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Impossible Dreams, privata - x Demetri (e Jane??)

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Hatrax
view post Posted on 9/12/2010, 00:15 by: Hatrax
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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Demetri

L'amore trasforma il tempo e lo rende relativo, semplice e fugace, ai più esso, in verità, appare come un'enorme sfera, lungo la cui superficie è facile perdersi ed allo stesso tempo facile ritrovare casa[..]

Cosa apparve nella mia mente in quegli istanti idilliaci? La forza di aver vinto mi stava schiacciando l'anima, a tal punto che forse non sarebbe bastato nemmeno quel futuro atto d'amore, quel bacio, che di li a breve sembravamo destinati a scambiarci con violenza, la stessa con cui la vita ci aveva sempre trattati. La stessa che agognavamo segretamente in noi stessi.

Era chiaro , almeno a me, che Heidi non avrebbe chiesto altro che quel bacio, quella violenza, la stessa con cui mi ringhiava, toccando le mie labbra leggermente con le sue, il suo alito già era nel mio confondendolo e mi regalava una gioia incredibile.
Mi rendeva finalmente felice, di li a poco avrei soddisfatto la mia più grande necessità, forse addirittura sarei andato oltre quel semplice bacio.

Le sue parole aggressive e menefreghiste non facevano altro che aumentare la mia voglia di appoggiare le mie labbra sulle sue.
Appoggiò le mani contro il mio petto e lentamente mi spinse fino a portarmi appoggiato con la schiena contro il parapetto, oltre il quale sarei caduto nel vuoto.
I nostri occhi stavolta avevano la stessa espressione, lei pensava di ingannare con le parole ciò che io , leggendo i suoi pensieri, capivo semplicemente dai suoi occhi.
La sua voglia selvaggia si mescolava con la mia creando un intreccio vero e reale di coscienza e di influssi metafisici.
L'anima non era semplicemente una fantasia dell'uomo, essa era reale e nasceva come pura nel neonato, per poi essere sporcata in vita e rilavata, la nostra però era perennemente nera.
Anime di questo genere non possono che amarsi scontrandosi tra loro, attraverso la violenza e la perversione, in un certo senso questo tipo d'amore sosta prima nella stazione dell'odio e vi resta per molto tempo, poi il treno riparte inesorabile ed attraversa le gallerie dell'amore.

Non avrei mai potuto dire che non fosse vero .
Che quel tocco mi facesse diventare matto, che perfino la mia calma mentale potesse venire meno, che addirittura lei potesse leggere il desiderio nei miei occhi sanguinari .
Ormai mi stavo arricchendo di quei momenti, assimilando più le sensazioni e le emozioni che la verità dei gesti in se per se.
Dovetti ammettere a me stesso che in quel momento mi sentiì vivo e che il mio piacere mentale era salito alle stelle. Per la prima volta dopo la mia trasformazione risentivo , ovviamente soltanto nel mio animo e nella mia mente, il cuore, che come riattivatosi dal sonno eterno, ribatteva nel petto.
Era come se in quell'istante mi fossi convinto che un vampiro potesse avere emozioni, potesse addirittura provarne di nuove rispetto a quelle che da mortale avevano animato il suo petto.
Probabilmente era follia la mia ma se non fossi stato folle non sarei mai salito sul tetto quella notte, se non fossi stato folle non mi sarei spinto tanto lontano dalla realtà di me stesso allontanandomi dalla mia dimenzione e dalla veridicità e coerenza dei miei pensieri.

Ormai le nostre labbra si toccavano , ma non eravamo ancora sfociati nel bacio vero e proprio.
Ogni volta che muoveva le labbra per parlare toccava le mie che si muovevano con le sue, il bacio era già cominciato e nemmeno lo sapevamo, emulavo le sue parole con le labbra seguendo quelle di lei che, poi, fece lo stesso seguendo le mie quando parlaì io.

Non me la dai a bere nera anima d'una donna.

Le mie mani strinsero i suoi fianchi avvicinando possentemente il suo corpo al mio, i nostri occhi parlavano delle nostre voglie senza che il corpo dovesse dimostrare altro.
Poi le mie labbra si aprirono leggermente, e le sue seguirono le mie, per poi richiudersi facendo schioccare quel leggero suono di labbra bagnate che si toccano, il suono più bello ed irriconoscibile del mondo.
Ormaì trattenevamo semplicemente i nostri istinti , prolungando l'attesa cresceva la voglia e lo leggevo nei suoi occhi che se non l'avessi baciata adesso sarebbe potuta morire e, lo ammetto, stessa fine avrei fatto io .

Hai solo paura, stupida donna. Paura che , siccome non hai mai trovato uomini veri, che adesso io ti tratti da donna vera quale sei, Lussuria.

Addirittura così la andaì definendo , con il nome dell'aggettivo che più la contraddistingueva da tutte.
Dicevo ciò che pensavo, Heidi riteneva che tutti gli uomini fossero a lei inferiori poichè da lei attratti e succubi senza che nessuno fosse in grado di attrarre lei.
Era proprio questo quello di cui lei aveva più profondo terrore: innamorarsi di qualcuno. Provare ciò che tutti provavano per lei, aveva paura di desiderare nella stessa misura.
Suo malgrado aveva incontrato , 500 anni fà, chi era riuscita ad attirarla subito, qualcuno che riuscisse ad eguagliare , sostenere ed anche, in rari casi però , va sottolineato, il suo stesso ego.

Aprì ancora le labbra e le chiusi leggermente, lei mi seguì ancora un altro suono scaturì dalle nostre secche labbra che si incontrarono.

Più di tutto hai terrore di aver trovato un uomo a te pari, capace di tenerti testa. L'hai trovato , donna, ora fa silezio e goditi questo momento , goditi questi baci e goditi questa violenza che già da troppo tempo desideri.

La mia voce manteneva lo stesso tono in ogni frase, solo nell'ultima lascia', volontariarmente, trasparire il mio più profondo desiderio di lei.
Ormai le nostre personalità si desideravano talmente tanto che non si poteva più arginare il fenomeno, doveva per forza trovare un riscontro fisico, nel bacio e nel tocco violento e forzuto.

Sentivo i suoi seni quasi scoperti contro il mio petto, ero convinto che se fossimo stati ancora umani i nostri respiri sarebbero stati affannosi e la nostra voglia sarebbe stata infinita e palpabile.
Da vampiri tutto ciò avveniva ad un livello superiore della mente che andava al di là del semplice tocco fisico, così si amano gli dei.

Le mie labbra si aprirono definitivamente appoggiandosi con violenza alle sue, le nostre teste si spingevano l'una contro l'altra e le nostre bocche, vogliose e voraci, mangiatrici e divoratrici di sangue e carne umana, si aprirono permenttendo alle nostre armi, forse tra le più potenti, di passare ed incontrarsi.
Quelle armi della dialettica , della provocazione, dell'odio esplicato, della malignità in persona, erano le nostre , affilate e morbide , allo stesso tempo e modo, lingue.
Ora si sfidavano in un duello infinito, un vortice che comprendeva una passione ed una violenza mai viste.
Adesso entrambi ci saremmo sentiti vivi, liberi da quella pelle morta e da quegli organi ormai fermi da secoli, ci saremmo elevati al di sopra di noi stessi per raggiungere addirittura una sorta di orgasmo spirituale.
Placare la nostra unica, vera , necessità comune ci avrebbe resi per sempre consapevoli di noi stessi.

Un istante dopo portaì le mani sui suoi glutei e l'avvicinaì ancora di più a me, con la violenza fisica che tanto desiderava e che desideravo io, quasi a farla salire addosso a me, quasi a farla mia in quell'istante.
Dovevo ammettere a me stesso un'altra sconfitta: se ne avessi avuto l'occasione l'avrei fatta mia quella stessa notte.

Il momento in cui due autocoscienze diventano consapevoli di se è il momento dello scontro, non della amore.
 
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9 replies since 1/12/2010, 14:38   639 views
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