Twilight GdR

Primo giorno di scuola, per ~•Elena•~

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violet
view post Posted on 15/6/2011, 11:22




Claire petit

Queste gioie violente hanno fini violenti. Muoiono nel loro trionfo come la polvere da sparo e il fuoco che si consumano al primo bacio…

Quella mattina stavo ascoltando la musica, in mano avevo gli appunti cosi mentre ascoltavo la mia musica ripassavo anche la seconda materia, in quell'istante molti volti nuovi cominciavano ad entrare nella scuola cheio avevo dovuto lasciare, per un pò per stare con mio padre e cercare un dialogo che non c'èra mai stato.
Ma non avevo trovato il tempo di ripassare la mia materia che già suonò la campanella ed cercavo di entrare, ma vicino agli armadietti cercavo di metterci lo zaino con il mio i-pod e quando avevo fatto noto una ragazza che mi fissava, oddio perchè una ragazza mi fissa? pensòo turbata mentre mi dirigo in classe.
E cosi vado dritta in classe, ma c'èrano molti studenti che già si conoscevano Buongiorno dico per farmi notare anche dal professore che annui dandomi il benvenuto, oddio ma nella fila dove sono io non c'è nessuno ero appena arrivata in un banco vuoto dove solo io non parlavo ma sentivo alcune voci delle ragazze e capii subito che mi stavano squadrando, ma non ci feci caso per la nuova e ripetuta lezione di biologia.

Edited by violet - 15/6/2011, 16:07
 
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view post Posted on 15/6/2011, 12:05
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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Ti do un consiglio :) per stimolare la risposta di altri giocatori amplia di più la descrizione dei tuoi post, soprattutto per quanto riguarda le emozioni del Pg stesso ;)
 
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violet
view post Posted on 15/6/2011, 14:43




ecco si ho fatto ma mi rimane difficile ruolare in terza persona
 
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view post Posted on 15/6/2011, 14:53
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Puoi ruolare anche in prima persona, non è vietato, puoi sceglire tu come ti viene meglio.
 
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violet
view post Posted on 15/6/2011, 15:09




va bene adesso?
 
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~•Elena•~
view post Posted on 16/6/2011, 10:19




Elena

Quella mattina mi alzai più presto del solito. Charlie stava ancora dormendo e pensai di preparare qualcosa di diverso dal solito latte con i cereali.
Preparai il composto per i pancakes e iniziai a prepararli. Tirai fuori dalla dispensa la crema al cioccolato, la marmellata e lo sciroppo d'acero e sistemai tutto sulla tavola.

Era rilassante cucinare, una passione che avevo preso da mio padre. Era lui a preparare colazione, pranzo e cena e mia madre sedeva sempre sul divano a guardarlo, con un bicchiere di acqua frizzante e limone in mano. Quando diventai più grande iniziai ad aiutarlo e lei non abbandonò mai la sua posizione. Diceva che eravamo un bellissimo quadretto da osservare, le due persone che amava di più al mondo; ci amava persino più della danza che studiava da quando aveva 5 anni. Si vantava con gli altri del fatto che a soli 10 anni fossi già in grado di preparare l'intera colazione da sola, mentre lei non sapeva cucinare neanche un uovo sodo. Ed io ero felice… Fui felice fino a quando mia madre non morì. A quel punto i rapporti tra me e mio padre cambiarono. Riprese a cucinare da solo, io sedevo di fronte alla televisione e piangevo in silenzio per non farmi vedere da lui. Iniziarono ad arrivare le baby-sitter, che mi facevano cucinare biscotti e torte con loro, solo per tenermi buona mentre mio padre non c'era. Ed io non potevo fare a meno di rivedere l'immagine di mia madre che ci guardava dal divano…

Sentii odore di bruciato e mi resi conto che, sovrappensiero, avevo lasciato troppo due pancakes sul fuoco. Li tolsi subito e mi asciugai le lacrime; era inevitabile piangere quando ripensavo ai miei genitori. Buttai i pancakes bruciati e finii di preparare il resto. Siccome avevo ancora un po' di tempo prima che lo zio si svegliasse, cucinai anche uova strapazzate e bacon.
Charlie si svegliò, probabilmente a causa dell'odore di bruciato, e venne a controllare. Si mostrò entusiasta della sorpresa e affermò di volermi sveglia presto tutti i giorni.
Promisi di cucinare qualcosa di decente almeno nel weekend e poi salii di corsa a prepararmi per uscire.

Era passato davvero poco tempo da quando ero arrivata a Forks, quindi a scuola avevo conosciuto pochissime persone, per lo più ragazzi che frequentavano il mio corso di chimica. Alla prima ora avevo biologia; andai all'armadietto per lasciare i libri e tenere solo quelli che mi servivano nella borsa.
Non appena chiusi l'armadietto, mi accorsi che uno di quelli vicino al mio era stato occupato da una ragazza.
Probabilmente doveva essere nuova, ma essendo li da poco non potevo saperlo con certezza…
Mi resi conto troppo tardi che la stavo praticamente fissando e purtroppo se ne accorse anche lei. Si girò e se ne andò, sparendo tra la folla.
Oddio non è che ora penserà che sono una psicopatica?
Effettivamente non era educato fissare le persone troppo a lungo, ma l'avevo fatto senza pensarci…
Entrai nell'aula di biologia e… sorpresa!!! La ragazza di prima era lì, proprio nell'unica fila con gli unici posti vuoti in tutta l'aula. Mi sedetti a fianco a lei, sperando di non fare una brutta figura, tirai fuori il libro di biologia e lo aprii sull'ultimo paragrafo che avevamo fatto la volta scorsa.
Subito dopo mi voltai verso la mia vicina e mi presentai.
Ciao, piacere di conoscerti! Mi chiamo Elena Carter e spero di non averti spaventata prima agli armadietti, non era mia intenzione fissarti in quel modo sorrisi incoraggiante e le porsi la mano, come di solito si fa quando ci si presenta per la prima volta a qualcuno che non si conosce, in attesa di una risposta.




 
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violet
view post Posted on 16/6/2011, 10:49




Claire

Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui, chissà quale e quanto importante, aveva sete del mio sangue. Terzo ero totalmente incondizionatamente innamorata di lui


In aula prima della lezione di biologia vidi di nuovo la ragazza che mi stava fissando e si era presentata con il nome di Elena Cater mi presento o no? penso turbata ma dopo mi decido di presentarmi ciao io sono Claire Claire Petit e sono tornata da poco qui a Forks da mio padre e le do la mano, allora ti va di andare da qualche parte dopo la lezione di biologia? chiedo sorridente.
Spero soltanto che non mi fa cacciare in un brutto guaio, la ragazza di nome Elena mi era sembrata all'inizio strana ma poi dopo la presentazione era molto simpatica e generosa. Ma il professore iniziò con la sua lezione di biologia e quando alzò lo sguardo su di me mi chiamò e mi fece andare verso di lui chiedendomi se avevo preparato gli appunti e io glieli dò, ma non faccio intempo ad andare verso Elena che già sento la voce del professore che diceva che non potevo più studiare perchè il mio voto era il più alto di tutti.
Oddio wow cosi non posso più studiare evvai penso mentre mi siedo dalla contentezza ascolto un pò di musica dal mio i-pod.
Ma il tempo si stava facendo sempre più brutto cosi una volta finita la lezione mi ero diretta verso il mio armadietto intenta a prendere l'ombrello, le chiavi per la macchina e la borsa e aspettavo Elena che finiva di prendere le sue cose cosi potevamo andar via insieme

Edited by violet - 16/6/2011, 12:42
 
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view post Posted on 16/6/2011, 11:02
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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Violet puoi ruolare in 1°,2°(XDD) e 3° persona come preferisci XDDD però l'importante è che tu ampli i tuoi post... il mio è solo un consiglio :) Perchè senno poi perde d'interesse la role.
 
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~•Elena•~
view post Posted on 17/6/2011, 17:32




Elena

Per un momento pensai che non mi avrebbe minimamente calcolata, forse non era stata una brillante idea presentarmi in modo così entusiasta…
Dopo un momento però mi strinse la mano e si presentò a sua volta.
Quindi avevo ragione, è nuova qui a scuola… pensai quando mi spiegò di essere venuta a vivere con suo padre da poco.
Mi chiese di andare dopo la lezione a fare un giro con lei e, dopo un momento di iniziale sorpresa (diciamo più di sbalordimento perché non potevo pensare che si mostrasse così gentile e amichevole fin da subito), le risposi:
Certo, volentieri!

Il professore, che era già in aula quando io ero entrata, richiamò l'attenzione degli studenti per poter iniziare la lezione di biologia.
Ragazzi per favore aprite il libro a pagina 71 e completate il test veloce sull'attività enzimatica. Nel frattempo chiederei alla nuova studentessa, la signorina Claire Petit, di raggiungermi qui alla cattedra
Claire si alzò con dei fogli in mano e una penna blu e raggiunse Mr. Molina.
Mi misi a fare quello che il professore aveva chiesto, per paura che poi chiedesse a qualcuno di correggere.
Bene, prima domanda… Gli enzimi sono lipidi/proteine che catalizzano le reazioni biologiche.
Facile, sono decisamente proteine
pensai, soddisfatta della velocità con cui giunsi alla risposta.
Sottolineai la risposta giusta e lessi il secondo quesito.
Gli enzimi reagiscono su reazioni spontanee/non spontanee, aumentandone la velocità…
Ci misi un paio di minuti a ricordare la risposta esatta, ma alla fine, ragionando sul fatto che gli enzimi erano catalizzatori che acceleravano le reazioni lente, optai per la prima alternativa: reazioni spontanee.
Intanto Claire aveva finito di parlare con il professore e stava tornando al suo posto. La frase che Molina disse quando lei non si era ancora seduta, alzò qualche polemica e qualche commento sulla sua bravura, che la accompagnarono fino a quando non si sedette. Le sorrisi di nuovo, e mi voltai sul libro per leggere la terza domanda.
Poco dopo il professore ci interruppe. Fece correggere gli esercizi ad un ragazzo che stava due file dietro di noi, di cui non ricordavo il nome ma che sapevo mi aveva invitata a uscire con lui il mio primo giorno.
Con soddisfazione notai che avevo risposto correttamente a tutto.
D'accordo, grazie Jonathan. Dunque, l'argomento che affronteremo oggi riguarda i processi di diffusione, trasporto attivo e trasporto passivo. Vi faccio una breve panoramica, prima di spiegarvi nello specifico ogni processo.
La diffusione è un processo spontaneo, importante nei microrganismi, in cui c'è uno spostamento di materia da dove è più concentrata a dove lo è di meno. Per quanto riguarda il trasporto passivo, si tratta di un processo non spontaneo che utilizza delle proteine di membrana…

E così via per altre due lunghe, estenuanti, insopportabili ore.
Di certo la biologia non era una delle mie materie predilette, preferivo di gran lunga l'anatomia o l'ecologia… erano senz'altro più semplici e senza dubbio meno noiose da studiare. Ancora mi chiedevo come avrei fatto a ricordare processi e formule per l'esame finale; sapevo però che con un po' di buona volontà ce l'avrei fatta.
E' solo questione di priorità…
In fondo Molina era un bravo professore e non ci avrebbe messo in difficoltà… o meglio, questo era quello che dicevano gli studenti più grandi…
L'aula scivolò lentamente nella semioscurità; il sole svanì dietro una folta coltre di nubi grigie… tempo di pioggia… tanto per cambiare… Non sopportavo che a Forks piovesse così spesso, io ero abituata al sole, mi piaceva abbronzarmi (la mia pelle poi era già un poco scura, come quella di mio padre). Ero tutto l'opposto di mia cugina Bella che, come spesso mi raccontava zio Charlie, era sempre stata molto pallida.

Quando la campanella suonò per segnare la fine della lezione, nonostante tutti si precipitassero fuori con evidente sollievo e felicità, io con calma sistemai le cose nella mia borsa. Anche Claire era uscita, dicendo che mi avrebbe aspettata agli armadietti.
Mentre uscivo dall'aula, cordialmente salutai il professore, che rispose con un entusiasta: Arrivederci Signorina Carter! Ci vediamo alla prossima lezione!
Raggiunsi il mio armadietto con il libro di biologia ancora in mano. Lo riposi insieme ad altre cose per alleggerire la borsa il più possibile. Claire mi stava aspettando, sorridente e con l'ombrello in mano.
Fortunatamente, in previsione del frequente brutto tempo, anche io tenevo sempre un ombrellino (di quelli da borsa) nell'armadietto. Lo tirai fuori e lo tenni in mano.
Okay, sono pronta dissi. Misi la giacca di jeans ed uscii con Claire.
Dove volevi andare? chiesi voltandomi verso di lei.







Posso darti un consiglio anche io tesoro? Nei tuoi post dovresti cercare di essere il più descrittiva possibile, ho notato che nella tua narrazione scorre tutto molto velocemente, mentre dovresti soffermarti di più su alcuni particolari. In questo modo il post risulta più lungo e più semplice da leggere. Cerca di usare frasi più brevi e di fare attenzione a distinguere bene il momento in cui pensi e il momento in cui narri perchè spesso leggendo si rischia di confonderli, sempre per lo stesso motivo.
Parla di più di quello che provi, di se ti senti annoiata, felice, triste, scombussolata, felice... sono sicura che ti divertirai anche molto di più a scrivere i tuoi post :)
Perdonami se ci metto un po' a rispondere ma purtroppo è un periodo abbastanza pieno :P
 
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.°•. °•. stety .•° .•°.
view post Posted on 11/7/2011, 12:00




Un'altra cosa che ho notato adesso...
quando fai delle citazioni sopra o sotto i post (quelle che tu scrivi in grigio) devono essere inerenti a quello che tu esprimi nel post...
la frase "Di tre cose ero del tutto certa. Primo, Edward era un vampiro. Secondo, una parte di lui, chissà quale e quanto importante, aveva sete del mio sangue. Terzo ero totalmente incondizionatamente innamorata di lui" non ha nulla a che fare con una lezione di biologia.
Grazie per aver letto ^^
 
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9 replies since 15/6/2011, 11:22   183 views
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