Twilight GdR

Le début, alla ricerca di nuovi orizzonti

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view post Posted on 28/2/2010, 14:33 by: .°•. °•. stety .•° .•°.




Micol

Era un caldo pomeriggio, nonostante la primavera fosse ancora lontana di qualche settimana.
Mi trovavo da sola a casa, Jane era uscita a fare una passeggiata... forse avrei dovuto seguirla vista la bella giornata...
Mi piace stare all'aria aperta e correre in mezzo alla foresta, senza pensare a nulla.
"Hakuna Matata" avrebbero detto Timon e Pumbaa.
Forse era quello di cui avevo bisogno in quel momento.
Ma erano due anni ormai che mi trovavo lì... e Forks si stava sempre di più rivelando una città monotona e noiosa. Già solo il fatto che il sole avesse fatto capolino in mezzo a tutte quelle nuvole era di per sé un fatto straordinario.
Probabilmente se non fosse stato per Jane sarei impazzita.
Non conoscevamo molte persone, ero convinta che avremmo dovuto allargare il nostro cerchio di conoscenze. Ma per due ragazze come noi non era facile... a chi avremmo potuto mai rivelare il nostro segreto?
La risposta era facile: ai licantropi del posto. Ma purtroppo non ne avevamo ancora incontrati da quando avevamo scoperto della loro esistenza, li stavamo cercando da molto, troppo tempo.
Anche se sembrava non importarmi, era una cosa irritante non poter interagire con ragazzi della "mia età". Non avevo amici, persino chi mi conosceva da quando ero piccola si era allontanato.
E non per mia scelta... semplicemente avevo voluto proteggerli.
Scoprire la verità sarebbe stato troppo pericoloso, io e Jane ne avevamo parlato a lungo e avevamo convenuto che era la cosa migliore per tutti.
Solo nostro padre sapeva cosa eravamo in realtà, la cosa più ovvia visto che era stato lui a rivelarci tutto al momento della prima trasformazione di Jane.
Mi avvicinai alla finestra e guardai fuori.
Quel quartiere di Forks era particolarmente popolato anche se piccolo, abbastanza vicino al centro cittadino. Fino ad una settimana prima io e mia sorella eravamo la novità del luogo, le ultime che si erano trasferite lì, in quel posto sperduto e piovoso.
Poi era arrivato un nuovo vicino.
Non l'avevamo ancora conosciuto, sembrava essere molto riservato.
L'avevo visto di sfuggita proprio quella mattina, mentre completava il trasloco probabilmente visto che stava trasportando una grossa scatola di cartone.
Abitava proprio di fronte a noi, la sua casa era leggermente spostata sulla sinistra rispetto alla mia visuale, esattamente uguale alle altre: un piccolo giardino sul davanti, i muri bianchi, le persiane verde bottiglia...
Mi sedetti proprio accanto alla finestra, accovacciata sulla poltrona a leggere un libro che avevo iniziato da poco e che dovevo terminare per una ricerca a scuola.
La scuola... un altro motivo per cui detestavo l'idea di rimanere giovane così a lungo...
che gusto c'era a rimanere giovane per sempre se poi dovevi comunque andare a scuola?
Non andarci sarebbe stato troppo insolito... così avevo deciso di frequentare.
Una noia mortale... avevo ripetuto quei programmi almeno 5 volte nella mia vita, senza la minima variazione.
Mentre leggevo si diffuse per la stanza un buon profumo dolce, di mele e zucchero. Non vi feci troppo caso, troppo concentrata nella continuazione della storia.
Fu il suono improvviso del timer del forno a distrarmi dalla lettura.
La torta!!! Accidenti avevo anche dimenticato di averla messa in forno...
Corsi in cucina e aprii lo sportello.
Tirai un sospiro di sollievo quando mi resi conto che la torta di mele che avevo preparato era perfettamente intatta.
La tirai fuori con la mano nuda, senza bruciarmi naturalmente, e la appoggiai sul tavolo.
Aveva proprio un buon profumo, andavo matta per la torta di mele.
Ricordo che la sera stessa in cui arrivammo la signora Hopkins, purtroppo morta qualche mese prima, ce ne aveva portata una per darci il benvenuto nel quartiere insieme ad una bottiglia di vino rosso.
Io e mia sorella eravamo rimaste quantomeno stupite del fatto che da qualche parte del mondo si usassero ancora certe gentilezze. Venivamo da una grande città, pensavo davvero che certe cose succedessero soltanto nei vecchi film anni 60.
Apprezzai il gesto a tal punto che qualche sera dopo gliene preparai una io stessa, ovviamente non buona come la sua... ma lei ne era stata davvero molto felice.
Immersa in quei ricordi, che mi sembravano lontanissimi nonostante fossero passati solamente due anni, mi venne in mente un'idea.
Corsi in camera mia ed indossai la prima cosa che trovai nell'armadio: un vestito forse un po' troppo estivo.. semplice e nero. In meno di un minuto avevo pettinato i miei capelli ribelli, indossato un cerchietto ed ero scesa a guarnire la torta con dello zucchero a velo.
Purtroppo non trovai il vino rosso, ma non era un dettaglio così importante.
Uscii di casa senza pensarci troppo ed attraversai la strada per andare dal mio nuovo vicino.



Edited by .°•. °•. stety .•° .•°. - 10/3/2010, 19:42
 
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