Twilight GdR

Old friends, Irvine

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agneSStyle
view post Posted on 1/3/2010, 18:50 by: agneSStyle




Ness.

Ancora qualche attimo di silenzio. La conversazione stava giungendo al termine, e ne ebbi la conferma quando ricambiandomi il gesto d’affetto mi disse che mi voleva bene. Sembrava tutto così semplice quando c’era lui… tutto così spontaneo e naturale che qualsiasi altro tipo di rapporto che allacciavo con ragazzi della mia età mi sembrava superficiale e troppo costruito. Solo con lui ero riuscita fino a quel momento ad essere sempre me stessa senza paura delle reazione che ciò poteva suscitare nell’altro. Solo con lui, e forse era per questo che non avevo mai avuto nessun tipo di relazione sentimentale che potessi considerare seria. Volevo qualcuno che mi sapesse comprendere come Irvin, qualcuno che mi riuscisse a dare la stessa sicurezza che solo lui riusciva a darmi. Volevo troppo. Volevo l’affinità di uno straordinario amico, e la complicità di un perfetto amante. Volevo troppo, ed era per questo che ero sola. Meglio soli che mal accompagnati, pensavo senza sentir nascere in me nessun tipo di rimpianto.
“alla grande” dissi allora andando col pensiero all’università canadese che frequentavo “anche se il professore di modellistica, quell oche dovrebbe assistermi in tesi, mi ha dato una brutta gatta da pelare” lo informai scuotendo il capo, e afferrai la grossa tazza di caffè, riappoggiandola al tavolo solo dopo aver bevuto la bevanda amara fino all’ultima goccia.
“cioè, è incredibile, ogni progetto che presento sembra sempre essere incompleto…” era da settimane che presentavo al professore le più svariate combinazioni di materiali lignei e plastici con le quali tentavo di costruire una stramaledetta sedia sferica. “che vuole, mica posso metterci lo schienale.. Cavoli, è una palla!!!” Passai una mano tra i capelli sbuffando ma sorridendo. Avevo già speso abbastanza tempo a lamentarmi per quel prototipo, non mi andava di sprecare ulteriore tempo in quel modo.
“e dire che la mia è un’idea brillante!!” Irvine era al corrente di quel mio esame di laboratorio. Era stato lui a fornirmi i vari pezzi di legno di cui avevo bisogno, appoggiandomi totalmente, non so se per reale convinzione o semlice amicizia.
“ma oltre al vecchio rompipalle, non mi lamento per il resto…” dissi accompagnando un sorriso ad un ampio gesto d’assenso del capo. “ah, mi è venuta in mente una cosa, Ethan mi ha raccomandato di darti un cd appena avevo l’occasione di vederti, se me lo ricordi dopo, ce l’ho in macchina…” cambiai argomento, per chissà quale strano ragionamento il mio piccolo ma brillante cervello mi aveva fatto tornare alla mente mio fratello che mi avrebbe ucciso se mi fossi dimenticata di dare ad Irvine quel disco… “non mi tradire con quel disastro della natura ti prego… non voglio perdere anche il mio migliore amico…” era ironico ovviamente, ero legatissima alla mia famiglia, soprattutto al “piccolo” Ethan, il mio tremendamente adorabile fratello minore di cui ero gelosissima…
“dimmi una cosa.” Dissi allora avvicinandomi strizzando un po’ gli occhi tentando di essere il più persuasiva possibile, anche se devo ammettere dall’espressione divertita di Irvine, il risultato non doveva essere granchè. “mica c’ha la fidanzata quel delinquente… giuro che se la trovo le spacco le gambe. E tu mi aiuterai” gli puntai il dito indice contro e riappoggiai la schiena alla sedia. Quella lo schienale ce l’aveva!
 
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9 replies since 28/1/2010, 22:22   176 views
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