lonely vampire...

Elena

Non mi rispose subito, così quando non sentii la sua voce mi voltai verso di lui al posto di guardare la strada davanti a noi.
La sua risposta mi incuriosì ancora di più.
Chi mai poteva volere dei vetri scuri sulla propria auto per gusto personale?
Non che non fosse possibile... ma insomma era... strano...
E poi che esigenze poteva avere? Mi sembrava improbabile che non volesse esporsi alla luce del giorno.
Cercai di mettere un freno la valanga di domande che avevo in testa e naturalmente nel tentativo mi morsi la lingua.
Ahi!!! esclamai a mezza voce e me ne pentii subito dopo.
Solo io potevo fare certe cose... che stupida!
Sperai vivamente che lo scambiasse per una protesta al dolore al piede e mi voltai questa volta a fissare la strada che scorreva veloce di fianco a noi.
Una figuraccia dopo l'altra... che gioia! pensai

William

Probabilmente non l'avevo convinta molto,notando il silenzio in cui era piombata:avrei scommesso che si stesse martellando il cervello,in cerca di una ragione plausibile per credere a quello che le avevo appena detto.
Confesso che sarebbe stato assurdo anche per me a vederlo dal di fuori.
Meglio cambiare discorso repentinamente...
Ahi!!!
mi voltai verso di lei,continuando a guidare senza notare minimente la strada:ma per me era normale.
ti fa molto male?!chiesi preoccupato.
manca poco comunque,non preoccuparti!

Elena

Sentii la sua voce e mi girai a guardarlo.
La sua voce sembrava preoccupata, il suo tono era gentile e dolce per essere quello di uno sconosciuto. Non l'avevo mai visto prima, eppure mi stava aiutando...
Abbastanza, ma sto comunque meglio rispetto a prima risposi.
Guardai la strada di fronte a me e notai che ormai eravamo vicino all'ospedale, non sapevo se essere tranquilla o agitata.
Probabilmente non avevo nulla di grave alla caviglia... ma la sola idea di vedere un dottore non mi entusiasmava affatto.
Cacciai via il pensiero dalla mente e mi concentrai su William, cercando un argomento di cui parlare per pensare il meno possibile.
Sei di Forks Will? Non mi pare di averti mai visto qui intorno...

William

Si buttò in altre domande curiose;continuai a tenere lo sguardo fisso sulla strada:mentire senza guardare l'altro negli occhi era decisamente più semplice,avevo sperimentato.
Sei attenta eh?!
...bhè..si,in realtà sono Inglese,di Londra ad essere precisi:mi sono trasferito qui,qualche anno fa per frequentare il liceo.
E poi....non è che esca molto in giro per la città ecco... risposi semplicemente sperando che non insistesse troppo con tutta quella curiosità.
..chissà perchè mi capitavano tra le mani sempre umani tremendamente curiosi...

Elena

Beh mi ero avvicinata abbastanza... non so perchè ma avrei detto che fosse irlandese.
L'accento era simile in fondo no?
Ovviamente no, ero io a farmi i film mentali...
Almeno avevo capito che non era americano...
Siccome questa volta non mi aveva neanche guardata, pensai che forse si era stancato di tutte le mie domande incessanti e curiose.
Rimasi in silenzio qualche minuto, aspettando che arrivassimo in ospedale.
Mi concentrai sulla strada di fronte a noi, evitando di guardare i vetri scuri di fianco a me che mi mettevano un po' a disagio.
Il silenzio si fece parecchio imbarazzate, così attesi pazientemente che fosse lui a parlare questa volta.
Intanto iniziarono a vedersi le indicazioni per il parcheggio dell'ospedale.
Da vero genitluomo, William mi accompagnò dentro per farmi visitare.
Non durò molto, infatti essendoci poca gente il dottore riuscì a vedermi quasi subito.
Era solo una storta, nulla di grave quindi.
Non appena uscii, William insistette per portarmi a casa.
Charlie fortunatamente non c'era... altrimenti sono certa che ne avrebbe fatto una tragedia.
Lo ringraziai di tutto quello che aveva fatto.
Spero di rivederti presto conclusi
Senza altri incidenti ovviamente aggiunsi poco dopo scherzando
Mi chiusi la porta di casa alle spalle, sospirai e mi sedetti sul divano a guardare la TV.



Edited by .°•. °•. stety .•° .•°. - 7/7/2010, 09:07