Twilight GdR

Paris

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Hatrax
view post Posted on 25/5/2010, 15:09 by: Hatrax
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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.

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Demetri


Si può morire di nostalgia, si può morire di solitudine, certo c'è chi dice che d'amore si muoia meglio, chissà che non sia vero.




Come al solito fui arrogante , spesso ne avevo avuti di rimproveri per questa mia dote, ma d'altro canto ormai nessuno ci faceva più caso, perchè non poteva nulla più del mio orgoglio ne della mia volontà.
Dopo tutto ero fatto così, mai riconoscevo meriti ad altri ne tanto meno gli altri li avrebbero potuti pretendere da me.
Heidi era diversa dal resto del clan, era simile a me , non amava ricordare agli altri i propri meriti eppure con me lo faceva più spesso di quanto lo si potesse intuire.
Sapevo come la pensava riguardo al clan e riguardo a me, non aveva paura di sputarmi in faccia verità che io stesso conoscevo da tempo.
La mia ipocrisia arrivava fino alle stelle, detestavo il clan, i suoi membri, eccetto Jane, e le sue convenzioni; odiavo i dogmi ed odiavo restare nascosto, anzi fosse stato per me adesso la terra sarebbe sotto il controllo totale dei vampiri.
Sapevo bene di potermi liberare in qualunque momento, ma per convenienza e comodità non l'avevo mai fatto.
Non sono io quello ad essere schiavo...
Più che altro per me i tre vecchi rappresentavano un freno per la nostra razza che era destinata a dominare il mondo.

Sorrisi alla bellissima Heidi, quando era con me non smetteva mai di usare il suo potere ammaliatrice, benchè su di me non facesse effetto completamente mi rendeva più benevolo nei suoi confronti.
Forse per questo non eravamo mai giunti allo scontro, un po per suo volere ed un pò a causa di quel potere.

Il mio sorriso meligno e compiaciuto rispondeva per intero ad ogni sua affermazione; semplicemente non mi andava di discuterne, così utilizzavo un linguaggio più stretto che solo io e lei avremmo potuto capire.
Una sorta di complicità che si sviluppò per necessità e non per intesa o simpatia, in effetti far coesistere i nostri caratteri , altrimenti, sarebbe stato impossibile.

Dopo tutto, oltretutto , le ero anche un pò grato, ovvio non l'avrei ammesso mai, eppure le riconoscevo il grande, anzi l'enorme merito, di aver viziato a tal punto i membri del clan procurandogli il cibo tanto da rincretinirli completamente; in sostanza tutti erano necessari nel clan, ma solo lei era indispensabile.
Ciò mi aveva sempre reso più facile la vita, sempre meglio lavorare per dei fantocci che per gente pensante e capace di ragionare , e lo stesso doveva valere per lei, ecco da cosa derivava, dunque, la mia profonda stima per lei.
D'altro canto non le avevo mai nascosto di conoscere i suoi veri scopi e difatti non ero caduto completamente nella trappola come gli altri; sapere infatti che v'erano vampiri del clan che non riuscivano a cacciare in silenzio mi dava il volta stomaco , e se erano così viziati ed incapaci non potevo che ringraziare lei.

Rinfoderaì la spada corta, l'obiettivo era svenuto e avrei tanto voluto tagliargli la gola per lasciarlo morire la a terra, d'altronde ciò non era possibile al momento.
Gli ordini erano chiari e li conoscevamo sia io che lei, almeno lei li conosceva in parte ma forse anche a sufficienza.
probabilmente mia cara c'è chi la pensa in modo differente da te..
Le dissi con un ghigno le diedi le spalle allontanadomi di qualche metro da lei.
Ero fatto così non riuscivo a starle troppo tempo vicino, mi faceva un effetto strano che non sopportavo, che mi dava la nausea ed il vomito, quasi come a rifiutare ogni contatto con lei.
Mi giraì dopo aver fatto qualche passo e incrociaì le braccia, ovviamente lei non mi guardava ma fissava la preda ormai svenuta e martoriata.

Il nuovo ordine è di trasportare il prigioniero in Russia.
Dissi risoluto sapendo che avrei ricevuto uno sguardo di disappunto, era tipico di lei sorprendersi delle decisioni dei tre vecchi ed era anche mia peculiarità stupirla in ogni frangente.
La mia voce nella frase successiva si ridusse quasi ad un sibillo.
Li l'obiettivo deve essere lasciato a morire in quelle lande desolate.
Ovviamente il vero obiettivo di Aro non era far si che il prigioniero , Daniel, morisse, ma ovviamente loro non ne sapevano nulla e io mi sarei riservato il privilegio di lasciare in sospeso la situazione fino a che non si potesse conferire esclusivamente con Heidi lontano da orecchie indiscrete.
Questo è l'ordine di Aro.
Conclusi affilando lo sguardo.
 
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20 replies since 22/5/2010, 16:41   286 views
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