Twilight GdR

Elisha Monet

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-Ellis;
view post Posted on 30/6/2011, 16:41




Nome: Elisha
Cognome: Monet
Razza: Mezzo vampiro
Data di nascita: 12/08/1989
Segno zodiacale: Leone
Età-apparente: 22
Età-effettiva: 22
Potere: > Elisha è in grado di proiettare nella mente della persona a cui si rivolge un universo alternativo a quello reale. Diciamo che pone l’individuo in uno stato d’incoscienza in quanto egli non sarà capace di percepire come vero l’ambiente che lo circonda, ma sarà in grado di averci a che fare pur non potendolo modificare a suo piacimento. Infatti è proprio Elisha ad avere tra le mani le redini di questo posto astratto, poiché è lei stessa a crearlo a seconda delle debolezze delle sue vittime; un posto che riattiva i meandri più remoti della memoria e che agisce sulla parte di cervello che regola i ricordi e le paure dell’individuo, assoggettandolo alle sue stesse emozioni. Nessuno vi può sfuggire se lei resta concentrata sulla vittima.
Descrizione fisica: Alta, circa un metro e ottanta, ha un fisico perfetto, slanciato, magro, da modella. Anche se molto spesso sembra quasi essere "anoressica" data la sottigliezza della sua massa muscolare.
I capelli sono biondi e lunghi, anche se tendenti al castano. Preferisce liasciarli, ma molto spesso per inerzia decide di tenerli mossi, al naturale.
Gli occhi sono verde-azzurro, profondi e lucenti, grandi ma con una perfetta forma lineare. Il naso è sottile, e i lineamenti del viso delicati e dolci, un pò di meno sulla mascella, fatto dovuto (come già detto) al suo fisico magro.
Non si trucca spesso, la sua vera bellezza risalta maggiormente senza cure paticolari. La pelle, rosea, è liscia e molto delicata. Le labbra sono normalmente carnose, ma si accordano perfettamente con il resto del viso. Ama vestirsi bene, anche se per bene intende star comoda con gli abbinamenti più svariati.

Situazione sentimentale: Single.
Foto personaggio: Carattere: Sa cosa sia il male, e in che forme si manifesti, anche se non lo comprende. Questa incomprensione spesso la caccia nei guai.
E' orgogliosa come chiunque altro, ma sa quando mettere da parte l'orgoglio e seguire un profilo basso.
E' timida, impacciata e spesso insicura, si colpevolizza se qualcuno intorno a se sta male. Questa la si interpreta come la conseguenza della sua infanzia da definire "malata".
E' una ragazza che non ama avere a che fare con le persone, è un tipo abbastanza solitario.
Sa stare al gioco. E' un tipo da un carattere difficile da smontare, irascibile, vispa, dal carattere altezzoso quando ha a che fare con qualcuno che non gli piace. Non ha paure, o meglio, se le ha non sa quando sono reali o meno.
Ha un animo tormentato. Ha un indole cattiva e perversa, tendente a far del male agli altri. Ma lei non si rispecchia in questo. Lei si sente buona. Lei non vuole fare del male agli altri.

Storia: Elisha nasce verso l'inizio del XIX secolo, in un paesino vicino alla capitale francese di Parigi, unica figlia adottiva di Francis e Jane De Monferre. Da quando i due si erano messi in casa la piccola, fu praticamente considerata come un dono divino, ma strani episodi cominciarono ad apprestarsi per rovinare la solita quiete della neo-famiglia.
Strano fu, una sera, quando tutti erano seduti a tavola, ciò che accadde. Elisha aveva proposto ai suoi genitori di concederle un permesso speciale per andare in gita con i suoi amici. Loro le negarono il permesso, spiegandole che non era il caso di restar sola con dei coetanei umani e dicendole la verità su ciò che era.
La prese bene, non accadde nulla di importante. Solamente che quello fu il primo delle altre centinaia di ‘no’ che avrebbe ricevuto. Loro non erano cattivi con lei, anzi, sapevano essere un’ottima famiglia. Ma per Elisha era difficile vivere così. Trascorrere la vita chiusa in casa e senza poter mai contare su nessuno per poter trovare svago psicologico, a parte i suoi genitori.
Elisha trascorre la sua infanzia in maniera solitaria, distaccata da tutte le altre persone, per il divieto assoluto dei suoi genitori. Eppure lei si considerava normale. Degna di avere intorno a sè persone come lei. Di avere una vita come tutte le altre.
Non appena fu in grado di comprendere e di riconoscere l'estremo senso di protezione dei suoi genitori verso se stessa, decide di ribellarsi, ma quel tentativo segnò per sempre la sua vita.
Ci fu un violento litigio, cominciò a dar sfogo alla sua rabbia repressa che sfociò in un incendiare quella casa di campagna dove aveva trascorso la prima parte della sua vita, facendo cose orribili a ciò che le stava intorno, ai suoi genitori.
L’indomani, quando Elisha si svegliò, era terrorizzata. Nel guardarsi intorno e riconoscere quella casa che pensava di aver incendiato, essere sempre lo stesso luogo colorato ed arredato impeccabilmente. Era stato un sogno, un brutto sogno. Si alzò, correndo nella camera dei suoi per controllare che stessero bene. Vi trovò sua madre disperata che abbracciava l’esule ed inerme corpo di suo padre. Era morto, un infarto. Troppo spavento. E la colpa era di Elisha. Visse per un periodo con sua madre, sentendo quel fardello sul cuore che nonostante tutto non riusciva a focalizzare, guardando sua madre impazzire giorno dopo giorno, fino a che, Elisha, non capì che quello che era successo era frutto dei suoi poteri da mezzovampiro, e denunciando a sua madre la sua colpevolezza.
Sua madre, sconvolta per l'accaduto, finì per non accettare quelle parole, preferendo di gran lunga l’insanità mentale piuttosto che l’agghiacciante realtà. Proprio per questo impazzì, rinchiusa nel manicomio del paese.
Elisha ne fu sconvolta. Elisha non voleva accadesse tutto questo. Elisha ebbe ucciso e mandato via le uniche persone disposte a starle accanto.
Cominciò a rifiutare il cibo e per periodi prolungati non ne mangiò affatto. Si accorse di non avere nemmeno tutto questo bisogno di farlo. Elisha cominciò a porsi delle domande. Forse lei non era chi credeva di essere. Forse era il caso che ritrovasse la sua identità.
Passò il tempo da sola, a riflettere, a tentare un modo per dimenticare. Elisha continuò a vivere.
Conobbe nuove persone, ma non appena qualcosa andava male, o lei si arrabbiava, le scattava qualcosa dentro che le faceva perdere il controllo. E così la storia continuava a ripetersi.
Si accumularono vittime su vittime, ma lei non voleva che accadesse. Doveva capire perchè le stava accadendo tutto questo. Lei non era cattiva anche se continuava ad uccidere. E per evitare di continuare a girare il mondo tra delitti e rimpianti, decise di fermarsi in una piccola cittadina, provando questa volta, ad agire diversamente. Come? In realtà nemmeno lei lo sapeva. Ma era pur sempre meglio del modo in cui aveva vissuto fino ad ora.

Il personaggio della mia foto è: Misha Barton

Edited by -Ellis; - 30/6/2011, 18:39
 
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.°•. °•. stety .•° .•°.
view post Posted on 30/6/2011, 17:18




CITAZIONE
Elisha è sconvolta. Elisha non voleva. Elisha ha ucciso e mandato via le uniche persone disposte a starle accanto.
Comincia a rifiutare il cibo e per periodi prolungati non ne mangia affatto. Si accorge che non ha nemmeno tutto questo bisogno di farlo. Elisha inizia a farsi delle domande. Forse lei non è chi crede di essere. Forse è il caso che ritrovi la sua identità.
Passa il tempo da sola, a riflettere, a tentare un modo per dimenticare. Elisha continua a vivere.
Conosce nuove persone, ma non appena qualcosa va male, o lei si arrabbia, le scatta qualcosa dentro che le fa perdere il controllo. E la storia si ripete.
Si accumulano vittime su vittime, ma lei non vuole che accada. Deve capire perchè le succede tutto questo. Lei non è cattiva anche se continua ad uccidere. E per evitare di continuare a girare il mondo tra delitti e rimpianti, decide di fermarsi in una piccola cittadina, provando questa volta, ad agire diversamente. Come? In realtà nemmeno lei lo sa. Ma è pur sempre meglio del modo in cui ha vissuto fino ad ora.

Ti converrebbe scrivere anche questa parte al passato remoto, altrimenti il discorso non fila ^^
poi volevo capire una cosa... il potere della tua mezzovampira è appicccare incendi?
 
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-Ellis;
view post Posted on 30/6/2011, 17:42




Modificato, controlla se va bene così^^

Comunque no. Era un incendio, ma poteva essere qualsiasi altra cosa. Diciamo che il suo potere quella notte le aveva permesso di creare quel casino, quell'incendio, perchè arrabbiata, sfogandosi nei suoi sogni con i suoi genitori e col posto in cui aveva vissuto. Era la prima delle realtà 'alternative' descritte nel 'potere' del pg. Più chiaro così? xD
 
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.°•. °•. stety .•° .•°.
view post Posted on 1/7/2011, 08:48




Si, ti ringrazio adesso è perfetta :)

Convalidata
Se devi fare delle modifiche nel corso del GdR apri un post qui sotto e comunica le modifiche che vorresti apportare

Aggiungi alla lista, -->qui<--, il tuo personaggio prestavolto seguendo le indicazioni.

Inserisci il Link della tua scheda con questa Formula:
CODICE
[URL=http://Indirizzo%20scheda]NOME DEL TUO PERSONAGGIO IN •Twilight GdR•[/URL]


Leggi qui come postare le discussioni LINK
=) e buon divertimento
 
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3 replies since 30/6/2011, 16:41   65 views
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