Twilight GdR

La notte <3, privata ^^

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~•Elena•~
view post Posted on 5/5/2011, 21:17 by: ~•Elena•~





Elena

Pensa a me ogni notte... sognami quando ti senti sola e sarà come se io fossi li con te, non rimpiangermi, non desiderarmi, dammi per scontato come se io fossi soltanto tuo
L'angelo mi guardava, i suoi occhi di brace ardente mi fissavano come se volessero trapassarmi… eppure la sua pelle era fredda e dura come la pietra. Sorrideva, ma il suo era un sorriso enigmatico, impenetrabile…
Non andartene! esclamai in lacrime, mentre la sua immagine si affievoliva, perché voleva lasciarmi di nuovo?
Una risata agghiacciante accompagnò la sua totale scomparsa, una donna… un mostro… eppure era così bella… bella quasi quanto lui.
Ora lei mi teneva inchiodata al terreno, le sue unghie erano conficcate nella carne del braccio e mi facevano male, bruciavano…
Continuava a ridere e in quella sua risata erano rinchiusi tutto il disprezzo e tutto lo scherno che provava. I suoi occhi color rubino, così simili a quelli di Demetri, mi guardavano con intensa malignità.
Stai alla larga da lui... il suo era quasi un ringhio, minaccioso e orribile.


BASTA, NO!!!
Mi alzai di scatto e per poco non sbattei la testa contro quella dello zio. Naturalmente, era stata una mossa sbagliata: dovetti trattenere un grido di dolore per la schiena, il braccio e la mano ancora feriti.
Lo zio Charlie mi guardava, ansioso. Ci fissammo reciprocamente per qualche secondo, dopodiché, notando la smorfia di dolore dipinta sul mio viso, mi aiutò a ristendermi sui cuscini.
Altro incubo? borbottò mentre mi risistemava le coperte addosso.
Non risposi, sentivo le guance ancora umide… avevo pianto davvero? Forse era stato quello a svegliare lo zio.
Sono parecchi da quando hai avuto l'incidente nella foresta…
Mi spiace darti tanto da fare zio… dissi, evitando di guardarlo direttamente negli occhi.
E di cosa ti devi dispiacere? Non è stata colpa tua… Il dottore dice che sei stata la terza nella stessa settimana, doveva trattarsi di un orso o un lupo…
Restammo in silenzio qualche minuto, lui si era seduto al bordo del letto e sentivo il suo sguardo addosso.
Dici di non ricordare nulla…
No, infatti… sono svenuta quasi subito…
Quanto ancora avrei dovuto ripetere quella bugia? Avevo vissuto tutto, sofferto quelle torture una per una, per quanto mi sforzassi non riuscivo a dimenticarlo.
Sono passati due mesi… insistette Magari col tempo ti verrà in mente qualche dettaglio in più…
Se ricorderò qualcosa te lo dirò
Sembrò più tranquillo. Si alzò ed andò a risedersi sulla poltrona che aveva messo accanto al mio letto per le notti come quella.
Non sei obbligato a restare… vai a riposare in camera, domani devi alzarti presto…
Sei sicura?
Si certo, sto meglio ora…
Non mi parve convinto, ma mi ascoltò comunque. Se ne andò facendomi giurare che di qualunque cosa avessi avuto bisogno l'avrei chiamato e lasciò la porta aperta dietro di sé.
Volsi lo sguardo alla finestra chiusa, nel vetro si rifletteva la pallida luce della luna.
Dopo che Charlie mi aveva trovata nella foresta, circa due mesi prima, eravamo corsi all'ospedale di Forks. Il dottor Cullen, che a quanto avevo potuto capire è il genero di Bella, era fuori città e mi aveva assistita l'altro capo-reparto, un dottore tedesco di cui non sapevo ancora pronunciare il nome. Dopo l'operazione (avevo perso molto sangue e circa il 50% delle ossa del mio corpo erano fratturate, quindi si era reso necessario operarmi) ero rimasta ricoverata in ospedale per circa un mese o poco più, durante il quale ero stata aiutata da una fisioterapista molto paziente. Fu in quel periodo di tempo che iniziarono gli incubi… all'inizio erano frequenti, poi mano a mano, erano diventati più rari anche se ugualmente spaventosi. LEI era sempre presente, la sua risata mi rimbombava nella testa in continuazione…
Il dottore mi aveva concesso di tornare a casa, a patto che restassi a letto e che non facessi sforzi per muovermi. Ogni giorno, dalle 10 alle 11, continuavo le sedute di fisioterapia per recuperare la mobilità delle braccia e del busto.
Avevo fatto molti progressi, ma anche se le ferite si erano rimarginate e i lividi erano spariti, molte ossa erano in fase di assestamento. Sapevo che ci sarebbe voluto molto, non vedevo l'ora che il dolore sparisse… volevo allontanare da me il ricordo di quella notte spaventosa…







Edited by .°•. °•. stety .•° .•°. - 19/6/2011, 23:49
 
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4 replies since 5/5/2011, 21:17   131 views
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