Twilight GdR

Alchemy in the Universe, sorvoliamo sul titolo -.-'

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capax93
view post Posted on 25/4/2010, 14:36




Titolo: Alchemy in the Universe (mai avuta originalità per i titoli u.u')
Autore: Laura Di Nik
Genere: Fantasy

Ok gente, questa mia storia parla di Maggie, una "ragazza" che vive una vita tranquilla a Boston, vita che cambierà radicalmente quando incontrerà e conoscerà Artemide, nuova arrivata nella sua scuola... e anche sulla Terra.
All'inizio queste due ragazze si odieranno, ma poi col passare del tempo e dopo una serie di eventi sia fortunati che sfortunati creeranno un grande rapporto di amicizia. Se volete sapere come, vi dovrete leggere tutto quello che posterò ^^ spero che non vi annoierete

Prefazione:

La pioggia cadeva dal cielo silenziosamente e tutto intorno era buio, alcune luci dei lampioni illuminavano il grande vicolo, il luogo era deserto, nessuno si trovava nei paraggi.
Meglio così, altrimenti lui avrebbe rischiato di essere scoperto, era meglio evitare, non solo per gli umani. Ma anche perchè temeva i Guardiani di Vega, troppo attaccati alle leggi e alle regole del proprio universo. Non osava immaginare cosa sarebbe successo se lo avessero scoperto, a quali atrocità sarebbe dovuto incombere.
Ma d'altro canto non poteva lasciare quella piccola creatura morire, non aveva nessuno al mondo, la sua nascita era stata un semplice caso. Eppure era insensato persino per lui lasciarla al proprio destino.
All'inizio non sapeva bene dove andare, aveva sentito parlare di questi “orfanotrofi” ma non sapeva nemmeno che aspetto avessero. Aveva cercato in lungo e in largo un luogo chiamato così, ma gli edifici sembravano tutti uguali.
Nel suo universo i bambini senza più un genitore nei primi anni di vita – di solito fino ai 30 anni – venivano custoditi dentro apposite celle chiamate Bachi da seta, poi una volta cresciuti venivano sottopposti all'addestramento e poi mandati nei vari universi paralleli.
Ma sapeva benissimo anche lui che quella creatura non era come le altre della sua specie, si pentì di essere arrivato sulla Terra, benchè fosse la sua missione creare scompiglio tra gli umani.
Alla fine comunque riuscì ad arrivare all'orfanotrofio. La pioggia gli annebbiava la vista, non erano abituati all'acqua che cade dal cielo.
Lasciò così il piccolo fagottino davanti la porta dell'entrata, accarezzando il dolce viso della bambina.
<<buona fortuna, piccola mia.>>
Così facendo si allontanò nella notte, lasciando che il tempo influisse sul destino della piccola creatura dagli occhi verdi.
 
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