Una camminata..

Helen
Ed ecco che mi fermò.
Così la mia furia si scatenò del tutto.
Mi sentii esplodere dall'istinto animale che ormai mi dominava completamente. Non mi accorsi neanche che stavo usando il mio potere l'Emblema della Disperazione. Mille immagini feci scorrere nella sua mente...le persone che lui amava,venivano torturate...lui stesso era nudo della sua copertura,e tutti in quel luogo sapevano chi era o cosa era... La guerra era nel pieno dei suoi anni...migliaia di persone intorno a lui venivano squartate dal filo spinato tedesco,mentre le SS ridevano beffarde... Qualcuno gli sparava addosso raffiche di mitra,i pastori tedeschi gli ringhiavano contro pronti ad attaccare....tutto in torno buio....anche il vecchio vide ciò,tutti lo videro...
Migliaia di stemmi del Reich sventolavano,mentre un lago di sangue si espandeva...soldati scheletro sbucavano dal suolo,riprendendo vita. Riportai le grida assordanti ed angosciate alle sue orecchie e la disperazione di 10.000 uomini e donne nel suo cuore e nella sua mente...cominciai a ridere d'istinto...a ridere malignamente,come una pazza: la Bella Bestia si era risvegliata!! Focalizzai la mente sulla donna che avevo stuprato,urlante.
No"!!!No,ti prego!!! farò tutto ciò che vorrai!!!! basta!!! BASTAAAAAA!!!!! AIUTOO!!!!! Focalizzai me stessa mentre le toglievo la dignità di donna,con arnesi metallici e me stessa. Focalizzai i denti insanguinati dei cani,che strappavano lembi di pelle,vidi i corvi che si avventavano sui cadaveri lasciati all'aperto per mesi....vidi il mondo cadere,ed ero estremamente eccitata...sì,ero contenta,felice...focalizzai i genitori dell'americano che venivano uccisi dalle Shultz Staffel,mentre la Luftwaffe,dal cielo radeva al suolo la sua città...Mille grida di aiuto si levarono,uomini mutilati,con il corpo a metà,agonizzanti ti avvicinavano a lui tendendo la mano....avevo evocato un'armata di cadaveri...Gli feci vedere i simboli del comunismo,della chiesa e degli ebrei cadere bruciati....tanti uomini avvolti dalle fiamme che urlavano,il gas che si propagava...i neonati,ancora vivi venivano sbattuti contro i grandi alberi,e la testa si sfracellava,rivelando pezzi dic ervello che schizzavano fuori inondando la terra,già marcia e rossa dal sangue....vidi la sua reazione,una reazione che mi piacque molto....il vecchio urlava,non riusciva amuoversi,sembrava legato,mentre gli uomini gli spegnevano le sigarette negli occhi e gli versavano olio bollente sul corpo ustionandolo gravemente...Anche la ragazza sembrava terrorizzata, il passato della sua famiglia era rievocato nella maniera più terrificante..tutte le sensazioni di OGNI PERSONA entrarono nelle loro menti. Ne approfittai per spingere via l'americano,mentre tutto continuava... vidi la ragazza..il suo cuore martellava,molto succulento.....mi avvicinai a lei con la mano guantata tesa per prenderle i capelli. L'avrei stuprata,certo,l'avreid enutata,l'avrei assaggiata,torturata e uccisa..

Josef
Ero riuscito pr miracolo a placcarla giusto in tempo prima che potesse aggredire ed infierire ulteriormente sul povero mlcapitato.
Sapevo che ora avrei dovuto affrontarla, ma sentivo che era giovane, doveva essere diventata un vampiro durante la seconda guerra mondiale...
Io ero molto più vecchio di lei, avevo molta più esperienza alle mie spalle. Se ero ancora vivo probabilmente era perchè ero un vampiro alquanto potente.
Ma quando fui a terra comicniai a vedere il parco attorno a me che cambiava.
Iniziai a vedere cose mostruose......la villenza e las offerenza era padrona.
Vedevo torture, sangue e molta, molta cattiveria.
Capii che ero in rpeda alle visoni quando vidi i miei familiari.
Mio fratello, mia sorella, i miei genitori......venivano torturati senza pietà e loro urlavano chiedendo pietà.
non riuscivo a vedere tutto questo, il resto che vidi era troppo brutto per poterlo sopportare.
Mi misi le mani sulle orecchie epr tapparle...non volevo più saperne di queste visioni. Mi stavano facendo diventare pazzo.
Poi iniziai a vedere contemporaneamente anche le visioni dellpanziano, ma soprattutto di Raisa.
Quel che vedevo era insopportabile. Chiusi gli occhi e inspirai a fondo....cercai di focalizzare la realtà, questa era solo finzione, delle stupide allucinazioni, quel vampiro si stava prendendo gioco delle nostre menti.
Ero rannicchiato a terra...inspirai nuovamente a fondo tenendo gli occhi chiusi cercando di scacciare quelle immagini dalla mia mente.
Non ci riuscivo, ma ero consapevole che non stavo vedendo il reale.
Ma sentivo le urla di Raisa, urla di disperazione, lei era in preda al panico, nonc apiva quello che le stava succedendo.
Non potevo permettere a quel mostro di prendersi gioco di lei.
Di me era un'altra storia, ma aggredire Raisa fu per lei un grande errore.
Lentamente mi alzai in piedi. Tenevo gli occhi chiusi epr concentrarmi, la mia mente, essendo a mia volta un vampiro, ra molto più forte di quella di un umano. Io stesso, nche se solo in parte, potevo entrare nella mente delle persone....almenoi la mia mente riuscii a comandarla.
Un po alla volta quelle visioni diventarono nebbia, sempre più confuse fino a svanire.
Vidi quella ragazzina che afferrava i capelli di Raisa.
Vederla che la trattava in quel modo fece scattare in me una grandissima rabbia.
Mi dimenticai di qualsiasi prudenza.
I miei occhi diventarono completamente bianchi, dalle mie gengive uscirono due lunghi canini affilati.
La mia stessa voce cambio, diventando demoniaca
Lascia subito la ragazza!
la intimai senza gridare, senza agitarmi. Ma con una cattiveria proveniente dal profondo del mio animo più buio

Helen

Mi voltai a guardarlo: come diavolo aveva fatto??? Lo guardai con odio,ma l'attrazione per la ragazza era incancellabile...
Mi portai davanti la ragaazza uandola come scudo...le leccai il collo...mamma,che buona! le posi le mie labbra sulle sue,dandole un bacio passionale,assaporandola del tutto,il suo alito,il suo calore...era bellissima... Ora sentivo solo il suo odore,ero ipereccitata...le cinsi i fianchi con le braccia,tenerdola però salda.
Le sussurrai all'orecchio....
E' solo un sogno....tra poco ti risveglierai....e finirà tutto..
Le mordicchiai un'orecchia,piano,e passai la lingua da essa,fino alla base del collo,sensualmente... le mie papille assaporarono il suo sapore...un sapore supendo..meraviglioso...tornai a guardare l'americano.
Come fai a starle vicino senza desiderarla....? la mia mano scese lungo il suo fianco,sino a toccare morbosamente le sue parti intime mentre con l'altra entrai sotto il vestito per intercettare e massaggiare i seni....Al mio tocco ebbe un sussulto,me ne accorsi e sorrisi eccitatissima...uao...che forza...che profumo... pensai mordicchiandomi il labbro inferiore con occhi sognanti...Ero catturata dalla bellezza della ragazza,il mio cervello era in tilt,succedeva sempre...sorrisi dall'eccitazione socchiudendo gli occhi... era una sensazione fantastica,fremevo dalla voglia...di torturarla,di giocare con la sua dignità...di privarla dell'onore...e di ucciderla...La mia espressione si fece folle,sorrisi desiderosa aprendogli occhi,occhi del diavolo,rosso accesissimo,smagliante di follia e di sadomasicità...
Trattenendo una risata le sussurrai sorridendo,ad occhi chiusi mentre dondolavo in sincronia con lei,come per coccolarla...come la Dolce Morte coccola la vittima prima di posarsi su di lei...
tsai una cosa..?... Non rispose..aveva gli occhi sabrrati,fissava il vuoto a bocca aperta senza dire una parola....ansimava di terrore e dolore...sentivo il suo cuore martellare...aveva ancora le visioni...Avvicinai la mia testa alla sua entrando in contatto guancia a guancia...il piacere saliva,saliva rapidamente,la desideravo ogni secondo di più...in tutti i sensi....
Le dissi con la voce tremante dall'eccitamento e dalla passione
.....ti amo.....
e aprii la bocca poggiandola sul collo...

Edited by Shadowndale - 27/2/2010, 00:37

Josef
quella bambina era di una pazzia sovrumana.
Non riuscivo a capacitarmi come potesse pensare una tale eprversione.
Era completamente priva di qualsiasi senso umano...la compassione, la pietà, il buon senso, la dignità e tutto quello che pur diventando vampiro io avevo mantenuto seppur 9n maniera.....anestetizzata...
Quando la intimai di lasciare Raisa lei si girò guardandomi quasi stupita.
Forse non pensava che potessi uscire da quel mondo che aveva messo in scena nella mia mente.
Ma subito torno a dedicare la sua attenzione alla ragazza.
La guardava con occhi vogliosi, sembrava eccitata.
Una mano la posò sulle sue aprti intime e l'altra la infilò sotto il suo vestito per palparle i seni.
Non potevo sopportare una cosa simile.Forse non l'avrei sopportato anche se l'avesse fatto ad un passante comunque, ma mentre lo faceva a Raisa cresceva in me una tale rabbia che mi doleva il petto.
Forse è eprchè con lei ci avevo chiaccherato, avevo instaurato un rapporto "umano" e sentivo un forte impulso di proteggerla.
Quei gesti della ba,mbina, eprversa fino infondo alla sua anima, fecero crescere in me una grandissima rabbia. Sentivo l'adrenalina che mi pulsava sulle tempie, come il sangue che scorre dal collo di una vittima.
Ero già compeltamente trasformato...non ero più un umano, ero una creatura...un mostro....un vampiro.....
Quella ragazzina fece un grandissimo errore a prendersela con Raisa.....quella rabbia mi rendeva ancora più forte.
Le mostrai i denti ringhiandole contro coem un demonio.
Quindi mi scaraventai contro di lei e dopo averla afferrata per la divisa la scaraventai con estrema forza contro un albero che rimase in piedi solo per miracolo.
Con un balzo felino mi portai ai suoi piedi e la ripresi per la divisa.
La alzai spingendola contro l'albero, i suoi piedi fluttuavano nel vuoto.
Io la fissavo negli occhi mostrandole tuta la mia rabbia.
Notavo che era intenta ad entrarmi nella mente
i tuoi giochetti non funzionano con me
le dissi con voce demoniaca venutami quando mi trasformai.
Io ero un vampiro da secoli....nel lungo tempo della mia esistenza avevo maturato un grandissimo potere sia intellettivo che fisico.
i miei poteri vampireschi erano portati a livelli altissimi....
Per questo ero riuscito a scacciare le sue visioni e ora riuscivo a non farla entrare nella mia mente....il suo potere con me non funzionava

Raisa

Una ragazza arrivò e urlò qualcosa in una lingua strana. Era anche vestita in una maniera non molto normale. Sembrava una divisa. Nella sua mente, o quella di Josef, non riuscivo a trovare i confini delle due, trovai delle immagini spaventose: persone che venivano torturate, che urlavano, vestiti di strani pigiami a righe.
Se prima ero spaventata da Josef ora aveva una fifa tremenda.
Questa ragazza se la prese con un vecchietto che passava, prendendolo a calci e a pugni. Poi gli saltò sopra e gli fece vedere delle immagini orribile, inimmaginabili. E io le vidi tutte. Le lcrime ormai scorrevano sulle mie guance impallidite dalla pietà che provavo contro quel vecchietto.
Poi, improvvisamente, perse completamente interesse per quell'uomo e si voltò verso di me. Istantaneamente cominciai ad urlare. Vedevo la gente intorno a noi voltarsi incuriosita, ma non a lungo. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti, né a mettere a fuoco un'immagine precise del mondo che mi circondava. Vedevo mia madre che soffriva, che si teneva la pancia abnorme con una mano. Sentivo che ero io a farle male, ma non riuscivo a smettere. Poi la visione cambiò: Era sempre lei, mamma, a soffrire però. E questo ricordo non lo potevo sopportare.
Urlavo con tutte le mie forze, quando le immagini svanirono, di colpo.
Riuscii ad aprire gli occhi per vedere la ragazza venire contro di me. Le mie lacrime spuntavano dagli occhi senza sosta, non riuscivo a smettere di piangere. Mi venne davanti, vicina, vicinissima. Riuscivo a sentire il suo odore, il freddo che emanava il suo corpo. Poi qualcosa di ghiacciato mi colpì le labbra. Le sue. Mi stava seriamente baciando? Ma non era il principe a baciare la ragazza alla fine della favola? Sentii le sue mani fredde toccarmi in vari punti del corpo.
Non riuscivo più a sentire i suoi pensieri. Ero talmente terrorizzata che non riuscivo a pensare io.
La ragazza mi sussurrò qualcosa all'orecchio, ma non riuscii a rispondere. Come non riuscivo a pensare, non riuscivo neppure a parlare. Piangevo, piangevo piangevo. Mi sentivo una malata mentale. Di quelle che se ne stanno sedute sul letto della loro cella a guardare nel nulla e stanno a piangere e a mugugnare qualche canzone.
i tuoi giochetti non funzionano con me
Sentii una voce fredda parlare. Sbattei le palpebre e mi resi conto che non avevo più a ragazza davanti a me. Era caduta per terra ed era sovrastata da Josef che la guardava con una espressione così.. cattiva, vampiresca.

Helen
Lui mi sbalzò via,tentò di sopraffarmi...finii a terra...lui parlò...
Una rabbia cieca m'avvolse,ora egli doveva morire.
Manganello SS,feci un salto atterrando dietro di lui,e con tutta,ma proprio tutta la forza che avevo gli diedi una manganellata in testa. Si sentì lo scricchiolio delle ossa del cranio che si spezzavano,ma ovviamente lui era un vampiro.
Gli balzai addosso dando ripetutamente calci in faccia in volo..Era già stata vista una cosa del genere in un film "Matrix"..ovviamente quella era fantasia...questa era realtà.
Usai il suo petto come appoggio per fare una capriola,mentre estraevo le due daghe dalla cintura.
mi misi in posizione da combattimento roteando i due pugnali.
Feci un salto in avanti per due metri d'alressa,incrociando le braccia,e così i pugnali. Atterrai in braccio a lui allagrando le braccia,così da disegnargli due linee rosse sulla gola.
Con sei capriole acrobatiche mi lanciai all'indietro,tornando in guardia.
Verme schifoso... Poi mi venne un'idea...conoscevo due vampire molto potenti,aventi più di duemila anni,maestre nell'arte della spada e delle arti medioevali....Lawrith e Adhara...
Potranno aiutarmi...non sia mai che io resti sconfitta,ma così rischio il futuro del mondo...tutto a suo tempo..
Oggi mi sento magnanima...con te... mi girai di scatto e scagliai il pugnale che finì a conficcarsi nella bocca del vecchio,che stramazzò al suolo senza un lamento.
mi rivolsi nuovamente all'americano..
Ma con te metterò molto tempo ad ucciderti...voglio vederti soffrire...Portati via la tua puttana,ci rivedremo presto...molto preso...e intanto farai bene a non abbassare la guardia...potrebbe darsi che la tua amichetta...scompaia così,nel nulla.. sghignazzando corsi fulminea,presi il vecchio e mi allontanai a velocità vertiginosa..ma sarei tornata...molto presto..

Josef
mentre tenevo epr la giacca la ragazzina, riuscì a ribellarsi e con un balzò mi arrivò dietro le spalle.
D'un tratto, talmente all'improvviso che nemmeno me ne accorsi sentii un corpo rigido che mi colpì la testa.
Stramazzai immediatamente al suolo, noi vampiri non muoiamo in quella maniera, ci vuol ben altro per farci fuori, ma il dolore lo sentiamo comunque, seppur in dose molto minore rispetto ad un umano.
Sentii le ossa del mio cranio rompersi, rimasi qualche secondo a terra, come morto.
Poi ripresi le forse a mi ersi in piedi.
mi scrocchiai il collo guardando la bambina con fare minaccioso.Nel frattempo poteov sentire perfettamente le ossa che si rimarginavano e tornavano coom'erano prima del colpo.
Feci appena in tempo ad alzarmi che mi colpì con una serie di calci in pieno volto. Inq uesto modo mi stordì ed io caddi a terra.
Non mi accorsi nemmeno che stava arrivando quando sentii squarciarmi la gola.
Fu un miracolo che non me la staccò, altrimenti per me sarebbe stata la fine.
Sepmplicemente, se così si può dire, mi aprì due squarci ai lati del collo .
poi si fermò, avrebbe potuto finirmi, non potevo crederci ma quella bambina era davvero forte. Forse era la sua cattiveria a farla tale.
Ma inaspettatamente non mi uccise. Scagliò via una lama e mi promisse che molto presto sarebbe tornata per finirmi. E avrebbe probabilmente fatto del male anche a Raisa.
Avrei voluto ucciderla in quel stesso momento , ma ero steso a terra inerme. Il sangue mi colava fuori dal collo.
Quando si allontanò, tempo qualche secondo e le mie ferite si rimarginarono. Ci misi un po per riprendere completa lucidità. poi mi alzai.
il mio primo pensiero andò a Raisa. Speravo stasse bene, che non le fosse successo nulla.
Tirai dentro i denti e tornai all'aspetto umano.
Dopodichè andai da Raisa per sincerarmi delle sue condizioni.
Tranquilla è tutto finito
dissi prendendole un braccio per farle coraggio

Raisa

La ragazza se la prese con Josef. Lo picchiò, lo malmenò con tutte le forse che aveva. Il suo viso era una maschera di sforzo.
Le lacrime continuavano a scorrere incessanti sulle mie guance per le brutte immagini che mi aveva fatto vedere quella ragazza.
Poi la ragazza perse interesse per lui. Strana reazione, no? Riuscii a leggere i suoi pensieri: voleva finirlo in maniera dolorosa, dolorosissima, e poi voleva uccidere anche me.
Cosa le avevamo mai fatto?
Continuai a pensarci fino a che Josef non venne vicino a me e mi disse:
Tranquilla è tutto finito
Alzai i miei occhi arrossati e risposi:
Non è vero. Non è finito. Tornerà.
Poi mi rimisi a piangere, appoggiandomi sulla sua camicia.
Poi mi venne in mente una parola che non avevo capito di quello che aveva detto la ragazza. Mi strusciai gli occhi con le mie mani e alzai il viso di nuovo.
Cosa significa "puttana"?

Josef
Guardai i suoi occhi.
Era terrorizzata, non si capacitava di quello che era successo.
Sembrava non capire nulla, sicuramente non si spiegava come potesse una bambina avere tutta quella rabbia e distruggermi in quel modo. COme potessi io essere vivo dopo aver subito quegli attacchi. Come potessi essere guarito da ferite gravissime per le quali un uomo normale sarebbe morto forse sul colpo.
Certo....delle eprsone normali, degli umani non avrebbero mai potuto fare una cosa del genere....ma noi non eravamo umani.....non siamo vampiri.
Sapevo che ora sospettava di me, forse aveva paura di starmi vicino.
Ma poi forse distrutta per la sofferenza si appoggio a me e scoppio a piangere.
Mi dispiaceva vederla così, non potevo immaginare quello che stesse provando, io daltronde da queando ero vampiro, e da li è passato molto tempo, le mie emozioni sono rimaste anestetizzate.
La gioia, la sofferenza, tutte sono ora vissute diversamente.
Però forse anche per i miei poteri sentivo il suo panico, sentivo il suo cuore che batteva velocissimo.
La strinsi a me cercando di farle coraggio e le accarezzai il capo.
Poi alzò il cpao, si stacco leggermente da me e mi fece una domanda.
Mi chiese cosa volesse dire "puttana".
Non capii la sua domanda, cosa voleva intendere?
pensai che non avesse capito il eprchè l'avesse chiamata in quel modo.
è solo una pazza. Forse non si è nemmeno resa conto di quello che ha fatto e detto.
Posso capire come ti senti....
le risposi con tono pacato, cercando di darle conforto.

Raisa

Non capii molto della sua risposta. Al posto di darmi una definizione del termine che non conoscevo mi aveva dato una risposta che non cercavo. Anche se mi fu utile in un certo senso.
è solo una pazza. Forse non si è nemmeno resa conto di quello che ha fatto e detto..Posso capire come ti senti...
Non si è resa conto di quella che ha fatto e detto? Allora deve essere davvero pazza.
Ma anche tanto.
Poteva capire come mi sentivo.. voleva dire che anche lui ha sentito quelle urla di dolore, quei pensieri spiacevoli come me? Vedere e sentire mia madre soffrire era il peggiore dolore che avessi mai potuto provare. Perchè mamma per me è tutto. Era tutto.
Riabbassai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi. Le lacrime continuavano a scendere sulle mie guance pallide per lo spavento.
Per la prima volta annusai il suo odore. Era simile a quello della ragazza di prima..
Mi scostai da lui improvvisamente spaventata.
Perché hai il suo stesso odore?
Gli chiesi mettendomi, senza volerlo, in una posizione di difesa, china in avanti.

Josef
Le mie parole sembrarono non convincerla molto, ma in compenso forse la aiutarono, anche se impercettibilmente, a mandare giu questa cattiveria alla quale aveva appena asistito.
Ancora una volta si aggrappò alla mia giacca piangendo..
La strinsi per confortarla, sentivo il bisogno di proteggrla, come una bambina...
Avvertivo la sua innocenza, e mi doleva pensare alla sofferenza che stava passando, al dolore che provava nel ripensare alle immagini che aveva visto nitide nella sua mente.
ma all'improvviso si scansò e mi guardò...nei suoi occhi non c'era più una ricerca di conforto, ma paura, tanta paura e molta rabbia.
Non capii il perchè finchè non mi parlò.
Mi chiese eprchè avevo lo stesso odore della bambina che ci aveva aggredito poco fa.
io la risposta la consocevo, entrambe eravamo vampiri e perciò avevamo lo stesso odore.In effetti quell'odore lo sentivo anche nella ragazza anche se molto meno intenso, am epr la lotta non ci avevo fato caso prima d'ora.
Decisi di mentirle, come facevo sempre per nascondere la mia natura
Abbiamo lottato....purtroppo mi è rimasto il suo odore nei vestiti