarsi,il che lo lasciava molto sottovalutato.
Quando entrò in classe fece cenno al professore con un gesto del capo in segno di saluto.L'aula era piena e la lezione appena iniziata.Trovò un posto vuoto e si sedette.Era l'ora di biolagia.La lezione cominciò e io mi stavo per addormentare.All'improvviso un urlo squarciò l'aria.
<<keannes!>>L'urlo del professore fece trasalire Irvine che dovette subire una ramanzina alquanto lunga.La lezione fu comunque noiosissima.Notaì una coppia di Ragazzi.Uno sembrava avere una cosa stranissima...I suoi occhi gialli.
Irvine pensò subito ad una coincidenza.Non poteva essere lui l'uomo ,o meglio ,quello che cercava.Alla fine della lezione L'uomo si allontanò con la ragazza che gli era seduta accanto.Decise di seguire entrambi.La sua missione era pericolosa e lui non poteva fallire.
 
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Niki Marty
view post Posted on 27/2/2009, 16:22




mmmm...interessante lele xD.....
 
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Lestat de Valois
view post Posted on 2/3/2009, 19:46




ahahahhaah e quelo con gli occhi gialli chi sarebbe? XDXD troppo divertente! continua su
 
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view post Posted on 5/3/2009, 22:07
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Capitolo II- la mia strada

La velocità con cui i due si muovevano era quasi innaturale, la ragazza sembrava arrancare dietro la spinta dei muscoli di lui.
Irvine non poteva permettersi nemmeno un momento di distrazione , ne di decellerare ;
Il ritmo che sostenevano i due tra i corridoi affollati della mensa si tramutò dopo in una breve passeggiata che li condusse al limitare del bosco, laddove gli intricati rami lasciavano posto ad un tappeto di erba ,muschio e qualche licheno.
La ragazza, o almeno così era sembrato di capire ad Irvine ,si doveva chiamare Jasmine.
Probabilmente era un po piu piccola di lui;
Si presentava come una ragazza alquanto volubile, le sue fattezze e la sua solarità sorpresero Irvine che non avrebbe mai immaginato che in vita sua potesse ritrovarsi di fronte una ragazza del genere.
Era molto bella, per quelli che qualche mese piu in la avrebbe definito "i canoni umani";
aveva dei bellissimi capelli neri che le scendevano giu lungo le spalle e toccavano gli abbondanti seni.Aveva labbra carnose e occhi verdi che avrebbero potuto far impazzire d'amore un uomo.
I due cominciarono a parlare e troppo distratti non si accorsero che il giovane si era infilato dietro un cespuglio per ascoltare la loro conversazione.
All'improvviso il ragazzo si girò verso il bosco e Jasmine dovette accorgersi di qualcosa perche punto verso il nascondiglio di Irvine.
Con irruenza scostò le fogle ed il giovane trasalì saltando fuori.
<<e tu chi sei?>>gli chiese quella voce squillante <<cosa stavi facendo? ci spiavi forse?>>chiese con sospetto.
Irvine schiarì la voce era visibilmente imbarazzato ed era ovvio che aveva molto da apprendere ancora su quello che faceva.
<<emh.....si....>>disse con una nota d'imbarazzo ,ma con gli occhi teneva d'occhio l'altro ragazzo che non lo degnava di uno sguardo e rivolgeva la sua attenzione al bosco che aveva difronte.
<<....sei in pericolo..>>le dissi indicando il ragazzo con un gesto del viso.
La sua sfaccettatura però ne fece uscire altra risposta.<<senti non so tu chi sia...ma non voglio essere protetta da niente...nessuno è in pericolo e se adesso permetti me ne vado...>>Irvine vide l'alterazione sul suo viso.La ragazza si allontanò e tornò dal ragazzo confabularono qualcosa poi lei gli saltò dietro la schiena.
Cio che successe dopo fece gelare il sangue del giovane, poichè con velocità sovrannaturale il ragazzo scatto verso il bosco e si addentrò nel folto dopo appena una manciata di secondi.
<<ah.....>>fu l'unica cosa che uscì dalla bocca di Irvine.<<come cazzo ha fatto?>>si chiese a voce bassissima. Forse allora era vero ed era lui quello che stava cercando. Altra soluzione non c'era.
Capiì che stava rischiando la vita, ma dopo tutto lo doveva ad una persona...
Mise la mano nella tasca e toccò qualcosa di metallico. Tirò fuori una catenina d'oro con un bellissimo ciondolo d'oro; L'immagine di una croce in stile bizzantino con dietro un cerchio completamente d'oro.
Strinse il prezzioso oggetto tra le mani.
Era la strada che aveva scelto.<<è la mia strada...>>ripetè guardando il folto.
 
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Rose Evans
view post Posted on 5/3/2009, 22:17




*_*
 
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view post Posted on 29/3/2009, 00:51
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III-Vecchia amica.

Indagare e cercare risposte nella vita degli altri era ormai cosa molto familiare per Irvine. Tutto cio che stava accadendo aveva una logica. Omicidi come non mai prima d'ora e strane creature che si agiravano nel bosco vicino al villaggio. In 18 anni Irvine non ricordava che cio fosse accaduto prima d'ora.
La vita gli era stata sconvolta da quel giorno in cui sua sorella era morta mentre lui era stato scelto per una missione molto importante a New York.
La sua ment volava via in ricordi e sensazioni lontane che il tempo non aveva affatto sbiadito ne tantomeno allontanato dalla sua memoria.
Tutto quel frastuono però imponeva un ritorno al passato, una vecchia amica che lui ricordava sempre 20enne con un sorriso ad illuminarle il volto ed i capelli neri a coprirle la testa.
Alice Cullen era seduta al fianco d'un albero ascoltando musica attraverso un lettore Mp3. Era la storia di una dannata la sua che per anni aveva lottato contro la sete e che dopo l'allontanamento di quello che considerava l'amore della sua vita aveva forse ceduto a sensazioni disumane.
A Irvine non interessava come scoprirlo , era disposto a sacrificarsi purchè il suo sogno avesse luogo un giorno. Si sedette così al fianco di quella vecchia amica e quasi si dimenticò dei problemi che gli stringevano le viscere mentre il suo essere tornava bambino e rincontrava uno sguardo amico.
Alice lo fissava come fosse stato un fantasma, strano ma affascinante.
<<ciao Irvine...>>lo salutò per prima sorridendogli.
Irvine non la guardò nemmeno e con aria indifferente continuò ad aspettare che fosse lei a parlare.
<<come stai?>>gli chiese Alice timidamente dopo un po.
<<come sempre...>>le rispose Irvine un po rude ma con un sorriso. Erano tre giorni che non si radeva come si deve e una leggera barba gli violava il volto stanco.
<<sono qui per farti delle domande...>>già...non era certo tornato a rimembrare i bei tempi andati.
Lei lo ascoltò in silenzio.<<ci sono stati degli strani omicidi in questi giorni...>>l'affermazione lasciava sospesa anche la domanda come se fosse implicita tra loro.
<<...non siamo stati noi...lo sai che non ne facciamo di queste cose...>>gli disse lei.Lui continuò a non guardarla ma fissava un albero davanti a loro.
<<le prove mi dicono il contrario...>>Disse Irvine eppure in cuor suo sapeva che non era stata lei.
<<...forse...>>continuò alice ma Irvine non la fece finire e ne continuò la frase.<<...ce ne sono altri...>>. La cosa lasciò interdetta Alice. Irvine a suo modo di vedere era straordinario...un vero poliziotto...uno che non lasciava nulla al caso ma che analizzava ogni punto e faceva ogni possibile ipotesi senza scartare mai nessuna , anche se la possibilità si avvicinava all'1% lui non la escludeva mai.
Si alzò lentamente e si mise davanti a lei.<<potresti alzarti...>>le chiese e lei gli lancio uno sguard dubioso.<<...fidati di me...>>le disse e lei non poteva che farlo.
Quando gli fu davanti lui senza pensarci l'abbraccio e con le mani indirizzò la testa verso il suo collo.
Irvine sapeva una cosa ...quando uno di loro bele il sangue degli uomini essi non possono farne a meno...se lei non ne avesse bevuto allora non sarebbe potuta essere l'assassino e quindi non l'avrebbe ucciso.
Stetterò così per qualche secondo e da Alice non partì alcuna resistenza...<<irvine...perchè?>>gli chiese a bassa voce ma poi lentamente si staccò per guardarlo negli occhi.
<<scusami...ma dovevo capire...>>disse all'amica.<<0%>>pensò poi.
Le ne fu ammirata, aveva messo a repentaglio la sua vita per cerare la verità; ne era sicura lui sarebbe arrivato molto lontano.
Irvine non le diede il tempo di parlare che riprese per la sua strada camminando a passi sicuri verso la scuola.
 
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