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Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini.
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| Irvine La sua bocca mi stava regalando sensazioni incredibili, che mai avevo provato prima d'ora, anche se le sue labbra erano fredde al contatto con le mie quasi sembrava che si potessero riscaldare. Era un mistero il perchè fosse così gelata, ma non me lo chiesi troppo, lei mi guidò facendomi sedere accanto a lei su quella panchina e poi le nostre labbra si unirono di nuovo. e io portaì le braccia intorno alla sua vita come per stringerla di piu a me, come per ripararla dal freddo che sembrava invaderla senza pietà. La strinsi piu forte e poi separaì di poco le nostre labbra per parlare, per dirle cosa pensavo perchè volevo che condividesse i miei pensieri e le mie sensazioni. Betty... Rpeteì quel nome che tanto mi inebriava e mi riampiva l'anima, ma pronunciarlo era quasi una blasfemia, oh mia indegna bocca. Quando resti troppo a lungo con una divinità non riesci piu a separarti da essa e tutto il resto ti sembra nulla a suo confronto. Quant'è bella... I miei pensieri erano tutti per lei e per quelle labbra così delicate che piu di una volta in meno di 10 minuti avevano ospitato le mie offrendole rifuggio da tutto, perfino da me stesso. Ancora non riuscivo ad immaginare che cosa mi sarebbe toccato sopportare quando mi sarei alzato da li per tornare a casa, non immaginavo cosa significasse separarmi da lei anche solo per una notte, e se la mattina seguente non l'avessi piu trovata? Del diman non c'è certezza... Sei bellissima.. Le dissi sorridendo e dando fiato ai miei pensieri completamente inebriati da lei.
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