The day after tomorrow..., L'alba del giorno dopo...

Electra

In un secondo il silenzio fu rotto dalle urla di Daniel.
Infatti egli si accasciò al suolo stringendosi la testa.
D-Daniel???
lo guardai impotente. Cosa stava accadendo? Che dovevo fare? Ero sotto shock, e dire che pochi secondi prima stava benissimo.
Gli presi le testa tra le mani e lo guardai negli occhi, ma forse era troppo impegnato a combattere il dolore per badare a me.
Che ti prende Daniel?
Le mie mani erano come... bagnate. Iniziai ad osservare la mia mano e vidi che era sporca di sangue.
Oh no!
Lottai con tutta me stessa per non bere il sangue di Daniel, lo sollevai e mi diressi verso la sua auto. Avevo deciso di portarlo in ospedale, guidando il suo mezzo. Non avevo mai cercato di prendere la patente - cosa per un vampiro assai inutile - ma non importava nulla. L'unica cosa da fare era portarlo da qualcuno che capisse quello che gli stava capitando.
Aprii di scatto la orta dell'auto e sistemai il ragazzo nei sedili posteriori, salii in macchina e partii a tutta velocità verso l'ospedale.

Daniel

Pensavo veramente alla morte come ad una possibilità non più remota.
Che ci facevo io in un auto,grondante di sangue,con una ragazza-vampira?
Vedevo luci psichedeliche che aumentavano il dolore già fortissimo.
Cosa mi stava accadendo?
Sentivo comunque qualcosa di diverso..la percepivo mentre la macchina sfrecciava sull'autostrada..
Era un richiamo..la mia mano scivolò verso la portella,dovevo aprirla!
Cercavo la maniglia per uscire dal veicolo..

Electra

Sfrecciavamo lungo l'autostrada superando le macchine che mi sembravano lentissime. Dovevo arrivare in fretta in ospedale e non avevo tempo di fare la brava automobilista.
Il sangue di Daniel iniziava già un pò a farmi girare la testa, ma dovevo mantenere l'autocontrollo, avevo promesso che non gli avrei mai fatto del male. Ero nel panico più totale, da anni non avevo così paura. E se lui fosse scomparso, se la sua vita lo avrebbe abbandonato, che cosa avrei fatto?
Cercai di scacciare via quelle paure.
Non preoccuparti, fra non molto starà meglio
continuavo a ripetermi.
Guardai un secondo dietro di me per accertarmi che il ragazzo non fosse morto. Vidi che Daniel stava avvicinando la mano alla maniglia della portiera. Che aveva in mente di fare?
Per fortuna non molto lontano c'era una zona adatta per fermarsi nei vari casi di emergenza.
Parcheggiai l'auto, scesi di fretta e aprii la portiera. Presi la testa di Daniel tra le mani e gli dissi
Che pensavi di fare? Buttarti fuori dall'auto?

Daniel

La macchina si fermò di botto e scivolai dal sedile.
Electra aprì la portella e mi prese la testa tra le mani,solo in quel momento pensai che volesse bere il mio sangue.
Che pensavi di fare? Buttarti fuori dall'auto?
Il s-sangue...allontanati..ti fa male...
Le dissi con un filo di voce,sapevo che si stava controllando in una maniera pazzesca,tuttavia c'era qualcosa che mi costringeva a scendere dall'auto.
Era un richiamo,ed io dovevo ubbidire...non riuscivo più a controllarmi,ma
il dolore era forte e svenni.
Ora era solo il buio,ma mi sentivo in un certo senso coperto,come se niente potesse
scalfirmi. Era contradditorio vista la situazione.