Twilight GdR

A Little Piece of Heaven

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'monkey
view post Posted on 12/12/2010, 11:38




Jasper

Già visto. Vecchio. Identico al precedente. Noioso.
Era da... spostai gli occhi sull' orologo che avevo al polso, per vedere quanto tempo fosse passato da quando mi ero appostato nel candido salotto immacolato di Casa Cullen.
Da ben quasi un minuto e mezzo, che mi sono appostato qui, con la (vana) speranza d' ingannare il tempo.
M' illudevo da solo. Come avrei mai potuto trovare qualcosa di minimamente interessante da guardare in quella scatola con le antenne?
Anzi no, le antenne non ce le aveva più. Qualche geniaccio della tecnologia aveva deciso di toglierle, per rimpicciolirne le dimensioni e dare più spazio allo schermo, in modo da riuscire a rendere ancora più succube, chi la guarda, perchè in una retrogada intelligenza si potrebbe benissimo pensare: Grande= Bello.
In certi casi, dovevo ammettere che questa equivalenza non poteva essere più azzeccata, ma non mi ero mai curato d' attestarne la veridicità. Non è il mio genere, si può dire.
Inoltre, grazie a questa fantastica trovata, ci ritroviamo uno di questi aggeggi praticamente in ogni stanza.
Ai miei tempi, queste cose non esistevano. Avevamo escogitato altri modi per trascorrere piacevolmente il tempo, e quando questa cianfrusaglia ingombrante ha fatto la sua comparsa, l'ho semplicemente ignorata.
A quei tempi avevo altro a cui pensare. Quando Alice mi costrinse a guardarla per la prima volta, rimasi stupito dal modo in cui sembrava guardare quel macchinario. Sembrava coinvolta ed interessata.
L'ho sempre considerata una donna fantastica, piena di decine di qualità, fra cui una di quelle che apprezzavo maggiormente, era senza dubbio l' intelligenza, che mi fu subito palese.
Ma, ricordo, che in quel momento pensai avesse qualche problema; che il suo acume avesse risentito di una cattiva influenza, da cui anche Emmett probabilmente era stato contagiato.
Continuai a fare zapping sulla tv, profondamente annoiato.
Mi resi conto di star girando tutti i canali che il satellite ci permetteva d' avere ed, improvvisamente, mentre continuavo il mio giro di perlustrazione alla ricerca di qualche programma minimamente interessante da guardare, la sintonizzazione si fermò su un canale dalla dubbia moralità.
Schifato, questo era decisamente peggio di tutto il resto di programmi- spazzatura, mi chiedevo come certa gente depravata potesse guardarli ed esercitai più pressione sul pulsante che avrebbe dovuto cambiare all' istante trasmissione.
Invece, nulla, ad eccezione di una scritta che comparve sullo schermo:
"Si prega di sostituire le batterie del telecomando, esse potrebbero essere scariche."
Potrebbero? Potrebbero?
Mi alzai all' istante dal sofà su cui mi ero pigramente e comodamente sistemato, iniziando a pensare cosa avrei potuto fare. Una parte della mia mente riuscì a farmi vedere il lato positivo: perlomeno ora avrei saputo come trascorrere il tempo.
Innanzitutto, dovevo cambiare.
Maledetto Emmett e la sua pigrizia, se è stato davvero lui. Aveva una pessima reputazione in certi campi.
Di certo non è la prima volta che compare un messaggio di questo avviso, ma sicuramente lui (il colpevole), l' ha lasciato volontariamente perdere per mancanza di voglia di scrollarsi dall' impronta del suo corpo che aveva lasciato sul divano del salotto.
Andai velocemente vicino alla tv, tastando sulla sua superficie, alla ricerca di qualsiasi cosa che si sarebbe potuta schiacciare. Pensavo che tutto sarebbe andato bene, invece mi sbagliavo.
Trovai sfortunatamente quello per l' aumento del volume, e il suono del programma iniziò a propagarsi per l' intera stanza.
Accidenti! Dannata tecnologia! Avrei finito col romperla, se poi non avessi saputo che Alice mi avrebbe costretto ad andare a comprarne una nuova, in sua compagnia, essendo io il responsabile, non avrei avuto scampo.
E tutti sanno che, quando si va a fare acquisti con Alice, la cosa che si finisce con il comprare non è mai una, ma decine, centinaia, di più.Dipende quanto rimane aperto il centro commerciale, di conseguenza, il desiderio di dileguarsi, aumenta proporzionalmente con l' entusiasmo di mia moglie che, a sua volta, cresce d' intensità in base alle varie caratteristiche del centro di tortura.


Alla fine, staccai la spina, ed un irreale silenzio si diffuse nell' aria, inebriando la mia mente.
Così va molto meglio.
Decisi di allontanarmi velocemente dal "luogo del reato" (non si sa mai che qualcuno abbia sentito o, ancor peggio, visto, della mia disavventura) e pensai fosse il caso d' uscire e cambiare aria, con l' intento di riuscire finalmente a rilassarmi.
Non mi allontanai, i miei passi non mi portarono più lontano dello spiazzo d' erba da cui era circondata la casa. Sembrava essere tutto tranquillo: Forks oggi era coperta dalle usuali nuvole grigie, che spesso e volentieri venivano a coprire il suo cielo azzurro, e i raggi del sole, che avrebbero mostrato la vera natura della mia Famiglia.
In fondo, non disprezzavo questa modesta cittadina.
Il caos delle grandi metropoli in cui ci siamo ritrovati a vivere durante tutti questi anni, mi irritava. Non perchè provassi una naturale ritrosia nei confronti della folla, il motivo bisognava semplicemente ricercarlo nel fatto che tutto ciò di cui avevo bisogno, era un clima sereno e pacifico, che solitamente le immense città sostituiscono con una perenne frenesia.
Anche se, anche l' atmosfera qui a Forks stava inesorabilmente mutando in questi ultimi tempi: l' arrivo di Demetri, era stato totalmente inaspettato ed è tuttora non gradito.
Dopo la scampata battaglia di pochi anni fa, i Volturi sono diventati un sinonimo di "spiacevoli risvolti", da cui avevamo cercato di tenerci alla larga. Con scarso successo, a quanto pare.
Sospettavo che, prima o poi, avrebbero progettato e messo in atto un piano per nuocerci, ma non credevo l' avrebbero fatto in così poco tempo e, elemento che più mi fa preoccupare: non si sarebbero privati di una Guardia del calibro di Demetri senza alcun motivo.
Quindi, avevamo dei problemi.
Diceva che era stato mandato per proteggere Renesmee, ma chi vi può credere?
La volevano uccidere, e il non esserci riusciti, deve essere stato uno squarcio nella loro istituzione, oltre a questo, pensavo con quasi assoluta certezza, che non avrebbero potuto provare altro se non risentimento, nei confronti di mia nipote.
Perciò, il motivo per cui quella Guardia è qui, di certo non rispecchia le sua parole, ma allora: come fare a smascherarlo e capire realmente quali siano le sue intenzioni?
Avremmo dovuto fermarlo prima che iniziasse a muoversi per portare a compimento il piano dei suoi Signori, prima che fosse troppo tardi, ma non era un Volturo per nulla: difficilmente avrebbe lasciato trasparire informazioni a noi utili in seguito ad un semplice sbaglio personale, avremmo dovuto indurlo noi stessi a raccontarci involontariamente ciò di cui avevamo bisogno.
Bisognava solamente capire il modo in cui si possa riuscire ad imbrogliarlo.. come se fosse un' operazione semplice.
Mi lasciai cadere all' ombra di un albero, lasciando che il vento attraversasse i miei capelli con la sua leggera brezza. Era una sensazione piacevole, che mi trasferiva la serenità che in questi ultimi tempi stava mancando, un piccolo pezzo di Paradiso per i miei travagliati pensieri. Magari, questo delicato tocco che accarezzava la mia pelle, mi avrebbe aiutato a trovare una soluzione.
 
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