DanielNaturalmente,ovviamente,inevitabilmente provocai la sua reazione: inumana e terribile. Non avevo previsto nemmeno per un attimo,seppur conscenzioso del pericolo, che sarebbe stato così doloroso,tanto da preferirne la morte.
Che dolce e comoda poteva essere la morte dolce ed indolore in confronto a ciò che mi stava facendo quel mostro in quel momento.
Mi aveva sbattuto al muro e preso per il collo,intenzionata a spezzarmelo.
Presi con le mani tremanti il suo polso cercando di togliere la sua mano dal mio collo,ma inutile non ce la facevo neanche con tutte le mie forze. sentivo il sangue salirmi al cervello e la salivazione azzerarsi.
Rivolsi lo sguardo verso l'alto sperando in un qualche tipo di salezza,ma non sapevo davvero come fare.
Sorrisi alla vera,cruda possibilità della morte. Ormai così vicina che la sentivo soffiare gelida sul mio volto e che mi osservava con le sue iridi rubine.
E..c-così.. t-t-i.. ho.. sot-toval-utata..Dissi con il poco fiato che mi rimaneva.Alla fine ciò che avevo fatto in tutti quegli anni si era ritorto contro di me.
Ma di certo non me ne pentivo! Mi dispiaceva soltanto lasciare la persona che amo..
Il mio pensiero andò a lei,che mi era sempre stata vicina e mi aveva capito come nessun altro..
Tranquillissima.. non ho nulla da obiettare perchè è la pura e semplice verità!