Twilight GdR

Paris

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†Heidi~
view post Posted on 23/5/2010, 17:08 by: †Heidi~




Heidi

Se fosse stupefatto dal mio aspetto o, data la sua domanda, dal fatto che io conoscessi il suo nome non aveva importanza. Forse lo stupore e la sorpresa dell'uno e dell'altro caso si stavano accavallando, dando origine in lui ad una sensazione sgradevole, mista tra panico e fastidio. Da cosa lo deducevo? Semplice: il suo cuore, già di per se dal battito inumanamente accelerato, stava battendo ancora più rapidamente, una rapidità alla quale un essere umano non sarebbe sopravvissuto, vittima di un infarto certo. Ma non era vera e propria paura, piuttosto un sentimento che nasceva dalla sua indole prevenuta e determinata quanto nobile e prudente, palese nell'improvviso cipiglio che adesso solcava la sua fronte dipingendo sul volto di quell'ibrido un'espressione non spaventata, ma molto, molto diffidente. Infine la sua voce. Probabilmente anche per via del mio potere ammaliatore su di lui, era venuta fuori con poco fiato, un timbro che probabilmente un mortale non sarebbe stato in grado di percepire. Ad ogni modo era un tono che sapeva ben poco di paura, piuttosto era intriso di tensione, come colto di sorpresa da qualcosa di talmente bello per non essere terribilmente e palesemente pericoloso o misterioso.
Istinto da vampiro, istinto da predatore, l'istinto da animale che riesce sempre a fiutare la verità, il pericolo oltre l'apparente bellezza di ciò che vede. Ne aveva acquisito gran parte anche lui, quanto bastava affinchè potesse intuire il vero in modo molto più chiaro rispetto ad un essere umano (che in genere, intimorito da ciò che sente più che altro nel suo inconscio, tenta di stare alla larga da noi ma viene alla fine comunque attirato da ciò che siamo: del resto il pericolo è come una calamita per menti limitate come quelle dell'uomo e noi poichè d'altro canto ha sempre un volto stupendo, malgrado non ne abbia per niente bisogno ) ma probabilmente non a sufficienza per avere abbastanza immunità dal mio potere, tanto da poter reagire malgrado l'inevitabile e forte ammirazione che qualunque vampiro avrebbe provato di fronte la mia figura.

Senza muovermi ancora di un solo muscolo, accennai fulmineamente un sorriso accattivante, divertito ma freddo (un gesto che solo Daniel avrebbe potuto vedere), sciogliendo definitivamente le briglie al mio potere: la mia bellezza, il mio fascino, la mia grazia, il mio charme infiniti, intriganti e sicuri più che mai.

Dovremmo parlare in un posto più appropriato...NON CREDE??....SE VUOLE SEGUIRMI.....PREGO....

risposi semplicemente con voce melliflua e salda, sebbene ancora lineare, fredda e distesa, colma di garbo e sicurezza.
Avrei rimandato a dopo l'ipocrisia delle scuse per non essermi presentata subito. Nella mia posizione non avevo nessun tipo di scrupolo. Ma Aro a queste cose teneva molto e io devo a lui tutto ciò che ho imparato...o quasi. Insomma, avrei "onorato" le usanze...ecco!
Quante possibilità avrebbe avuto di rifiutare? Praticamente nessuna...di certo non avrebbe obbedito alla mia influenza senza fiatare, ma ad un invito COSI'...non poteva proprio rinunciare. Non era nella posizione o con la possibilità di farlo. Troppa gente in giro per rifiutarsi e fare una mossa avventata come fuggire o attaccarmi ( nel secondo caso avrebbe inoltre solo danneggiato se stesso)....e troppo poca forza per RESISTERE totalmente.

Fatto "l'invito", lentamente gli diedi le spalle con eleganza, sensualità e sicurezza, facendogli un lieve ed eloquente cenno col capo per fargli intendere di seguirmi.

 
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20 replies since 22/5/2010, 16:41   286 views
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