Twilight GdR

Paris

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Quebec19
view post Posted on 22/5/2010, 16:41




Daniel

Ero a Parigi per lavoro. Questa città,la città dell'amore mi aveva sempre affascinato con tutte le sue luci e la Torre Eiffel così imponente e illuminata. Il francese non era una lingua aspra come lo poteva essere l'inglese o il tedesco, tutt'altro! Era musicale e vellutata..
Amavo camminare,per dire che mi ci ero quasi abituato, nei principali viali, illuminati da lampioni e dalle vetrine dei negozi che vendevano lingerie pregiata o dei ristoranti alquanto raffinati. Per le strade sentivi odere di baguette e croissant e non potevi che avere un certo languorino sentendo questi invitanti profumi.
Usavo la camera dell'albergo solo per dormire e ci tornavo soltanto la sera tardi quando mi ero saziato abbastanza di ammirare la capitale francese.
 
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†Heidi~
view post Posted on 23/5/2010, 09:48




Heidi

Parigi - Maggio - Ore 20.30

Parigi...puah! Non avrei scambiato l'arte, l'indole calda e la "cucina" italiana per nessuna "lucciola" o romanticismo! Non che, tral'altro il romanticismo fosse il mio stile preferito...Non era nemmeno la miglior tecnica di persuasione e ammaliamento esistente al mondo. Imbattibile ad usarla, mi dilettavo comunque poco nel ricorrere a lei...charme, intriganza e passione per me restavano e restano le armi migliori.
E poi i francesi sono cosi...rozzi! Cosi...sporchi! Cosi trasandati! Cosi presuntuosi e superficiali! Non si direbbe, vero? Beh lo sono sempre stati, solo che col tempo hanno imparato a nasconderlo con usanze e immagini raffinate. Di tutto merito...sicuramente. Ma si sa, l'odio tra inglesi e francesi è secolare e il mio sangue, per quanto ora saturo e inumano, è britannico fino al midollo. E poi la storia si ricorda dell'Inghilterra più che della Francia, passata alla storia per una stupidissima rivoluzione! Il re Sole non potrà mai comparare la grandezza dell'imponente e meravigliosa Elisabetta I di Inghilterra. Io, vestita come una delle più ricche dame di corte, ero li, l'ho vista, ho visto l'oro colare dalle sue mani e diffondersi in tutta la grande isola...la libertà, la forza, l'indipendenza, la ricchezza, l'abbondanza, l'esplosione dell'arte, Shakespeare, la libertà di religione, la fine dei roghi e delle torture nei confronti di povere donne innocenti che come me erano state chiamate streghe o eretiche. Beh si, ogni tanto Aro mi lasciava tornare in patria, magari con la scusa di qualche lavoretto qua e la nella mia terra. Ed era lo stesso motivo per cui adesso mi trovavo a Parigi. Aro sapeva quanto mi piacesse viaggiare e, da bravo "edonista" quale era, non faceva mancare mai nulla che arrecasse benessere a noi e a se stesso. Inoltre, anche non reputandomi all'altezza, Demetri, Felix, Alec e Jane erano impegnati altrove: questioni di massacro e torture. Per quanto a volte gratificasse anche me andare oltre l'uso del mio potere, cosa che non mi riusciva affatto male, non è mai stato da me ricorrere a tali bassismi per raggiungere i miei scopi con la stessa "violenta" e repentina efficacia. Io ho una mente molto più complessa, articolata e sfaccettata e non mi accontento di qualche carneficina, se non ogni tanto per gioco o per dar sfogo a quella che in fondo è la mia natura. Ho bisogno di qualcosa che sia mentalmente più stimolante e appagante. Qualcosa di meno ovvio, di meno prevedibile, qualcosa di più accattivante. Qualcosa forse, di più perverso. E poi appartengo ad un rango e ad un clan che non può permettersi palesi barbarie, ma solo...CLASSE! E Aro sapeva che in questo ero sicuramente la migliore...dopo di lui ovviamente. Demetri era una grande mente, un cacciatore spietato e impeccabile, Felix era probabilmente il più forte e terrificante di tutti noi senza nulla togliere alla sua composta e imponente virilità, Jane, con la sua caparbietà priva di giudizio tipica della tenerà età in cui era stata intrappolata per sempre, era sicuramente la più tremenda. Ma per un'azione davvero "diplomatica" e di stile come quella per cui ero stata mandata...servivo io! In caso di scontro, in ogni caso, difficilmente avrei avuto la peggio. Ero una tra le più veloci e questo mi avvantaggiava sia l'attacco che la fuga.

Presi una suite a "L'Etoile", un cinque stelle con vista sulla Senna e sulla torre Eiffel, godendomi, per quanto fosse possibile, il panorama dell'enorme balconata barocca della mia stanza. Approfittai immediatamente dei miei sensi da vampiro per "sentire" meglio: cicaleccio nei Cafè, profumo di rose e croissant mischiato a quell'insopportabile lezzo tipico della pelle dei francesi ( l'igiene non è mai stato il loro forte), miriadi di tacchi di scarpe sull'asfalto, lievissimi tintinnii di gioielli e souvenir all'interno dei negozi nella via commerciale principale, lo sciabordio leggero del grande fiume, la placide quiete ovunque, il fruscio di erba e alberi immobili nei giardini, la vita attiva e scalpitante in loro, il vento tiepido, calmo, eppure così sonoro e intonato per i miei timpani....centinaia di cuori palpitanti, tutti con lo stesso canonico ritmo, qualcuno più ansioso, qualcuno più emozionato, alcuni più felici, altri dormienti...alcuni immobili e gelidi come la loro inscalfibile pelle immortale, ma uno...uno solo scalpitava cosi violentemente tanto da poterne avvertire l'immenso calore, forza e innaturalità anche a centinaia di metri di distanza. Non era di certo emozione, non era di certo un caso, vista la rarità della sua condizione: un ibrido. Lo avevo trovato...Aro e Demetri ne avevano seguito le tracce per anni senza mai riuscire a prenderlo o localizzarlo con esattezza. Ma avevano appreso e riferitomi quanto bastava sapere su di lui: una ragazzo dal cuore nobile e sensibile a cui piaceva giocare a fare l'eroe. Nonostante l'accordo con i Cullen riguardo la loro nuova mascotte (riconosciuta la sua natura "abbastanza" innocua per tutti NOI) ne Aro, ne io, ne molti altri di noi, sopratutto Caius, avevamo rinunciato e camabiato idea sulla questione "ammazza l'ibrido". I maschi in particolare erano pericolosi: i loro denti erano velenosi, il loro contatto con gli umani troppo stretto, naturale, spontaneo e per questo rischioso, e l'atteggiamento egocentrico e altruista di questo Daniel era intollerabile e altamente nocivo! Ucciderlo? Noooooh...figuriamoci! Aro voleva solo "parlare" con lui ed io avevo il compito di "negoziare e prelevare" fino a Volterra. Tipico, ingegnoso e ammirevole da parte di Aro far passare l'ipocrisia per buon senso, etichetta, tradizione e bon ton! Il mio potere era ben attivo anche tra i vampiri...quando giunsi a Volterra con Aro, più di mezzo millennio fa, a primo impatto, e spesso tutt'ora, nessuno restò indifferente alla mia bellezza. Riuscii a suscitare persino un certo interesse in Marcus, ormai cosi lontano e passivo verso tutti noi. Anche la diffidenza di Caius sembrò vacillare. Una creatura per metà umana non sarebbe di certo stata un problema per me.

Con un balzo rapido, deciso, aggraziato e fulmineo, invisibile all'occhio umano, mi levai verso il cielo stellato per qualche secondo, in direzione di quel battito frenetico e di quell'odore inconfondibile e strano, piombando in una buia viuzza secondaria alla rustica e pittoresca via dei Cafè in centro. L'aria calda e accogliente del quartiere mi avvolse e disinvolta mi mischiai alla ludica folla serale del grande viale. E lo vidi. Capelli corvini, grandi ed espressivi occhi di un'azzurro inauditamente accesso, corporatura statuaria e non troppo pallida...le guance velate di rosso. Un giovane davvero avvenente, ignaro del suo fascino, dato il suo atteggiamento abbastanza ingenuo. Sarebbe stato un vero piacere avevre a che fare con lui...senza dubbio. Ghignai in modo fascinosamente accattivante, poi riassunsi un aria formale, raffinata, schiva ma sicura, in perfetta armonia col mio tailleur blu notte, le mie scarpe decoltè rosso fuoco i mei capelli fulvi raccolti in un morbido chignon. Un'aria da esperta, professionalissima e disperatamente affascinante diplomatica di mestiere.
Lo raggiunsi con pochi, piccoli, pacati ma rapidissimi passi, rimanendo spaventosamente immobile di fronte a lui in tutta la mia maestosa e innaturale bellezza e fascino soffocante, quel fascino che aveva risvegliato i sogni più reconditi e proibiti di miriadi di uomi. Con i miei occhi scintillanti come rubini, lo guardai diritto nei suoi con espressione contenuta, altezzosa, placida, dura nella sua ambigua cordialità. Infine la mia voce linda e sottile risuonò distaccata, formale, ma spavalda e inquietante nell'aria, mischiandosi al ronzio della folla e sovrastandolo contemporaneamente.

Buona sera, Signor Martin....credo che io e lei dovremmo parlare...

SPOILER (click to view)
spero che non sia troppo lungo e che ti piaccia la piega che ho dato alla storia...volevo renderla movimentata, non la solita ruolata tipica dei primi incontri..XD
 
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Quebec19
view post Posted on 23/5/2010, 16:05




Daniel

L'aria parigina per quanto ricca di profumi raffinati e ricca di luci ipnotiche, mi dava una strana sensazione. Ero percorso di tanto in tanto,cosa alquanto strana, da lievi brividi. Percepivo in minima parte il calore o il freddo che mi circondavano,riuscivo a percepirli per lo più in base a calcoli matematici, in base all'origine del vento o guardando solo il cielo. La mia mente sviluppava questo genere di abilità man mano che gli anni passavano.
Da quando avevo scoperto la mia natura,avevo studiato la mia specie e mi ero accorto con grande orrore che la mia crescita si er bloccata irrimediabilmente ai 17 anni. NON POTEVO MORIRE! C'è chi darebbe tutto l'oro del mondo per essere immortale,ma se lo potevo essere fuori, non lo potevo essere nell'animo,le persone che amavo..non avrebbero vissuto per sempre! Che vita sarebbe stata la mia? Non di certo una passeggiata..
Ad un tratto qualcosa ruppe il filo dei miei pensieri, un lieve fischio vicino al mio orecchio sinistro, preceduto da una piccola folata di vento..
Sentii improvvisamente la presenza di qualcuno alle mie spalle e cautamente mi voltai.
Una ragazza, usare il termine bella avrebbe di certo sminuito il suo fascino..
Era,era..l'aggettivo proprio non riuscivo a trovarlo.
Buona sera, Signor Martin....credo che io e lei dovremmo parlare...
La guardai sbarrando gli occhi..come,come faceva a sapere il mio nome?
Lei chi è?
Le chiesi soltanto, con un filo di voce..
 
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†Heidi~
view post Posted on 23/5/2010, 17:08




Heidi

Se fosse stupefatto dal mio aspetto o, data la sua domanda, dal fatto che io conoscessi il suo nome non aveva importanza. Forse lo stupore e la sorpresa dell'uno e dell'altro caso si stavano accavallando, dando origine in lui ad una sensazione sgradevole, mista tra panico e fastidio. Da cosa lo deducevo? Semplice: il suo cuore, già di per se dal battito inumanamente accelerato, stava battendo ancora più rapidamente, una rapidità alla quale un essere umano non sarebbe sopravvissuto, vittima di un infarto certo. Ma non era vera e propria paura, piuttosto un sentimento che nasceva dalla sua indole prevenuta e determinata quanto nobile e prudente, palese nell'improvviso cipiglio che adesso solcava la sua fronte dipingendo sul volto di quell'ibrido un'espressione non spaventata, ma molto, molto diffidente. Infine la sua voce. Probabilmente anche per via del mio potere ammaliatore su di lui, era venuta fuori con poco fiato, un timbro che probabilmente un mortale non sarebbe stato in grado di percepire. Ad ogni modo era un tono che sapeva ben poco di paura, piuttosto era intriso di tensione, come colto di sorpresa da qualcosa di talmente bello per non essere terribilmente e palesemente pericoloso o misterioso.
Istinto da vampiro, istinto da predatore, l'istinto da animale che riesce sempre a fiutare la verità, il pericolo oltre l'apparente bellezza di ciò che vede. Ne aveva acquisito gran parte anche lui, quanto bastava affinchè potesse intuire il vero in modo molto più chiaro rispetto ad un essere umano (che in genere, intimorito da ciò che sente più che altro nel suo inconscio, tenta di stare alla larga da noi ma viene alla fine comunque attirato da ciò che siamo: del resto il pericolo è come una calamita per menti limitate come quelle dell'uomo e noi poichè d'altro canto ha sempre un volto stupendo, malgrado non ne abbia per niente bisogno ) ma probabilmente non a sufficienza per avere abbastanza immunità dal mio potere, tanto da poter reagire malgrado l'inevitabile e forte ammirazione che qualunque vampiro avrebbe provato di fronte la mia figura.

Senza muovermi ancora di un solo muscolo, accennai fulmineamente un sorriso accattivante, divertito ma freddo (un gesto che solo Daniel avrebbe potuto vedere), sciogliendo definitivamente le briglie al mio potere: la mia bellezza, il mio fascino, la mia grazia, il mio charme infiniti, intriganti e sicuri più che mai.

Dovremmo parlare in un posto più appropriato...NON CREDE??....SE VUOLE SEGUIRMI.....PREGO....

risposi semplicemente con voce melliflua e salda, sebbene ancora lineare, fredda e distesa, colma di garbo e sicurezza.
Avrei rimandato a dopo l'ipocrisia delle scuse per non essermi presentata subito. Nella mia posizione non avevo nessun tipo di scrupolo. Ma Aro a queste cose teneva molto e io devo a lui tutto ciò che ho imparato...o quasi. Insomma, avrei "onorato" le usanze...ecco!
Quante possibilità avrebbe avuto di rifiutare? Praticamente nessuna...di certo non avrebbe obbedito alla mia influenza senza fiatare, ma ad un invito COSI'...non poteva proprio rinunciare. Non era nella posizione o con la possibilità di farlo. Troppa gente in giro per rifiutarsi e fare una mossa avventata come fuggire o attaccarmi ( nel secondo caso avrebbe inoltre solo danneggiato se stesso)....e troppo poca forza per RESISTERE totalmente.

Fatto "l'invito", lentamente gli diedi le spalle con eleganza, sensualità e sicurezza, facendogli un lieve ed eloquente cenno col capo per fargli intendere di seguirmi.

 
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Quebec19
view post Posted on 23/5/2010, 17:51




Daniel

In momenti come quelli avrei dovuto ostentare sicurezza,ma non so come nè perchè non ci riuscivo. La mia diplomazia era svanita così come la calma e la lucidità. Come mai quella ragazza,venuta da chissà dove, sembrava conoscermi?E cosa voleva di preciso da me?
I suoi capelli si muovevano in sincrono con le pieghe del vestito da sera. Lei, incurante delle gambe scoperte e della notevole scollatura, sembrava sfoggiare con disinvoltura il suo corpo,sapendo di per certo che nessun uomo sarebbe riuscito ad apporle alcuna resistenza,o soltanto toglierle lo sguardo di dosso.
Avevo capito fin da subito che si trattava di un vampiro,ma non capivo perchè stesse usando queste tattiche da prima donna con me.
Quando mi chiese di seguirla,il raziocinio mi consigliò di non darle retta, ma la tentazione era così forte che scacciai via quel pensiero.
La seguii guardandole le spalle,non camminava,fluttuava.
Era così aggraziata..
Ci fermammo in un vicolo buio e guardai i suoi occhi color rubino.
Cosa vuole da me?
 
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†Heidi~
view post Posted on 23/5/2010, 18:45




Heidi

Buio pesto. La via principale era ormai lontana, anche se suoni e odori per noi sembrassero provenire proprio da dietro l'angolo. Eppure ovviamente entrambi ci vedevamo benissimo, lo scintillare celeste degli occhi di Daniel sembrava potermi colpire e rendersi visibile benchè io, del tutto calma e in vena di giocare per rilassarmi e divertimi un po, gli dessi ancora le spalle con portamento leggiadro, sinuoso, gelido ma disinvolto, riflesso espressivo presente persino sul mio volto disteso, inespressivo, duro ma placido. Ostentando ancora quello stesso atteggiamento mi volta verso di lui improvvisamente e lentamente, con una lentezza che persino un mortale non sarebbe riuscito a simulare nella sua morbidezza e infinità temporale.

Di certo questo non è esattamente il luogo che avrei solitamente scelto: malgrado ciò che sono anche io ho un certo gusto..motivo per cui avrei preferito discuterne ad un tavolino di un graziosissimo e caratteristico Cafè parigino...sono così accoglienti...

Iniziai, guardandomi intorno, con tono limpido, raffinato e ironicamente sognante...
ma quando, subito dopo, di colpo, i miei occhi si incollarono di nuovo a quelli di quel mezzo vampiro, il mio atteggiamento assunse un'quietante sfumatura più aspra e arrogante cosi' come la mia voce, pur restando garbata, divenne più cupa e minacciosa..

Ma data la natura precaria degli eventi e dei suoi protagonisti...credo che dovremmo entrambi accontentarci.

Breve pausa. Pausa in cui ostentai un sorriso poco più evidente rispetto al primo, un'espressione dove fascino, cordialità, perfezione, bellezza, crudeltà e potere si mischiavano, lasciando chi osservava del tutto spiazzato tra completa assuefazione e totale, nervosa insicurezza. Il mio potere stava impennando ancora una volta. Ed io ne godevo maledettamente.

SONO SICURA CHE LEI MI ASCOLTERA' CON PIACERE, GARBO E INTERESSE...SIAMO PERSONE CIVILI: NON VOGLIAMO CHE NESSUNO SI FACCIA MALE PER COSI POCO NON è VERO?

aggiunsi mischiando il mio sarcasmo e la mia minaccia nella mia irresistibile e carismatica disinvoltura, dipinta sul mio ammiccante ma gelido volto perfetto e dalla bellezza spiazzante, quasi spaventosa.
La lenta assuefazione della vittima...ahhh...era il mio sport preferito. Più il mio bersaglio era vicino, più tempo passava con me e più il mio potere poteva ghermirlo, creando il lui la dipendenza.
Oh si, era ovvio e percepibile che Daniel potesse fare e stesse effettivamente facendo una qual certa resistenza. A lui era possibile capire. Ma non tutti gli ubriachi non sono sobri...ciò non vuol dire che non siano sotto l'effetto dell'alcol o che possano impedire ad esso di agire.

Ora io so chi sei e cosa sei...motivo per cui tu sai cosa sono ma ti chiedi chi sono e cosa voglio.
Beh ad essere sincera io da te non voglio proprio niente, io voglio solo svolgere bene il mio lavoro...


Continuai spavalda, pacata e ironica, senza mai trascurare ciò che poteva tenerlo sotto il mio controllo: il fascino della mia voce, del mio corpo e delle mie movenze, sebbene fossi praticamente immobile.

Ma è LUI...quello che ti vuole...e se lui ti vuole...beh non credo sia necessario dire altro...se non che questa affermazione ti da la risposta alla tua prima domanda...chi sono...
Perdona la mia mancanza di educazione, caro.....io sono Heidi e faccio parte del corpo di guardia dei Volturi...credo che il resto tu possa dedurlo da solo...chi siamo e chi è la persona che ha così taaaanto desiderio e urgenza di conoscerti.
Chiedere a te stesso il perchè, potrebbe essere inutile.... o molto sciocco....dipende dai punti di vista. Inutile perchè, che tu sappia o no il motivo di tale desiderio, rifiutare un invito è segno di scortesia. Sciocco perchè il motivo dovresti o potresti conoscerlo senza troppi problemi.











 
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Quebec19
view post Posted on 24/5/2010, 09:19




Daniel

La ragazza iniziò a voltarsi e sul suo bel volto comparve un piccolo broncio. Quella situazione era vosì strana che non ci stavo capendo nulla,però,ed era talmente strano, mi sentivo come in trappola. Ma come potteva una ragazza,seppur vampiro, farmi sentire a disagio? Avevo poco a che fare con i vampiri,per dire che ne conoscevo solo uno,e quel giorno stesso che lo conobbi,capii che esistevano due tipi di vampiri, buoni e cattivi.
Ovviamente noi,una specie superiore a quella umana,eravamo propensi ad utilizzare il nostro aspetto o le nostre abilità per commettere azioni ripugnanti. Quanti omicidi c'erano stati negli ultimi mesi?Quante persone trovate dissanguate?
Avevo sempre avuto il presentimento che una grande mano si muovesse dietro tutto questo. Avevo avuto modo di conoscere alcuni clan,ma erano stati sempre gentili nei miei confronti seppur non fossi proprio uguale a loro. Sangue scorreva nelle mie vene,il mio cuore?Batteva,anche se più velocemente rispetto al cuore di un normale essere umano. Perciò potevo essere benissimo una loro pedra,ma sapevo difendermi e a differenza loro,riuscivo a stare a contatto con gli umani,mi era più facile.
Perciò utilizzavo il mio aspetto e le mie abilità per dissiepare la malvagità per quanto mi era possibile. Certo,non mi facevo riconoscere,ero piuttosto veloce..
Ad un tratto la ragazza vampiro parlò e seppur la voce potesse sembrare dolce e suadente, era melliflua e tagliente con una punta di veleno.
Le sue parole mi spiazzarono..
Ma è LUI...quello che ti vuole...e se lui ti vuole...beh non credo sia necessario dire altro...se non che questa affermazione ti da la risposta alla tua prima domanda...chi sono...
Lui?Lui chi? Ovviamente tutto questo non portava niente di buono e ormai il contensto e la situazione mi stavano facendo tornare lucido.
Le movenze e la sensualità della ragazza non mi colpivano più.
Qualcosa scattò nella mia mente,un ricordo remoto..
Vedi i volturi dicono di portar la giustizia nel mondo ma non è così..
Aro è il più temibile poichè fa credere alle sue vittime di possano avere qualche speranza di salvezza,ma se lui incrocia il tuo sguardo è finita,finita!
Abindola le sue vittime in qualsiasi modo,fa regali,il suo tono di voce è mieloso...
Non augurerei a nessuno di incontrare lui o un suo vicario..

Vicario!Ecco la risposta!
Lei doveva esser venuta come sua portavoce. Ma cosa poteva volere Aro da me?
In risposta ai mie pensieri e constatazioni,la ragazza parlò di nuovo.
Perdona la mia mancanza di educazione, caro.....io sono Heidi e faccio parte del corpo di guardia dei Volturi...credo che il resto tu possa dedurlo da solo...chi siamo e chi è la persona che ha così taaaanto desiderio e urgenza di conoscerti.Chiedere a te stesso il perchè, potrebbe essere inutile.... o molto sciocco....dipende dai punti di vista. Inutile perchè, che tu sappia o no il motivo di tale desiderio, rifiutare un invito è segno di scortesia. Sciocco perchè il motivo dovresti o potresti conoscerlo senza troppi problemi.
Dovrei conoscerne il motivo?E perchè mai?
Ci siono miliardi di vampiri con abilità non comuni..non comuni..
Ma certo!Io ero diverso da loro,quanti ne esistevano cm me?Neanche una decine ed io ero il più reperibile..
E se io opponessi resistenza?Ti dico già da ora che non ho nessuna intenzione di mettermi alla mercè di un vampiro come il tuo capo..Lascitemi vivere in pace.

Edited by Quebec19 - 24/5/2010, 11:07
 
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†Heidi~
view post Posted on 24/5/2010, 11:06




Heidi

Sciocco e interdetto. Non aveva la ben che minima idea del reale motivo per cui Aro voleva averlo, era chiaro: la sua espressione, dubbiosa, confusa ma amare, si era corrucciata come quella di qualcuno che si fosse seriamente messo sulla difensiva con esagerata, ridicola e quasi insopportabile tracotanza. Ma questo era anche un chiaro segno di quel serio timore che colpisce chiunque si rende conto del grave pericolo che corre. Non aveva capito il movente, ma era certo che avesse riconosciuto il mandante, il reo, il colpevole. Era una bella soddisfazione leggere tanta tensione negli occhi di chi ci incontrava identificandoci. Purtroppo quando la verità veniva a galla la paura e lo spirito di sopravvivenza avevano il sopravvento sull'assuefazione e quindi anche sul mio potere. Ma non aveva nessuna importanza: che fosse stato il potere del mio fascino o quello terrificante della mia natura, una cosa era certa. La vittima era pur sempre sotto il mio controllo, preda di una forza che scaturiva pur sempre da me.
Sciocco e interdetto, si...e le sue parole lo dimostrarono. Era abbastanza intelligente da capire cosa stesse rischiando o chi avesse davanti a se, ma forse non lo era abbastanza per capire che, povero lui, non era nella possibilità di ribellarsi ne nella posizione di dettare ordini. Detestavo la stupidità e la presunzione fuori luogo..la presunzione contro chi non puoi permettersela, contro i Volturi... i V O L T U R I...e sopratutto, detestavo chi si permetteva di essere più presuntuoso di me! Vanità femminile? Anche...diciamo più che altro che, visto il diverso livello dei due ranghi di schieramento, io potevo permettermelo e lui no! Ma di certo non bastava così poco per far smuovere i miei nervi. E per quanto il mio potere di ammaliare fosse ormai limitato su Daniel, i miei modi e le mie fattezze infinitamente incantevoli e seducenti, dolcemente lo avrebbero costretto ancora a "rivolgersi" a me con notevole galanteria e calma.

Sorrisi con malizia e divertimento, mostrando lo splendore della mia dentatura e delle mie labbra morbide e vellutate, piegate in quel gesto nel modo più perfetto e irresistibile che suggeriva ironicamente e con nonshalance, una divertita e cordiale smorfia di mortificazione e delusione.

CIELO!Non era mia intenzione offenderti...NON C'è ALCUN MOTIVO PER CUI SCALDARSI COSì TANTO, NON CREDI? Così ci offendi e ci fai sentire in colpa, non è molto carino da parte tua...non è corretto...


Poi, mi avvicinai a lui lentamente, dondolandomi dolcemente e sinuosamente sui fianchi pur mantenendo un atteggiamento austero e quasi temibile, e quando gli fui a pochi centimetri dal volto, il mio sguardo scarlatto e perforante siaccentuò di nuovo, perchè, pur sempre con ironia, simulai con rigido garbo un fare dispiaciuto, lasciando trasparire quanto bastava, quel pizzico di minaccioso sarcasmo ancora una volta.

Vedi...il fatto è, mio caro, che dovresti essere abbastanza coscienzioso da capire e sapere che non hai molta scelta: un paladino della giustizia come te tiene molto alla legge rispettandola per primo.. e dato che per il nostro mondo, un mondo di cui tu fai irrequivocabilmente parte anche tu, la legge sono i Volturi, dovresti essere felice di assecondarci. Quindi non dovresti ne avresti voglia di porre resistenza anche solo contro di me, anche perchè sarebbe decisamente drammatico per te, sia che tu riesca paradossalmente a sopravvivermi o meno. Ed io ne soffrirei molto sai?? Sei un così bravo ragazzo...ma non sei molto intelligente..credevo che ci fossi arrivato...ma del resto è tipico degli "eroi" come te andare contro corrente e creare scompiglio, cosa che tu stai facendo a prescindere e ben da molto tempo prima di questo incontro. Ragion per cui io ho avuto "l'onore" di incontrarti. Mistero svelato, sei contento?
Non c'è motivo di essere così scontrosi...


Quando ripresi, il mio affilato sarcasmo decise di usufruire di un tono ed un'espressione facciale dolci, teneri, ma austeri...senza però, alla fine, riuscire a trattenere un piccolo, malizioso, intrigante e divertito risolino di scherno e beffa.

Vuoi dar voce ai tuoi sentimenti? Cosa ti fa credere che i Volturi siano così spietati da non lasciartelo fare? Sarai libero di dire la tua quando parlerai con Aro, d'altro canto è quello che lui desidera: mi ha mandato a cercarti e a prenderti affinchè tu e lui, incontrandovi, possiate ragionevolmente e civilmente raggiungere un compromesso. Quindi perchè farti portare a Volterra di forza per un semplice ma "imperdibile" colloquio? E' un'occasione unica, un privilegio che tutti vorrebbero avere...perciò perchè non ci incamminiamo subito? Suvvia...Volterra non è proprio dietro l'angolo. Sono sicura che sarai felice di seguirmi e di affrettarti per evitare il maggior numero di "disagi" possibili...

Il mio messaggio tra le righe era chiaro ma ben decorato, in fondo io sono Heidi: "NON HAI SCELTA, RAGAZZINO INSOLENTE!!! VIENI CON ME..O SEI FINTO!"
Si lo so, detto così è davvero squallido. Ma il potere non lo è per niente...credete a me...
 
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Quebec19
view post Posted on 24/5/2010, 12:54




Daniel

Come poteva una persona come me che si è sempre fatta in quattro per poter salvare la gente creare scompiglio?Certo,i giornali non facevano che parlare dell'uomo misterioso che salvava le persone,ma tutto questo non poteva condurre a me,non poteva mettere in pericolo il 'mondo' dei vampiri.

Io credo che,se Aro ti ha mandato solo ed esclusivamente per parlare con me e 'recapitarmi' questo messaggio,credo che non tu non sia allora così temibile come vuoi sembrare. Avanti,sono qui davanti a te e tu cosa vuoi fare?Portarmi semplicemente da lui?Andiamo se sono bravo,ma non intelligente, tu non rivesti un incarico così importante, ragion per il quale NON MI FAI PAURA.

Le dissi soffiandole in faccia e riducendo gli occhi a fessure.
Quindi perchè farti portare a Volterra di forza per un semplice ma "imperdibile" colloquio? E' un'occasione unica, un privilegio che tutti vorrebbero avere...perciò perchè non ci incamminiamo subito? Suvvia...Volterra non è proprio dietro l'angolo. Sono sicura che sarai felice di seguirmi e di affrettarti per evitare il maggior numero di "disagi" possibili...

Risi sprezzante guardando le sue iridi rubine. Poteva pensare che fossi solo uno stupido bamboccio,ma lo sarei stato per davvero se mi fossi piegato a lei e al suo 'temibile' capo.
Non avevo alcuna voglia di perder tempo o di farmi esaminare per andare contro una morte certa solo per essermi sostituito a loro,alla loro immagine.
Non avevano di certo un giudizio equo..

Mi dispiace,ma non ho alcuna voglia di seguirti o di farmi qualche tour per l'Italia insieme a te e conoscere il tuo capo.
Che c'è vorresti uccidermi ora?Ecco..

Continuai allargando le braccia.
Sono davanti a te fantomatica 'guardia dei Volturi' ..
 
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†Heidi~
view post Posted on 24/5/2010, 15:48




Heidi

La sua aria irritata e adirata riuscivo a tradurla in un solo modo: superbia e incoscienza...e soprattutto paura. Esattamente il moccioso dispettoso e stupido che mi aspettavo di trovare.
Senza scompormi minimamente, continuai a guardare quel ridicolo spettacolino che aveva messo sul suo palco personale. abbozzando un lieve ghigno maligno sul mio volto di marmo. Certo che di idiozie ne sapeva dire tante eh! Quando ebbe finito, rimase ancora immobile e in silenzio per qualche secondo, come una statua severa e vuota che osserva, indifferente e altera il suo stesso osservatore, infine feci elegantemente spallucce, alzando gli occhi al cielo con finto fare innocente e pensieroso. Indietreggiai di qualche passo, non senza una ragione, guardandomi intorno con aria disinvolta e ludica.

Beh, non si può dire che io non sia stata cortese o che non ti abbia avvertito...ci credo che poi la propaganda sui volturi è pessima se sono tutti incoscienti sciocchi come te...dimenticate di usare le buone maniere...e i casi in cui sono gli altri ad usarle...ehh, la gioventù!

Feci un ultimo sospiro fingendo ingenua ed esasperata delusione. Poi accadde tutto in meno di due secondi. Mi voltai di scatto verso di lui con gli occhi, infuocati di malignità, che avevano di colpo dipinto sul mio volto la mia vera, mostruosa, brutale e terrificante natura di crudele predatore sanguinario, anche se nulla di tutto questo, come sempre poteva scalfire la mia disumana e disarmante bellezza ancora ben viva anche sul mio corpo, benchè improvvisamente piegato in avanti sulle ginocchia, chino come una pericolosissima pantera pronta a scattare. Ringhiai in modo raggelante e più veloce di un breve bagliore nel cielo gli fui addosso, annullando di nuovo la distanza che avevo fatto nascere tra me e lui e inchiodandolo al muro tenendolo ben stretto per il collo. Il muro si frantumò come creta, creando una piccola nube di polvere e un graziosissimo frastuono.
Il mio naso poteva quasi sfiorare il suo, il mio fiato gelido e preda dei mie continui e ritmici ruggiti sommessi poteva praticamente schiaffeggiargli il volto, mentre la mia voce ora subdola e mischiata al mio ringhiare gli diceva spavalda e cruda

Non sono così innoqua come credi, vedi? Ma non è per questo che adesso farò di te un frullato di carne e marmo. Io non ho tempo da perdere, ragazzino. Non ho tempo per le tue sfacciatissime e impudenti provocazioni e per il tuo sarcasmo. Non devo dimostrare niente a nessuno. Devo solo svolgere il mio lavoro: questa è l'unica cosa che devo dimostrare....ancora una volta...A ME STESSA!
Quello che non hai ancora capito è che non sei nella posizione di dettare sentenze o condizioni. Aro mi ha mandata qui svolgere un compito, con le buone o con la forza...e se ha dato possibilità di scelta lo ha fatto perchè sa che sono capace di antrambe! Quindi fai l'eroe con quelcun'altro, e racconta a qualcun'altro che non hai paura, io LA SENTO e tu non sei bravo a nasconderla...in ogni caso, se non ne hai ancora abbastanza a questo possiamo provvedere subito


strinsi la morsa ancora, più di quanto effettivamente lo fosse già. E questo non è dir poco. Potevo avvertire il sangue del suo collo pulsare spasmodicamente sotto il mio palmo,all'impazzata... la pelle e la carne al livello della carotide cominciavano già leggermente a stridere e scricchiolare e quel suono si mischiava a quello della carne strozzata, considerato che la pelle di un ibrido, essendo per metà anche umana e quindi diversa da quella di un vampiro originale, non è resistente o inscalfibile come la nostra. Già, la sua velocità era inumana, ma non quanto la nostra, la sua forza era aliena, ma non quanto la nostra, i suoi sensi percepivano l'inverosimile, ma non quanto i nostri. Avrebbe potuto reagire si...ma non avrebbe potuto contrastarmi a lungo o vincere, neanche contro un vampiro qualunque...forse con un mezzo vampiro come lui...forse con un vegetariano come lui ( lo sentivo dall'odore)...ma non contro un carnivoro, non contro una guardia dei Volturi! Ringhiai ancora, con più violenza, digrignando i canini lucenti e continuando a stringere...assaporando il calore di quella pelle, la macabra musica che produceva...il respiro che iniziava a mozzarsi...già perchè un mezzo vampiro non può fare a meno di respirare pur essendo in grado di apnee disumane. Quanto al dolore, seppur in parte....la carne era carne...e anche la carne di un vampiro, se colpita da un altro simile...duole!

ma del resto...cosa se ne fa un vampiro PRIVO DI SENSI......della paura.!!

Continuai a stringere, spietata, giusto quanto bastava per non fargli schizzare la testa via dal corpo sbriciolandone il collo...giusto quanto bastava per impedire all'ossigeno di fare il suo corso e per far si che il dolore invece, facesse il suo...

SPOILER (click to view)
allura...ovviamente io sono coerente con la descrizione che l'autrice di twilight fa di vampiri e mezzi vampiri, vegetariani e non, volturi e vampiri classici...tra i quali c'è rispettivamente un certo scarto di potenzialità...lo dico perchè non voglio che si pensi che io sia una che fa una mossa decidendo gia l'esito e senza permettere al diretto interessato direagire, qui la soglia di reazione purtroppo è minima ma non nulla...tranquillo...anche perchè io ho fatto una sola mossa, ti ho sbattuto al muro prendendoti e stringendoti per il collo...ora...c'è differenza tra reagire ed evitare...tecnicamente tu non potresti evitare che io lo faccia, ma puo benissimo provare a reagire ( per quanto sia consentita dalla coerenza del distacco di potenzialità che ho scritto sopra e che ho reso chiaro anche nel post stesso nei pensieri e deduzioni di heidi), sia perchè io non sono dio, sia perchè cronologicamente parlando la tua reazione viene dopo la mia mossa, visto che io,agendo correttamente, non ne ho sovrapposta un'altra alla prima...spero di essermi spiegata e di essere stata corretta. ^___^

ah sperminetor....se vuoi puoi inserirti ora! :D
 
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Quebec19
view post Posted on 24/5/2010, 16:06




Daniel

Naturalmente,ovviamente,inevitabilmente provocai la sua reazione: inumana e terribile. Non avevo previsto nemmeno per un attimo,seppur conscenzioso del pericolo, che sarebbe stato così doloroso,tanto da preferirne la morte.
Che dolce e comoda poteva essere la morte dolce ed indolore in confronto a ciò che mi stava facendo quel mostro in quel momento.
Mi aveva sbattuto al muro e preso per il collo,intenzionata a spezzarmelo.
Presi con le mani tremanti il suo polso cercando di togliere la sua mano dal mio collo,ma inutile non ce la facevo neanche con tutte le mie forze. sentivo il sangue salirmi al cervello e la salivazione azzerarsi.
Rivolsi lo sguardo verso l'alto sperando in un qualche tipo di salezza,ma non sapevo davvero come fare.
Sorrisi alla vera,cruda possibilità della morte. Ormai così vicina che la sentivo soffiare gelida sul mio volto e che mi osservava con le sue iridi rubine.

E..c-così.. t-t-i.. ho.. sot-toval-utata..
Dissi con il poco fiato che mi rimaneva.Alla fine ciò che avevo fatto in tutti quegli anni si era ritorto contro di me.
Ma di certo non me ne pentivo! Mi dispiaceva soltanto lasciare la persona che amo..
Il mio pensiero andò a lei,che mi era sempre stata vicina e mi aveva capito come nessun altro..

SPOILER (click to view)
Tranquillissima.. non ho nulla da obiettare perchè è la pura e semplice verità! ;)
 
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†Heidi~
view post Posted on 24/5/2010, 17:16




Heidi

Finalmente, finalmente la mia vista preferita, il mio spettacolo prediletta, la scena che prediligevo, la fine tanto sperata, quella che più di tutte riusciva ad appagarmi di fronte una si tale vittoria. Io non perdonavo mai l'insolenza, Finalmente il vero dolore, la vera consapevolezza, il vero panico in quegli occhi stralunati verso il cielo eppure ancora così vivi: ammirevole, così come la presa delle sue braccia e mani poderose sul mio UNICO polso in azione...una presa inutile...ma vitale, salda, determinata...quasi fastidiosa
NO...non non era panico...era il terrore di fronte la sorpresa...ma non il panico, non il rimorso...non la rassegnazione alla morte...solo una beata consapevolezza finalmente giunta e piena di rimpianto. C'era qualcosa di incandescente in lui, una fiamma impenitente e pura, sprezzante di fronte l'idea di spegnarsi malgrado si fosse resa conto dell'uragano intorno a se. Sapere di essere inevitabilmente in braccio alla morte ma voler morire con orgoglio, tentando fino alla fine. L'espressione di quell'ibrido, seppur deformata dal dolore e la debolezza oramai inevitabile, era ancora solcata da una salda determinazione. Senza cambiare idea sul passato e sull'ultimo presente. Bene...rendeva il gioco solo più interessante e meno scontato..


Si direi proprio che mi hai sottovalutata tesoro....e solo una sciocco che non ha capito e non conosce veramente chi siamo potrebbe sottovalutare i Volturi o tantomeno anche solo pensare dicontraddirli. Noi...siamo la legge...e il tuo comportamento altruistico e da primo uomo rischia gravemente di infrangere la nostra prima e più importante tra queste...la legge di segretezza della nostra razza...inoltre Aro non ha molta simpatia per i mezzo sangue...quindi, quando sarai davanti ad Lui, se tieni almeno alla tua pelle da bastardino, ti consiglio di chiedere scusa e promettere di condurre una vita totalmente diversa da quella che ti sei ostinato a condurre fino ad ora: impara a curare solo ed esclusivamente i tuoi affari...il mondo è andato avanti per secoli anche senza i suoi paladini...e sopratutto ricordati che tu, per quanto simile, non sei un essere umano...quindi impara anche a comportarti come e per quello che sei!

A quelle ultime sillabe, ringhiai ancora più forte strattonandolo improvvisamente ancor più verso il muro ormai distrutto, la morse al collo ancora inesorabile.
La mia voce oramai non aveva più niente di umano, e per quanto ancora melliflua, aveva perso ogni segno di grazia, pacatezza e limpidezza. Quanto a me, non stavo facendo il minimo sforzo: immobile e comodamente quanto elegantemente retta sulle mie bellissime gambe, mi limitavo a tenere sollevato il braccio della mano che stava strangolando quell'essere, il viso ancora a pochi centimetri dal suo, gli occhi acuminati come frecce letali, lo osservavano vittoriosi, maliziosi e brutali mentre perdeva i sensi, mentre la forza che si esauriva in lui, scorreva inebriante, lenta ed esausta sulla mia mano.

E poi lo percepii chiaramente. Quel fruscio gelido, più rapido, ambiguo e fiero che mai...per un essere umano sarebbe stato impercepibile. Poi l'odore...quel profumo forte ma tanto anonimo da essere quasi indifferente. Esattamente come il suo carattere, altezzoso, diffidente, incurante...acuto...crudele.
Sospirai contrariata ma esasperatamente rassegnata, alzando gli occhi al cielo e disegnando sulle mia labbra un'altezzosa e tipicamente famminile smorfia di disappunto.

ehhhhhh...è mai possbile che io non possa mai godermi il mio lavoro da sola e in santa pace? Accomodati, Demetri... ti sapevo dall'altra parte del mondo....dimmi tutto!

Conclusi con aria più professionale, altezzosa, garbata, distaccata e seducentemente più composta, senza però distogliere lo sguardo dalla mia preda. Con Demetri preferivo essere breve, fredda e concisa, quel tipo di confidenza e "rispetto" ed educazione che si ha con un collega di cui sai e vuoi sapere poco, un collega di cui vuoi e devi riconoscere l'a te pari talento ma di cui ovviamente ti fidi poco, nutrendo quasi una piccola e costruttiva competizione. Probabilmente anche caratterialmente non eravamo poi troppo compatibili, anche se questo non significava che cercavamo ogni giorno di ucciderci a vicenda, semplicemente io non tengo tanto ai rapporti sociali, se posso dire che nella mia condizione io possa o voglia averne ancora...anche perchè a differenza mia, Demetri sembrava quasi non avere un carattere, malgrado la forte personalità, cioè...se lo teneva per se, ed io, per disinteresse,intolleranza e superbia lo assecondavo simulandolo..almeno in sua presenza. Lavorare con Felix o Jane era molto più entusiasmante...l'ossessione per la caccia, sembrerà assurdo, non mi coinvolge per niente...e Demetri era il segugio per eccellenza. Stili di caccia diversi, direste voi.....probabile...ecco perchè io mi limitavo a rispettare e restare fuori dai suoi spazi e lui faceva lo stesso coi miei.
Ad ogni modo, leggendo nel pensiero di tutti coloro di cui conosceva l'identità, non era affatto stupita che ci avesse trovati e in cosi poco tempo. Ormai, data l'irreparabile interruzione, non mi restava che ascoltare cosa aveva da dirmi, di solito non si faceva mai vivo se non era veramente importante o addirittura da parte di Aro, ma mi era anche capitato di ascoltare qualche sua stravanganza. Attesi senza aggiungere altro, del tutto indifferente, seppur chiaramente attenta, a lui.
 
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view post Posted on 24/5/2010, 21:53
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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Demetri

Il cavaliere della giustizia ha un vestito fatto di grano, i suoi occhi sono fragole , la sua bocca ha il dolce sapore del kiwi.
Esso ha un'aura d'amore intorno a se , e con occhi e vestiti dà da mangiare agli affamati ; sovverte le regole , crea miti e li abbatte in men che non si dica, diffonde il verbo del giusto e della morale, ma a lui no, nulla si comanda .


Come quando il vento ti colpisce la faccia , quando sei in corsa e sbatti le palpebre per vedere meglio e per far lacrimare gli occhi, così il sapore di metallo mi impastava la lingua .
Quella serata forse l'avrei dimenticata presto, da quasi 900 anni a quella parte altro non facevo che affilare le armi, sempre pronto per una nuova battaglia, in ogni caso pronto ad una chiamata del "vecchio".
Già, non avevo proprio simpatia per Aro e gli altri due, trattavano il loro corpo di guardia come delle bestie.
Strano a dirsi ma tutti gli altri gli erano grati, e ancora non capivo per che cosa.
L'idea stessa che la mia esistenza fosse funzionale ai loro scopi o, peggio , esclusivamente al fatto di dovermi nutrire per poi nascondermi tutti i giorni mi faceva sentire come una belva.

Ero stato richiamato in fretta e furia dalla mia missione a Forks.
Cosa vogliono ora...

Le mie gambe correvano veloci, talmente tanto veloci che in breve fui già li al loro cospetto.
Non c'erano.
Avevano mandato il solito umano che collaborava con noi, il nostro contatto con il mondo esterno insomma, quello che poi sarebbe diventato il nostro antipasto.

Mi consegnò una missiva, ovviamente il sigillo non lasciava dubi.

Il beneficio del dubio, però, me lo diedero le parole che erano scritte li sopra.
... cos'hanno in mente quei tre?

Da li poi fu tutto più chiaro, tutto piu veloce; varcaì le alpi ed in breve fui in territorio francese;
Una terra squallida, che era stato uno dei fulcri più importanti della civiltà umana, il posto ove era cominciato un sistema economico-sociale che aveva contaggiato tutto il mondo.
La civiltà dell'agio, della frustrazione e dello stress, in un certo senso perfino noi vampiri, così isolati dal mondo risentivamo le infuenze di quelle culture.

Più precisamente di Parigi erano i vicoli, ove personaggi , piu notti come puttane, vagavano di notte in numero assai maggiore a quello di noi vampiri che non ne disdegnavamo sangue e compagnia.

Passaì dietro i due .
Ovviamente Heidi non si era lasciata scappare la preda, da grande ammaliatrice che era, d'altronde.
Era una vampira davvero interessante, il suo potere mi aveva sempre affascinato o meglio anche lei mi aveva sempre affascinato.
Era una delle poche vampire che aveva avuto, anche in passato la capacita di attrarre la mia attenzione;
Ovviamente il mio distacco emotivo era sempre molto forte, come verso di lei verso tutti, annche se dovevo dire che il mio interesse era sempre spostato verso di lei.

Mi individuò subito, era un esemplare eccezionale, captva ogni cosa, perfino me, che ero noto per la mia silenziosità e la mia furtività.
Ovviamente con me fu telegrafica come sempre, il nostro rapporto era come quello di due colleghi e nessuno dei due aveva intenzione di far evolvere quel rapporto, eravamo diretti l'un l'altro, o meglio io lo ero con tutti, lei in particolare con me, forse perchè eravamo così uguali, convinti di essere i migliori ed animati dalla stessa altezzosità, entrambi convinti di essere l'uno migliore dell'altra.

Notaì che aveva stretto al muro la vittima, ovviamente si trattava del mezzo vampiro a cui Aro era interessato, mi sorprendeva che fosse ancora vivo, Heidi non era esattamente spietata come me ma a volte era meglio non provocarla.
Femminile come al solito...

Commentaì ironico uscendo dall'ombra mi feci avanti ; avevo, come al solito , il volto coperto dal cappuccio e la mia tunica bianca ad avvolgermi il corpo.
Il mio sguardo era velenoso come al solito.
Pare che i vecchi amino scomodarmi per venirti a fare da balia.
Le sorrisi leccandomi le labbra mentre i miei occhi rubinei splendevano di una malvagità che andava oltre il pensabile.

Osservaì bene il ragazzo che teneva stretto per il collo.
e questo?
Le chiesi sorridendo guardaì quegli occhi mezzi sangue lentamente estrassi la spada corta dal fodero guardando sempre lui, non gli avrei fatto del male ma era forse per il puro divertimento di vedere la paura nei suoi occhi.
Le mie armi erano speciali, composte di una lega di argento e di nichel originariamente create per combattere i lycans ora le utilizzavo per i vampiri ed i risultati erano eccelsi in entrambi i casi.
Attiri sempre molti ragni nelle tue tele... vero Heidi?
Giraì solo gli occhi verso di lei mantenendo il volto fisso verso l'obiettivo, il sorriso stampato sul volto.
 
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†Heidi~
view post Posted on 25/5/2010, 00:37




Heidi

Come sempre, Demetri...grazie...


dissi sorridendo debolmente con grazia e disinvoltura..

Da quando ti piace perderti in chiacchierare, Demetri??? Ad ogni modo, come ved,i sei arrivato tardi, puoi fare da balia a qualcun'altro...

continuai però senza degnarlo ancora di un solo sguardo e con un sospiro annoiato ma anche ostile, duro e amaro, come quello di chi, nel modo più garbato possibile, sta cercando di dire che non ha tempo da perdere, tantomeno con qualcuno da cui non si aspetta di perderlo.
Io? Bisognosa di balie? Figuriamoci! E Demetri lo sapeva bene, ma come vi ho gia detto, a volte amava essere stravagantemente esibizionista e più superbo del solito, precipitando ahimè nel ridicolo, nel patetico e nel fuori luogo: il sentirgli sguainare la spada, gesto che io sapevo perfettamente avesse fatto solo per il puro divertimento di vedere un ormai sfacciato Daniel più terrorizzato di quanto lo fosse già ( a dire il vero in ogni cosa il suo sadismo era a dir poco eccitante, in fondo), lo dimostrava.
Proprio per questo, subito dopo ghignai con aria maliziosa e schizzinosamente meravigliata, quasi come a volergli lanciare una frecciatina carica di sarcasmo del tipo "Cos'è? hai per caso deciso di renderti meno rispettabile nei miei confronti facendo qualche corso di dizione perchè vuoi improvvisamente dare importanza alla socializzazione? Così mi deludi!". Ma ero troppo poco interessata e fin troppo presuntuosa per sprecare tanto fiato per lui. Uno sguardo del genere era sufficiente...vivevamo di sguardi da secoli ormai. Sguardi eloquenti di ogni tipo direi, e la cosa non mi dispiaceva nella stessa misura in cui non davo ad essa importanza. Probabilmente, come lui stesso era sicuramente convinto, eravamo veramente molto simili, anche se in modo diverso. Ma come del resto si dice, poli uguali si respingono. Questa similitudine, insieme alle leggi di convivenza del nostro clan era ciò che in tutto questo tempo aveva evitato, in modo a volte anche piacevole, lo scontro tra di noi, ma era anche ciò che a volta alimentava il desiderio dello stesso.

Si...i ragni sono la mia specialità, e non vorrei rammentarti che è grazie a questo che nella maggior parte dei casi tu e tutti gli altri potete affermare con gioia di avere la pancia piena...a volte un grazie sarebbe gradito, senza contare che è buona educazione...
e poi... se non li uccido è solo perchè ho ricevuto ordine di non farlo, quindi riconoscerai che la tua sufficienza non sia motivata NON TROVI?


Conclusi contenuta e con subdolo divertimento, ostentando con seducente arroganza tutta la mia sensualità, quindi carica del mio potere da ammaliatrice. Non lo avrei mai potuto averlo ai miei piedi e non mi interessava che accadesse anche se fosse stato possibile, ma la semplice, sebben forte ammirazione e attrazione che riuscivo comunque a scatenare in lui, era sufficiente per alleggerirlo e distrarlo quanto bastava affinchè restasse "benevolo" e interessato nei miei confronti.
Infine mi decisi a voltarmi verso di lui, ovviamente per niente decisa a mollare Daniel, fulminandolo col mio sguardo magnetico.

Ma vedi, il fatto che io obbedisca agli ordini o sia grata a chi me li impartisce, non vuol dire che il mio zerbinismo non nasconda scopi o vantaggi personali.

continuai melliflua lasciando trasparire appena il veleno che in realtà conteneva quell'ultima freccia. Benchè non fosse affar mio e per quanto in fondo non lo biasimassi, il suo atteggiamento sprezzante nei confronti di Aro, Caius e Marcus mi infastidiva. In fondo di cosa potevamo lamentarci? Ci avevano afferto grandi possibilità, benessere e successi in cambio diuna semplice ma stretta collaborazione. Era inutile lamentarsi tanto solo per la presunzione di farlo senza poi far nulla di concreto. Per la persona che era Demetri, se avesse voluto davvero cambiare la propria situazione avrebbe potuto farlo in qualunque momento. Conclusione:non gi dipiaceva affato stare dove stava, pavoneggiamenti inclusi. Non era poi meno ipocrita dell'uomo che detestava tanto, Aro. Ecco cosa detestavo, e Demetri lo sapeva bene. Ma del resto, in quella fortezza ipocriti e indifferenti lo eravamo un po tutti. Ecco perchè non era solo grazie alla legge che non ci eravamo ancora distrutti l'un l'altro.

Beh, Demetri...se non c'è altro sei libero di andare...L'ibrido ormai è andato..Per trasportare questo rottame basto io...nemmeno lui ha bisogno della balia...o pensi di si...?


tagliai corto con aria contenuta e garbata sebbene secca e atona, tornando ad osservare senza troppi indugi il mio vero obiettivo. Daniel.

 
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view post Posted on 25/5/2010, 15:09
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Demetri


Si può morire di nostalgia, si può morire di solitudine, certo c'è chi dice che d'amore si muoia meglio, chissà che non sia vero.




Come al solito fui arrogante , spesso ne avevo avuti di rimproveri per questa mia dote, ma d'altro canto ormai nessuno ci faceva più caso, perchè non poteva nulla più del mio orgoglio ne della mia volontà.
Dopo tutto ero fatto così, mai riconoscevo meriti ad altri ne tanto meno gli altri li avrebbero potuti pretendere da me.
Heidi era diversa dal resto del clan, era simile a me , non amava ricordare agli altri i propri meriti eppure con me lo faceva più spesso di quanto lo si potesse intuire.
Sapevo come la pensava riguardo al clan e riguardo a me, non aveva paura di sputarmi in faccia verità che io stesso conoscevo da tempo.
La mia ipocrisia arrivava fino alle stelle, detestavo il clan, i suoi membri, eccetto Jane, e le sue convenzioni; odiavo i dogmi ed odiavo restare nascosto, anzi fosse stato per me adesso la terra sarebbe sotto il controllo totale dei vampiri.
Sapevo bene di potermi liberare in qualunque momento, ma per convenienza e comodità non l'avevo mai fatto.
Non sono io quello ad essere schiavo...
Più che altro per me i tre vecchi rappresentavano un freno per la nostra razza che era destinata a dominare il mondo.

Sorrisi alla bellissima Heidi, quando era con me non smetteva mai di usare il suo potere ammaliatrice, benchè su di me non facesse effetto completamente mi rendeva più benevolo nei suoi confronti.
Forse per questo non eravamo mai giunti allo scontro, un po per suo volere ed un pò a causa di quel potere.

Il mio sorriso meligno e compiaciuto rispondeva per intero ad ogni sua affermazione; semplicemente non mi andava di discuterne, così utilizzavo un linguaggio più stretto che solo io e lei avremmo potuto capire.
Una sorta di complicità che si sviluppò per necessità e non per intesa o simpatia, in effetti far coesistere i nostri caratteri , altrimenti, sarebbe stato impossibile.

Dopo tutto, oltretutto , le ero anche un pò grato, ovvio non l'avrei ammesso mai, eppure le riconoscevo il grande, anzi l'enorme merito, di aver viziato a tal punto i membri del clan procurandogli il cibo tanto da rincretinirli completamente; in sostanza tutti erano necessari nel clan, ma solo lei era indispensabile.
Ciò mi aveva sempre reso più facile la vita, sempre meglio lavorare per dei fantocci che per gente pensante e capace di ragionare , e lo stesso doveva valere per lei, ecco da cosa derivava, dunque, la mia profonda stima per lei.
D'altro canto non le avevo mai nascosto di conoscere i suoi veri scopi e difatti non ero caduto completamente nella trappola come gli altri; sapere infatti che v'erano vampiri del clan che non riuscivano a cacciare in silenzio mi dava il volta stomaco , e se erano così viziati ed incapaci non potevo che ringraziare lei.

Rinfoderaì la spada corta, l'obiettivo era svenuto e avrei tanto voluto tagliargli la gola per lasciarlo morire la a terra, d'altronde ciò non era possibile al momento.
Gli ordini erano chiari e li conoscevamo sia io che lei, almeno lei li conosceva in parte ma forse anche a sufficienza.
probabilmente mia cara c'è chi la pensa in modo differente da te..
Le dissi con un ghigno le diedi le spalle allontanadomi di qualche metro da lei.
Ero fatto così non riuscivo a starle troppo tempo vicino, mi faceva un effetto strano che non sopportavo, che mi dava la nausea ed il vomito, quasi come a rifiutare ogni contatto con lei.
Mi giraì dopo aver fatto qualche passo e incrociaì le braccia, ovviamente lei non mi guardava ma fissava la preda ormai svenuta e martoriata.

Il nuovo ordine è di trasportare il prigioniero in Russia.
Dissi risoluto sapendo che avrei ricevuto uno sguardo di disappunto, era tipico di lei sorprendersi delle decisioni dei tre vecchi ed era anche mia peculiarità stupirla in ogni frangente.
La mia voce nella frase successiva si ridusse quasi ad un sibillo.
Li l'obiettivo deve essere lasciato a morire in quelle lande desolate.
Ovviamente il vero obiettivo di Aro non era far si che il prigioniero , Daniel, morisse, ma ovviamente loro non ne sapevano nulla e io mi sarei riservato il privilegio di lasciare in sospeso la situazione fino a che non si potesse conferire esclusivamente con Heidi lontano da orecchie indiscrete.
Questo è l'ordine di Aro.
Conclusi affilando lo sguardo.
 
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