Twilight GdR

Paris

« Older   Newer »
  Share  
†Heidi~
view post Posted on 24/5/2010, 17:16 by: †Heidi~




Heidi

Finalmente, finalmente la mia vista preferita, il mio spettacolo prediletta, la scena che prediligevo, la fine tanto sperata, quella che più di tutte riusciva ad appagarmi di fronte una si tale vittoria. Io non perdonavo mai l'insolenza, Finalmente il vero dolore, la vera consapevolezza, il vero panico in quegli occhi stralunati verso il cielo eppure ancora così vivi: ammirevole, così come la presa delle sue braccia e mani poderose sul mio UNICO polso in azione...una presa inutile...ma vitale, salda, determinata...quasi fastidiosa
NO...non non era panico...era il terrore di fronte la sorpresa...ma non il panico, non il rimorso...non la rassegnazione alla morte...solo una beata consapevolezza finalmente giunta e piena di rimpianto. C'era qualcosa di incandescente in lui, una fiamma impenitente e pura, sprezzante di fronte l'idea di spegnarsi malgrado si fosse resa conto dell'uragano intorno a se. Sapere di essere inevitabilmente in braccio alla morte ma voler morire con orgoglio, tentando fino alla fine. L'espressione di quell'ibrido, seppur deformata dal dolore e la debolezza oramai inevitabile, era ancora solcata da una salda determinazione. Senza cambiare idea sul passato e sull'ultimo presente. Bene...rendeva il gioco solo più interessante e meno scontato..


Si direi proprio che mi hai sottovalutata tesoro....e solo una sciocco che non ha capito e non conosce veramente chi siamo potrebbe sottovalutare i Volturi o tantomeno anche solo pensare dicontraddirli. Noi...siamo la legge...e il tuo comportamento altruistico e da primo uomo rischia gravemente di infrangere la nostra prima e più importante tra queste...la legge di segretezza della nostra razza...inoltre Aro non ha molta simpatia per i mezzo sangue...quindi, quando sarai davanti ad Lui, se tieni almeno alla tua pelle da bastardino, ti consiglio di chiedere scusa e promettere di condurre una vita totalmente diversa da quella che ti sei ostinato a condurre fino ad ora: impara a curare solo ed esclusivamente i tuoi affari...il mondo è andato avanti per secoli anche senza i suoi paladini...e sopratutto ricordati che tu, per quanto simile, non sei un essere umano...quindi impara anche a comportarti come e per quello che sei!

A quelle ultime sillabe, ringhiai ancora più forte strattonandolo improvvisamente ancor più verso il muro ormai distrutto, la morse al collo ancora inesorabile.
La mia voce oramai non aveva più niente di umano, e per quanto ancora melliflua, aveva perso ogni segno di grazia, pacatezza e limpidezza. Quanto a me, non stavo facendo il minimo sforzo: immobile e comodamente quanto elegantemente retta sulle mie bellissime gambe, mi limitavo a tenere sollevato il braccio della mano che stava strangolando quell'essere, il viso ancora a pochi centimetri dal suo, gli occhi acuminati come frecce letali, lo osservavano vittoriosi, maliziosi e brutali mentre perdeva i sensi, mentre la forza che si esauriva in lui, scorreva inebriante, lenta ed esausta sulla mia mano.

E poi lo percepii chiaramente. Quel fruscio gelido, più rapido, ambiguo e fiero che mai...per un essere umano sarebbe stato impercepibile. Poi l'odore...quel profumo forte ma tanto anonimo da essere quasi indifferente. Esattamente come il suo carattere, altezzoso, diffidente, incurante...acuto...crudele.
Sospirai contrariata ma esasperatamente rassegnata, alzando gli occhi al cielo e disegnando sulle mia labbra un'altezzosa e tipicamente famminile smorfia di disappunto.

ehhhhhh...è mai possbile che io non possa mai godermi il mio lavoro da sola e in santa pace? Accomodati, Demetri... ti sapevo dall'altra parte del mondo....dimmi tutto!

Conclusi con aria più professionale, altezzosa, garbata, distaccata e seducentemente più composta, senza però distogliere lo sguardo dalla mia preda. Con Demetri preferivo essere breve, fredda e concisa, quel tipo di confidenza e "rispetto" ed educazione che si ha con un collega di cui sai e vuoi sapere poco, un collega di cui vuoi e devi riconoscere l'a te pari talento ma di cui ovviamente ti fidi poco, nutrendo quasi una piccola e costruttiva competizione. Probabilmente anche caratterialmente non eravamo poi troppo compatibili, anche se questo non significava che cercavamo ogni giorno di ucciderci a vicenda, semplicemente io non tengo tanto ai rapporti sociali, se posso dire che nella mia condizione io possa o voglia averne ancora...anche perchè a differenza mia, Demetri sembrava quasi non avere un carattere, malgrado la forte personalità, cioè...se lo teneva per se, ed io, per disinteresse,intolleranza e superbia lo assecondavo simulandolo..almeno in sua presenza. Lavorare con Felix o Jane era molto più entusiasmante...l'ossessione per la caccia, sembrerà assurdo, non mi coinvolge per niente...e Demetri era il segugio per eccellenza. Stili di caccia diversi, direste voi.....probabile...ecco perchè io mi limitavo a rispettare e restare fuori dai suoi spazi e lui faceva lo stesso coi miei.
Ad ogni modo, leggendo nel pensiero di tutti coloro di cui conosceva l'identità, non era affatto stupita che ci avesse trovati e in cosi poco tempo. Ormai, data l'irreparabile interruzione, non mi restava che ascoltare cosa aveva da dirmi, di solito non si faceva mai vivo se non era veramente importante o addirittura da parte di Aro, ma mi era anche capitato di ascoltare qualche sua stravanganza. Attesi senza aggiungere altro, del tutto indifferente, seppur chiaramente attenta, a lui.
 
Top
20 replies since 22/5/2010, 16:41   286 views
  Share